16 Feb 2009 [0:51]
Daytona - Gara
La pioggia incorona Matt Kenseth
Per conquistare il successo c'è un solo giro che serve condurre, l'ultimo: tanto è bastato a Matt Kenseth per conquistare una 500 Miglia di Daytona accorciata di ben 48 tornate per via di un acquazzone che, atteso fin da prima dello start, si è scaricato sul Superspeedway della Florida dopo tre quarti di corsa. Momento cruciale, l'ultimo re-start. Conscio dell'arrivo imminente della pioggia, Kenseth ha bruciato senza pietà Elliott Sadler, trovatosi in testa dopo un fortunato pit-stop. Pochi secondi dopo, un contatto tra Kahne e Almirola ha neutralizzato la corsa, preludio al temporale che ha definitivamente messo fine ai giochi.
A risultare decisivo, ai fini del risultato, anche il "big one" della serata, innescato da un Dale Earnhardt Jr in stato confusionale. Dopo 2 penalità in corsia box, Earnhardt ha completato l'opera spedendo a muro Brian Vickers. Vittima principale dell'incidente, Kyle Busch, che sino a quel momento era sembrato il favorito numero 1. Nella stessa occasione era stato proprio Kenseth a compiere un miracolo, riuscendo ad uscire indenne dalla situazione di caos totale.
In seconda piazza ha chiuso Kevin Harvick, rimasto nascosto a centro gruppo tutta la serata, mentre AJ Allmendinger ha coronato con la terza piazza una serata passata costantemente nella top-5. Più sfortunati Jeff Gordon e Jimmie Johnson, penalizzati da un anomalo consumo delle gomme e da problemi di handling. Da sottolineare la buona prova di Tony Stewart, al debutto come team owner, che ha tratto il massimo vantaggio dal pacchetto fornito dal team Hendrick. Si è chiusa in modo violento la prima partecipazione di Joey Logano. Il diciottenne (più giovane pilota al via di Daytona) è finito violentemente a muro per un contatto subito da Scott Speed.
Marco Cortesi
Nella foto, (Courtesy Ford) Matt Kenseth
La cronaca
Tutto regolare alla partenza, salvo l'eccessivo numero di vetture a fondo griglia per contatti verificatisi nei Duel e nelle ultime sessioni di libere. Martin Truex è subito scavalcato da Mark Martin, con l'aiuto di Jeff Gordon, ma Kyle Busch si impone di prepotenza al terzo passaggio. Al settimo giro la prima situazione di caution. Almirola, passato da McMurray sotto le linee gialle, si scompone e va in testacoda, senza provocare danni. Quasi tutte le vetture scelgono di rabboccare il carburante e sostituire le gomme esterne, tranne il leader. A causa del cambiamento di condizioni atmosferiche rispetto ai giorni scorsi, la pace-car torna in pista, come annunciato dalla direzione gara prima del via, per permettere alle squadre di verificare il consumo delle gomme. Al re-start, Kyle Busch riprende la testa, davanti ad Earnhardt, mentre si ferma con problemi di handling Jeremy Mayfield. Iniziano i recuperi dalle retrovie: i migliori sono Kenseth e Stewart che si installano nella top-5. Ad un quarto di gara, molti top-driver, tra cui Jimmie Johnson, Kevin Harvick e Martin Truex rimangono a centro gruppo, mentre al 54° passaggio, Earnhardt, aiutato da Stewart, prende la leadership poco prima dell'incidente di Travis Kvapil, finito nelle barriere per la foratura dell'anteriore destra.
Brutto errore di Dale Earnhardt Jr, che "manca" la propria piazzola nella caution seguente lasciando la vetta a Stewart, mentre per Carl Edwards arriva una modifica alla pressione delle gomme posteriori per rimediare ad una situazione di sovrasterzo. Al settantesimo giro, Jeff Gordon passa a condurre, mentre si delinea un doppio gioco di squadra, con Kyle Busch stavolta in compagnia di Denny Hamlin opposto al trio Roush con Kenseth, McMurray ed Edwards. Il vincitore 2008 Newman è bloccato da un problema al cambio gomme.
