Davide Attanasio - XPB Images
"È luglio, abbiamo tempo. Stiamo discutendo". In occasione dello scorso Gran Premio della Gran Bretagna, erano state queste le parole di
Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, pronunciate ai microfoni di Sky Italia circa la situazione sulla posizione di
Fred Vasseur, team principal della scuderia di Maranello dal 2023 con il contratto in scadenza al termine della stagione corrente.
Alla fine di luglio, con agosto all'orizzonte, è arrivata l'ufficialità.
Vasseur proseguirà con la scuderia di Maranello. Fino a quando? Questo non è dato saperlo, ma dal
comunicato ufficiale è stato specificato che il contratto firmato dal dirigente francese è di natura
pluriennale. Difficile, comunque, non pensare che non siano state inserite clausole legate alle prestazioni, con la Formula 1 che, con il nuovo regolamento tecnico, nel 2026 entrerà in una nuova era (con tutte le implicazioni del caso).
In due stagioni e mezzo, finora, sotto la sua gestione la Ferrari ha ottenuto
6 vittorie e
11 pole position. Se nel 2023, almeno all'inizio, aveva ereditato il lavoro della squadra capitanata da Mattia Binotto, dalla seconda metà di quell'annata iniziarono a esserci i primi miglioramenti, confermati da un 2024 che aveva visto Maranello tornare quantomeno a contendersi il mondiale costruttori fino all'ultima gara con la McLaren.
Con l'ingaggio del sette volte campione del mondo
Lewis Hamilton, forte di un finale di stagione davvero positivo, la volontà, espressa più volte anche a parole, era quella di puntare con determinazione alla conquista di (almeno) un campionato.
Volontà non confermata dai fatti. Da qui la posizione di Vasseur è diventata sempre meno stabile, e i segnali di una possibile separazione erano più che presenti.
La notizia odierna evidenzia come, ai piani altissimi della Ferrari, sia stato deciso di non cambiare per cercare di dare quella
stabilità tanto agognata per vincere in questo sport. Come dichiarato in passato dallo stesso Vasseur, la
stabilità, ok, purché ci siano
le persone giuste. Ma la Ferrari ha veramente le persone giuste? E se non si dovesse vincere nel 2026 si aprirebbe una nuova crisi? Non manca poi così tanto per avere le risposte.