21 Feb 2005 [13:33]
Daytona: Jeff Gordon fa tris e subito si sfiora la rissa
Come spesso succede, 500 miglia di gara non sono cosa facile da prevedere. Giovani promesse o "icone" storiche? Risposta: Jeff Gordon; campione assoluto, abilissimo ragioniere, e anagraficamente a metà delle due categorie. Il quadricampione californiano ha sbancato la sua terza Daytona (prima prova del campionato Nascar) con una gara solida, e con un solo vero attacco negli ultimi giri, quello decisivo. Grande deluso di domenica è Tony Stewart, che dopo aver dominato in lungo e in largo il weekend, è mancato di consistenza proprio sul finale, rimanendo con un deludente settimo posto. Il pilota di Joe Gibbs, e Jimmie Johnson, hanno anche incendiato il finale, con ruotate dopo la fine della gara ed un'aggressione verbale del team manager di Johnson nei confronti di Stewart. Le prime fasi di corsa (anche se con qualche "bump" di troppo) sono relativamente tranquille: al 170esimo giro tutte le vetture in gara sono a pieni giri. La tranquillità dura fino al giro 183, quando una toccata più forte delle altre tra Biffle e Riggs coinvolge Kevin Harvick, Jamie McMurray, Rusty Wallace, Kasey Kahne, Jeremy Mayfield, e Scott Wimmer, ottimo fino a quel momento, che dopo cinque capottamenti necessita del medico: nessuna conseguenza per il pilota. Cinque giri dopo, un altro pile-up: ad avere la peggio è John Andretti, anch'egli però senza conseguenze fisiche. E' Dale Earnhardt, che fino a poco prima aveva navigato nelle retrovie, ad approfittare della situazione, riportandosi al terzo posto. Per radio il pilota-manager avvisa che "coprirà le spalle" all'amico Stewart. Al 198esimo l'ultima bandiera gialla: Dale Jr. è davanti, ma Gordon riguadagna la testa in quanto leader del giro precedente. La gara si protrae oltre il duecentesimo giro per essere terminata con un ultimo giro di bandiera verde; altissima tensione, ma nulla si può e Jeff Gordon porta a casa uno dei suoi migliori successi, davanti al campione in carica Kurt Busch, che inanella il primo piazzamento importante dopo una gara accortissima. Gordon deve ringraziare anche il suo team; in una gara caratterizzata da vari errori al box Hendrick è filato tutto liscio: confermata la bontà della crew di Robbie Loomis. Finisce così la supremazia del team Earnhardt sui superspeedway, con il pur ottimo Martin Truex Jr. finito nelle retrovie, ed il motore di Michael Waltrip finito... arrosto. Note dolenti anche per il polesitter Jarrett, sfortunato protagonista di varie disavventure; tra i "giovani", oltre a Wimmer e Truex, notevoli si dimostrano anche Riggs, ex motociclista, quarto al traguardo, e Travis Kvapil. Poca fortuna ma molto talento anche per il diciannovenne fratellino di Kurt Busch, Kyle.
Marco Cortesi
L'ordine di arrivo, Daytona 20 febbraio 2005
1 - Jeff Gordon (Chevrolet) - Hendrick
2 - Kurt Busch (Ford) - Roush
3 - Dale Earnhardt (Chevrolet) - Earnhardt
4 - Scott Riggs (Chevrolet) - MBV
5 - Jimmie Johnson (Chevrolet) - Hendrick
6 - Mark Martin (Ford) - Roush
7 - Tony Stewart (Chevrolet) - Gibbs
8 - Sterling Marlin (Dodge) - Ganassi
9 - Kevin Lepage (Dodge) - RJ
10 - Rusty Wallace (Dodge) - Penske
11 - Elliot Sadler (Ford) - Yates
12 - Carl Edwards (Ford) - Roush
13 - Joe Nemechek (Chevrolet) - MB2
14 - Dave Blaney (Chevrolet) - Childress
15 - Dale Jarrett (Ford) - Yates
16 - Jeff Green (Dodge) - Petty
17 - Kyle Petty (Dodge) - Petty
18 - Mike Bliss (Chevrolet) - Haas
19 - Travis Kvapil (Dodge) - Penske
20 - Ryan Newman (Dodge) - Penske