Al 73esimo giro, Scott Speed si scompone e "sposta" Joey Logano, che per evitarlo si tocca con Greg Biffle e finisce frontalmente contro il muro interno. L'impatto è violentissimo, ma il diciottenne del Connecticut esce con le proprie forze dalla sua Toyota. A beneficiare della "gialla" è ancora Kyle Busch, che mantiene il comando anche a metà corsa. Ottima la prova di AJ Allmendinger, che arriva ad occupare il secondo posto e si mantiene stabilmente come il miglior portacolori Dodge. Preoccupano invece le gomme, con diversi crew-chief che riportano problemi di blistering. Jeff Gordon capisce che la propria anteriore destra sta cedendo e al giro 114 rientra ai box per il pit seguito da Jimmie Johnson e Juan Pablo Montoya: sfortunatamente per loro, la posteriore destra di David Stremme esplode, chiamando in pista la pacecar e spedendoli sotto di un giro. Solo Gordon è salvato dal Lucky Dog, mentre un nuovo errore in pit-lane manda a -1 anche Earnhardt. Con 77 giri al termine, a sorpresa conducono Sadler e Sorenson, che si trovavano in pitlane mentre venivano esposte le bandiere gialle.
Al giro 124, continua la notte-horror di Dale Earnhardt Jr, che cerca di infilarsi all'interno di Brian Vickers. Il pilota Red Bull chiude con decisione, Earnhardt, che è sotto la doppia linea gialla, calcola male le distanze e lo spedisce a muro. Sulla sua strada, Vickers incontra Kyle Busch, Robby Gordon e Jamie McMurray: coinvolti anche Denny Hamlin, Kurt Busch e Jimmie Johnson. Motivo scatenante della bagarre, la necessità di mantenersi il primo dei piloti doppiati per approfittare del lucky dog. La tattica riesce al giro 135, quando un contatto tra Smith e Burton fa finire Paul Menard contro le protezioni, mentre in testa duellano Sadler e Kenseth. Al re-start, è quest'ultimo a prendere la testa con facilità, ed è la mossa che vale il successo. Almirola e Kahne si toccano e, durante l'ottava situazione di pace car, arriva la pioggia a chiudere il discorso. Al secondo posto si piazza Harvick, con Allmendinger a conquistare una meritatissima terza piazza davanti a Clint Bowyer. Sadler, arrivato a pochi chilometri da un clamoroso successo, è quinto.
L'ordine d'arrivo, domenica 15 febbraio 2009
1 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 152
2 - Kevin Harvick (Chevy) - Childress - 152
3 - A.J. Allmendinger (Dodge) - RPM - 152
4 - Clint Bowyer (Chevy) - Childress - 152
5 - Elliott Sadler (Dodge) - RPM - 152
6 - David Ragan (Ford) - Roush - 152
7 - Michael Waltrip (Toyota) - Waltrip - 152
8 - Tony Stewart (Chevy) - Stewart/Haas - 152
9 - Reed Sorenson (Dodge) - RPM - 152
10 - Kurt Busch (Dodge) - Penske - 152
11 - Martin Truex Jr. (Chevy) - DEI/Ganassi - 152
12 - David Reutimann (Toyota) - Waltrip - 152
13 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 152
14 - Juan Montoya (Chevy) - DEI/Ganassi - 152
15 - Casey Mears (Chevy) - Childress - 152
16 - Mark Martin (Chevy) - Hendrick - 152
17 - Marcos Ambrose (Toyota) - Waltrip - 152
18 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 152
19 - John Andretti (Chevy) - DEI/Ganassi - 152
20 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 152
21 - Regan Smith (Chevy) - Furniture Row - 152
22 - Bobby Labonte (Ford) - Hall Of Fame - 152
23 - Bill Elliott (Ford) - Wood - 152
24 - Terry Labonte (Toyota) - Prism - 152
25 - Scott Riggs (Toyota) - Baldwin - 152
26 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 152
27 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - Hendrick - 152
28 - Jeff Burton (Chevy) - Childress - 152
29 - Aric Almirola (Chevy) - DEI/Ganassi - 152
30 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 152
31 - Kasey Kahne (Dodge) - RPM - 152
32 - Sam Hornish Jr. (Dodge) - Penske - 151
33 - David Stremme (Dodge) - Penske - 151
34 - Robby Gordon (Toyota) - Gordon - 151
35 - Scott Speed (Toyota) - Red Bull - 151
36 - Ryan Newman (Chevy) - Stewart/Haas - 150
37 - Jamie McMurray (Ford) - Roush - 139
38 - Paul Menard (Ford) - Yates - 138
39 - Brian Vickers (Toyota) - Red Bull - 134
40 - Jeremy Mayfield (Toyota) - Mayfield - 126
41 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 123
42 - Travis Kvapil (Ford) - Yates - 90
43 - Joey Logano (Toyota) - Gibbs - 80