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27 Apr [11:30]

Baku - Gara 1
Aitken travolgente

Massimo Costa

Da ottavo a primo. Il capolavoro di Jack Aitken, pilota del programma Renault F1 e schierato dal team Campos, potrebbe essere riassunto così. L'inglese, che scattava dalla quarta fila, al 1° giro era già terzo, trovando il giusto pertugio alla prima curva dopo il via, quando Mick Schumacher ha rischiato di fare filotto causa frenata eccessivamente ritardata. Quando al 5° passaggio Nobuharu Matsushita, poleman, ha improvvisamente rallentato (ancora non risolti i cronici problemi Mecachrome?), Aitken è salito alle spalle del leader Nyck De Vries, impossessatosi della prima posizione fin dal via.

Al 6° giro, il momento decisivo della gara: il primo pit-stop. In pit-lane sono entrati De Vries e Aitken, oltre a Nicholas Latifi, Schumacher, Anthoine Hubert, Luca Ghiotto, Louis Deletraz e Juan Manuel Correa. La gomma anteriore destra dell'olandese del team ART ha faticato ad entrare e sono stati persi secondi preziosi che hanno permesso ad Aitken di emergere dai box davanti a De Vries. Quando poi tutti hanno completato il cambio gomme la tornata seguente, il pilota di Adrian Campos si è trovato primo. Ma si era appena al 10° passaggio e le incognite erano ancora numerose.

Aitken ha gestito bene ogni fase di safety-car non permettendo mai a De Vries di potersi avvicinare quel tanto per azionare il DRS nel lungo rettifilo di arrivo. Questa la mossa vincente del 23enne londinese Aitken che festeggia il primo successo 2019 nel suo secondo anno di F2 e la seconda vittoria nella serie (la prima a Montmelò 2018 gara 2 con ART). Battuto senza appello da George Russell, suo compagno di squadra l'anno passato, Aitken solo undicesimo in campionato aveva bisogno di ripulirsi l'immagine dopo essere stato vice campione GP3 2017. Questa vittoria è un gran bel segnale e gli applausi vanno divisi con i componenti del team Campos, che ha festeggiato anche il bel quinto posto di Dorian Boccolacci, sedicesimo in qualifica.

La corsa di Ghiotto, che si era presentato a Baku da capo classifica, è stata durissima fin dal via, quando Schumacher, lunghissimo alla prima staccata, ha costretto l'italiano del team Virtuosi (terzo in griglia) a girare largo nella via di fuga perdendo diverse posizioni. Ottavo al 1° giro, Ghiotto è scivolato decimo al restart dopo la prima safety-car. Piano piano ha avviato una bella rimonta fino alla quinta posizione, poi il patacrac. Per un errore di Guan Yu Zhou finito a muro alla prima curva, la safety-car è rientrata e quando è stato il momento ripartire, sul rettilineo di arrivo, mentre i piloti scaldavano le gomme zigzagando, Sergio Camara (quarto) ha urtato Ghiotto che gli era alle spalle, strappandogli l'ala anteriore. Il brasiliano si è ritirato, l'italiano è rientrato ai box. Montate gomme morbide, Luca si è lanciato in un'altra rimonta e da undicesimo ha concluso sesto. Ghiotto però, è sotto investigazione e rischia una penalità.

Inutile aggiungere che l'idea di gara di Ghiotto è stata stravolta dalla manovra senza senso di Schumacher alla prima curva. Il tedesco del team Prema ha voluto esagerare e solo per questione di centimetri non ha causato un grosso incidente. La sua corsa è durata poco: cambiate le gomme quando era sesto, si è girato tutto solo ritirandosi. Il tedesco è un rookie, campione FIA F3 2018, ma in questo avvio di stagione appare ancora ben lontano dall'offrire le prestazioni interessanti dei debuttanti top che lo hanno preceduto in F2/GP2 (Vandoorne, Giovinazzi, Gasly, Leclerc, Norris, Russell...). Ghiotto ha perso la leadership in classifica, ora conta 45 punti contro i 47 di Latifi. Il canadese della DAMS è stato molto guardingo, monitorando con attenzione ogni situazione e alla fine il quarto posto ha pagato.

De Vries poteva fare di più senza quell'intoppo al pit-stop? Difficile dirlo, rimane il fatto che non aveva il passo di Aitken nella seconda parte della gara. Notevole la prestazione di Jordan King e del team MP Motorsport, capaci di agguantare il terzo gradino del podio al termine di una prova consistente se si pensa che l'inglese (scattato male dalla terza fila, al 1° giro era quattordicesimo. Bravo e diligente Boccolacci che ha corso con giudizio recuperando tantissime posizioni come Sean Gelael, settimo da ultimo e che partirà dalla prima fila in gara 2 assieme a Correa. Peccato per Anthoine Hubert, vittima del caos generato dall'ultima safety-car al pari di Louis Deletraz. Brava Tatiana Calderon che partita con gomma dura si è anche trovata al comando della corsa, peccato per il ritiro causa problemi tecnici. Male Giuliano Alesi che alla prima curva ha tamponato il suo compagno di squadra (Trident) Ralph Boschung...

Sabato 27 aprile 2019, gara 1

1 - Jack Aitken - Campos - 27 giri 1.02'27"628
2 - Nyck De Vries - ART - 2"221
3 - Jordan King - MP Motorsport - 4"134
4 - Nicholas Latifi - DAMS - 4"604
5 - Dorian Boccolacci - Campos - 9"499
6 - Luca Ghiotto - Virtuosi - 14"613
7 - Sean Gelael - Prema - 12"313
8 - Juan Manuel Correa - Sauber by Charouz - 13"154
9 - Nikita Mazepin - ART - 13"676
10 - Anthoine Hubert - Arden - 18"200
11 - Mahaveer Raghunathan - MP Motorsport - 29"798
12 - Ralph Boschung - Trident - 1'00"507
13 - Nobuharu Matsushita - Carlin - 1 giro

Giro più veloce: Nobuharu Matsushita 1'56"778

Ritirati
Sergio Camara
Louis Deletraz
Callum Ilott
Tatiana Calderon
Guan Yu Zhou
Mick Schumacher
Giuliano Alesi

Il campionato
1.Latifi 47; 2.Ghiotto 45; 3.Aitken 33; 4.De Vries 30; 5.Camara 27; 6.King, Deletraz 16; 8.Hubert 13; 9.Zhou 11; 10.Boccolacci 10.