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5 Set 2012 [18:34]

Alex Zanardi sbanca Brands Hatch
È medaglia d'oro alle Paralimpiadi

Stefano Semeraro

Altro che Pistorius. L’Oscar più famoso dopo quello del cinema, il divo delle paralimpiadi corre, vince anche, ma quando perde rosica. Zanna no, Zanna è fatto di un’altra pasta, che esalta e diverte insieme. Il lato esaltante è il nuovo grande traguardo che ha raggiunto oggi Alessandro Zanardi: oro alle Paralimpiadi di Londra nella cronometro H4 della hand-bike a Brands Hatch, con il tempo di 24’50”22 davanti al tedesco Norbert Mosandi (25’17”40) e l’americano Oscar Sanchez (25'35"26). Quello divertente, il sense of humor a prova di bomba del bolognese, che a Brands Hatch giocava quasi in casa, visti i precedenti della sua prima carriera: «Quando nel 1991 qui ottenni la prima pole della mia carriera in F.3000 superai Damon Hill, poi in gara arrivai secondo. Mi mancava la vittoria, e stavolta l’ho portata a casa».

Un trionfo molto italiano, sia nel “manico” che nel mezzo meccanico, realizzato dalla Dallara. Poco prima di gareggiare, Alex aveva raccontato una sua disavventura al Corriere della Sera. «Ho avuto un tempismo incredibile. Da Natale lavoravo a un nuovo mezzo realizzato dalla Dallara e a due giorni dalla consegna, a inizio luglio, ho distrutto il vecchio finendo in un fosso a 60 all'ora. Nei pochi decimi di secondo in cui volavo fuori strada mi è passata davanti agli occhi l'immagine dei miei compagni di Nazionale attorno al mio letto d'ospedale con Vittorio Podestà, il collega con cui ho legato di più, che diceva: "Vinceremo una medaglia per te". Sabato ho fatto l'ultimo lavoro pesante, ora solo mantenimento, spero che il mio Kers sia carico al massimo».

Carichissimo, a giudicare dal risultato. Come del resto Zanna è sempre stato, in pista e fuori, nella buona e nella cattiva sorte. Per i comici un po’ spompati che pensano che le Paralimpiadi siano uno spettacolo triste, ecco la risposta di un campione assoluto. Uno che le barriere non le combatte: le salta. Anche senza gambe. «Il segreto è stata la preparazione – ha dichiarato Alex a Rai Sport – poi in gara ho dato il massimo per regolare tutti. Adesso penso alla gara in linea, che è fra due giorni, poi penserò al futuro, devo decidere se continuare o no. Però una cosa è sicura, senza sport non so stare. Dalla vita ho avuto tanto, e continuo ad aggiungere, mi considero uno fortunato».

E’ sempre così: quando parla Zanna, tutte le banalità, le polemiche e i falsi problemi scompaiono in un secondo. Resta un’allegria commossa, una gioia di vivere e competere che ti fa dimenticare tutto il resto. Lo sport, al suo meglio, è proprio quella cosa lì.


 
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