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4 Ago 2025 [14:37]

Câmara: "A Melbourne abbiamo capito
che potevamo lottare per il titolo"

Davide Attanasio

È un Rafael Câmara finalmente rilassato, quello che possiamo giudicare dalle parole concesse in una conferenza esclusiva ai microfoni della Formula 3, categoria che il pilota del team Trident - da rookie - si è aggiudicato matematicamente con un round ancora da disputare grazie al successo ottenuto nella feature race di Budapest. Proponiamo di seguito le sue sensazioni, ripercorrendo quello che è stato e assaporando quello che potrebbe essere.

"Sono molto contento, l'impegno che io e la squadra abbiamo messo nell'arco di tutta la stagione ha dato i suoi frutti. Ora ci possiamo rilassare un po' perché, puoi vincere o perdere, ma lo sforzo nel cercare di migliorare i tuoi punti deboli provando a non lasciare niente al caso è continuo, e si fa fatica a godersi il momento. A fine annata ci si sente sempre molto stanchi vista la lunghezza del viaggio che abbiamo affrontato.

"La squadra se lo merita tantissimo, quello che hanno fatto per me è indescrivibile, sin dalla fine dell'anno scorso. La nuova macchina era un grande punto interrogativo, e nessuno sapeva come avremmo iniziato. Dopo Melbourne, quindi, abbiamo tirato un grande sospiro di sollievo, sapevamo di essere sulla strada giusta".



Se si aspettava di andare così bene pur essendo un rookie, no, "Ovviamente no. È stata una grande sorpresa. Certo, dopo tutto il lavoro nel pre-stagione vuoi sempre vincere, inizi sempre con il pensiero di essere in grado di riuscirci. Ma iniziare come abbiamo fatto a Melbourne (pole position e vittoria in gara 2, nda)... questo no. Sprint race a parte dove mi sono ritirato, fu un weekend perfetto, e questo ci ha dato la giusta consapevolezza. Una volta appurata la nostra competitività l'obiettivo era quello di sapere quello che c'era da fare ogni weekend, cercando di essere costanti. Penso che, da rookie, sia stata una stagione molto buona, e ora cercherò di concentrarmi sull'ultimo round del campionato a Monza per concludere in bellezza".

Per Câmara, oltre al record di vittorie nelle feature race è arrivato anche quello relativo alle pole, ben 5 dopo i primi 9 round. Nessuno prima di lui era andato oltre le 3. "La differenza tra F3 e le altre categorie è che hai davvero poco tempo. A volte non sei neanche vicino a quello che potrebbe rappresentare il limite in qualifica, specialmente in quei weekend in cui la gomma delle prove libere è un'altra mescola da quella della qualifica, e quindi non riesci nemmeno a capire quale sia il livello di aderenza.

"Comprendere dove si trova il limite ed essere veloce sin da subito è decisamente un mio punto di forza. Nel primo run, in molte occasioni, abbiamo sin da subito dimostrato di essere al livello ottimale, e quando è così è molto più facile individuare quelle aree del set-up che magari necessitano di miglioramenti. Per quanto mi riguarda, credo che sia molto più semplice capire quello che devi fare ogni volta che si scende in pista, e credo che sia stato questo il motivo del mio buon livello in qualifica".

Non è comunque stato tutte rose e fiori. Malgrado abbia occupato la vetta della classifica sin dall'inizio, i momenti di difficoltà ci sono stati. Eccome. "Tutto può cambiare molto rapidamente, quindi non ci si può mai rilassare. Sai che sei primo, ma come si è visto dalla classifica a volte lottavo con un pilota, altre con un altro... cambiava ogni volta. Ho sempre provato a fare un buon lavoro, evitando di fare incidenti e invischiarmi così in situazioni poco piacevoli". 

"A volte il pilota in seconda posizione era molto vicino. Siamo stati un anche un po' fortunati quando ad esempio, in Austria, Nikola Tsolov (vincitore in un primo momento della feature race a Spielberg, nda) è stato squalificato. Altrimenti sarebbe stato più difficile. A Spa però, siamo stati noi sfortunati, perché sarebbe stata una gara dove avrei potuto mettere a segno molti punti e invece è stata cancellata per le pessime condizioni meteo. A volte va così. Un campionato si combatte sempre sul filo di lana, l'importante è avere sempre la giusta mentalità per affrontare le situazioni che ti si pongono davanti".



Il team Trident vince il campionato piloti da tre stagioni consecutive: prima di Câmara ce l'avevano fatta Gabriel Bortoleto (al tempo rookie come il connazionale) nel 2023 e Leonardo Fornaroli nel 2024. "Credo sia merito di tutto il lavoro di preparazione", ha continuato il pilota della Ferrari Driver Academy. "Penso sia stato lo stesso con Gabri Bortoleto e Fornaroli. Il modo in cui è stata preparata la stagione, la mole di lavoro profusa, soprattutto dagli ingegneri che lavorano quasi tutti i giorni... questo rende noi piloti più calmi e fiduciosi di essere nel giusto ambiente".

"La squadra è come una famiglia, saranno più di 10 anni che stanno tutti insieme e quindi si conoscono molto bene. I miei meccanici e il mio ingegnere sono gli stessi che ha avuto Gabi. È stato fantastico lavorare con loro. Sicuramente mi mancheranno. Sin dai test post-stagionali dell'anno scorso mi sono trovato benissimo. Il feeling era davvero buono. Anche quei test andarono bene, eravamo già veloci.

"Ero un po' preoccupato per quest'anno perché le cose potevano cambiare per la macchina nuova. Sono molto riconoscente per tutto quello che hanno fatto per me, il team tanager Giacomo Ricci, il mio ingegnere Andrea Mancini, i miei meccanici... sono stati fantastici e sono davvero fiero di essere parte di questa squadra".

Cosa farà Câmara da grande? "Il futuro prossimo si chiama vacanza: godermi il Brasile con la mia famiglia e i miei amici. È bello aver vinto con un round di anticipo perché ci possiamo finalmente rilassare. Dopo Monza il 2026 sarà sicuramente Formula 2. Poi, ci sarà una pausa piuttosto lunga prima dei test F2 di dicembre. Cercherò di concentrarmi su me stesso per far sì che sia ben preparato quando sarà il momento di tornare a guidare. Spero di poter disputare un'altra stagione di successo".
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