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27 Apr 2018 [9:56]

Baku, libere
Camara e Ghiotto al vertice

Massimo Costa

Lando Norris è arrivato a Baku travolto dalla curiosità degli addetti ai lavori. Perché? Non per le sue dichiarazioni riguardanti un suo possibile futuro in McLaren ("lavoro per fargli venire il mal di testa sulle scelte 2019"), ma perché Norris ha il dito puntato contro da tutti in quanto con la vettura F2 di Carlin dello scorso anno ha percorso migliaia e migliaia di chilometri su tutte le piste del calendario. Il sistema Stroll lo chiamano. Ma questa regola (per pochissimi) non vale per i tracciati cittadini come Baku, per esempio. Dove il campione FIA F3 in carica dovrà inventare senza godere di vantaggi precedenti. Norris si è allenato al simulatore, come tutti gli altri e una volta tanto partirà senza particolari vantaggi.

Il turno libero della Formula 2 a Baku ha offerto qualche spunto interessante ed evidenziato i cronici problemi dei prodotti Mecachrome che hanno colpito alcuni piloti, come Alexander Albon, subito fermo anche se poi è riuscito a raggiungere i box. O come il leader del campionato Artem Markelov, fermo al secondo giro alla curva 3. Il tracciato di Baku era comunque sporco, come capita a tutti i "cittadini" che vengono affrontati per la prima volta nel weekend e la F2 ha fatto da spazzino per la F1. Piano piano pulita nella traiettoria, Baku ha evidenziato le qualità di Sergio Camara del team Carlin che ha colto il primo tempo in 1'57"136.

Subito convincente Luca Ghiotto. Deciso a cancellare il non facile weekend di Sakhir, il veneto del team Campos ha messo i puntini sulle i ottenendo il secondo crono in 1'57"208. Ghiotto è parso subito molto concreto e deciso a far valere le proprie ragioni. Notevole il terzo crono di Ralph Boschung, poi Albon che ha rimediato in fretta al problema iniziale. Qualche guaio anche per George Russell, rimasto fermo al termine della corsia box e quinto in classifica davanti a Norris che è sesto a otto decimi dal compagno di squadra Camara.

Buon ottavo Antonio Fuoco, che segue Tadasuke Makino. Il pilota calabrese, come Ghiotto, deve riscattare la non facile prima uscita in Bahrain. Si è nascosta la Prema, con Sean Gealel undicesimo e Nyck De Vries diciassettesimo mentre la Trident ha Santino Ferrucci quattordicesimo e Arjun Maini ottimo nono. L'indiano nel finale della sessione ha effettuato una prova di partenza in uscita corsia box, ma ha subito infilato la via di fuga della prima curva col motore spento. Da evidenziare i due lunghi di Makino e di Roy Nissany alla curva 1 mentre anche Maximilian Gunther è rimasto fermo dopo un lungo.

Nella foto, Ghiotto nella insolita veste di giornalista mentre intervista Makino...

Venerdì 27 aprile 2018, libere

1 - Sergio Camara - Carlin - 1'57"136 - 15 giri
2 - Luca Ghiotto - Campos - 1'57"208 - 16
3 - Ralph Boschung - MP Motorsport - 1'57"629 - 14
4 - Alexander Albon - DAMS - 1'57"944 - 15
5 - George Russell - ART - 1'57"962 - 18
6 - Lando Norris - Carlin - 1'57"976 - 18
7 - Tadasuke Makino - Russian Time - 1'57"997 - 16
8 - Antonio Fuoco - Charouz - 1'58"385 - 17
9 - Arjun Maini - Trident - 1'58"431 - 16
10 - Nirei Fukuzumi - Arden - 1'58"714 - 18
11 - Sean Gelael - Prema - 1'58"778 - 15
12 - Roy Nissany - Campos - 1'59"081 - 15
13 - Maximilian Gunther - Arden - 1'59"327 - 13
14 - Santino Ferrucci - Trident - 1'59"525 - 19
15 - Jack Aitken - ART - 1'59"653 - 15
16 - Nicholas Latifi - DAMS - 1'59"767 - 17
17 - Nyck De Vries - Prema - 2'00"735 - 13
18 - Louis Deletraz - Charouz - 2'01"075 - 18
19 - Roberto Merhi - MP Motorsport - 2'01"816 - 14
20 - Artem Markelov - Russian Time - 2'26"820 - 2
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