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31 Dic 2015 [10:49]

DAV Racing pronta alla
nuova sfida nel FIA F.3

Antonio Caruccio

Il 2015 si chiude con una grande sorpresa per le squadre italiane. DAV Racing risulta infatti tra i team selezionati per l’ingresso nella Formula 3 Europea nel 2016, un passo in avanti importante per la compagine tricolore, soprattutto se considerato che la famiglia Davenia è una delle più giovani, essendo nata nel 2012. Insieme a Matteo, il team manager, scopriamo quali ambizioni hanno.

Sembra che Babbo Natale vi abbia portato un bel regalo sotto l’albero quest’anno…
“L’annuncio della preselezione da parte della FIA per il campionato Formula 3 è stata sicuramente una bella notizia. Da sempre le vetture di questa categoria sono a mio avviso le più formative per i piloti, e da quando è iniziato il nostro progetto come squadra abbiamo sempre dato grande importanza agli insegnamenti che questa monoposto può dare”.

Come siete arrivati a questa scelta?
"Dopo aver raggiunto un buon livello di competitività nell’Open, abbiamo pensato, insieme a mio padre che è il fondatore del team, di ampliare i nostri orizzonti. Dopo varie vicissitudini siamo arrivati alla Formula 3 europea perché la nostra struttura ha la necessità di ampliarsi, ma continueremo con la stessa professionalità e concentrazione nei programmi che abbiamo già avviato”.

Negli scorsi mesi sembravate interessati all’ingresso nella Formula 3.5 V8. Come mai non si è concretizzato?
“Avevamo aperto un discorso per la cessione di Draco, ma sinceramente non ho visto in questa realtà la possibilità di raggiungere un accordo serio. Sono felice che il team abbia trovato dei nuovi acquirenti, soprattutto per dare stabilità alle persone che vi lavoravano”.

Una volta fallita quella trattativa, perché non aprirne altre?
“Non aveva senso per noi comprare solo le macchine, avevamo bisogno di una struttura già esistente per dare continuità ad un progetto ed imparare come gestire quella situazione. Voglio ringraziare comunque RPM, che organizza la serie, per essersi prodigata in nostro aiuto”.

Si era persino parlato dell’acquisizione del team Pons, vero?
“Si è parlato di tante cose. C’è stato un contatto con Pons Racing, ma eravamo veramente al limite temporale per iniziare e visto che entro il termine che ci eravamo prefissati non potevamo avere un programma competitivo, abbiamo deciso di abortire”.

Pensate sarà invece competitiva la sfida in Formula 3?
“Sicuramente, altrimenti non saremmo scesi in campo. Non dico che vinceremo da subito, sarebbe utopistico da parte mia pensare di battere team come Prema, Carlin o Van Amersfort, ma faremo del nostro meglio per essere competitivi. Il nostro direttore tecnico sarà Stefano Alessi, e contiamo sulla professionalità di parte del nostro staff che già ha lavorato nell’Open”.

Sarete l’unico team italiano oltre Prema nel campionato, è un motivo di orgoglio?
“Certo. Mi fa sorridere pensare che di questi tempi 5 anni fa pianificavo di correre come pilota con loro... Ho sempre avuto grande rispetto per la compagine della famiglia Rosin, e credo che se adesso la Formula 3 europea è tornata ad essere un punto di riferimento internazionale, sia anche grazie agli sforzi che hanno fatto. Spero che tra qualche anno saremo in grado di lottare con loro”.

Cosa puoi dirci della partnership con Eurointernational?
“Con Antonio Ferrari è nato un buon rapporto, anche sotto l’aspetto professionale. Oltre che un team manager, Ferrari è un ottimo ingegnere e non si limiterà solo alla cessione delle vetture e del materiale Formula 3, ma continuerà a darci supporto, compatibilmente con i numerosi impegni della sua squadra ovviamente”.

Puoi svelarci qualcosa riguardo i piloti?
“Posso dirvi che stiamo lavorando duramente. Io e il mio staff non abbiamo praticamente fatto un giorno di vacanza, perché oltre a questo progetto della Formula 3 FIA, vogliamo creare una formazione vincente nell’Open. Non posso dire nulla al momento, ma ci saranno delle belle sorprese”.