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25 Set [9:17]

Dopo Singapore, nuove prospettive:
Ferrari temibile anche nei prossimi GP

Jacopo Rubino - Photo4

Dopo la gioia di Singapore, ecco la Russia. La Ferrari in questo weekend torna in azione con una consapevolezza diversa: sono cambiate le prospettive per questo finale di campionato 2019. È ormai utopia pensare di strappare i titoli a Lewis Hamilton e alla Mercedes, ma diventa possibile vincere ulteriori Gran Premi gettando basi più rassicuranti anche in ottica 2020. Dopo Monza, il team principal Mattia Binotto lo aveva detto, che ci sarebbero state altre possibilità di successo. Ha avuto ragione, addirittura subito, vedendo ripagata la volontà di non interrompere lo sviluppo della SF90.

Ricordando l'Ungheria, quando Sebastian Vettel e Charles Leclerc accusarono un minuto di distacco, per la "notturna" asiatica si pronosticava un'altra batosta. Magari ritrovandosi dietro pure alla Red Bull, storicamente a suo agio nei circuiti più guidati. Le novità aerodinamiche portate a Marina Bay invece hanno funzionato benissimo, e adesso i tracciati ad alto carico non fanno più paura.

Del tris di vittorie consecutive (impresa che alla Rossa non riusciva dal 2008), l'ultima è stata perciò la più significativa. Spa e Monza, è noto, si prevedeva che avrebbero esaltato le caratteristiche della vettura italiana, concepita per privilegiare l'efficienza aerodinamica e la velocità di punta. Adesso c'è Sochi, dove si potrà confermare il valore di questi progressi: "Ci sono lunghi rettilinei e un asfalto molto liscio, sul quale, ancora una volta, sfruttare al meglio le gomme non è scontato. Sono richiesti set-up e configurazioni aerodinamiche molto diversi da quelli di Singapore", ha spiegato Binotto. Il round russo servirà a "capire e verificare come si comporteranno gli ultimi sviluppi".

Per giunta si correrà in una pista che dal debutto il calendario, datato 2014, vede la Mercedes imbattuta. Per la Ferrari l'unica vera occasione di spezzare questo dominio si è presentata 2017, con l'ottima SF70-H: in qualifica fu 1-2, con Vettel in pole davanti a Kimi Raikkonen, ma in un fine settimana sottotono di Hamilton (solo quarto) fu il compagno Valtteri Bottas a brillare. Grazie ad una partenza-lampo, il finlandese si portò immediatamente il comando riuscendo a resistere alla pressione di Vettel fino al traguardo, centrando il suo primo trionfo iridato.

Di certo, oggi è proprio Hamilton a non sottovalutare la risalita della squadra di Maranello: "Sembra che al momento siano più affamati", aveva dichiarato domenica, in riferimento a una sconfitta avvenuta anche sul piano delle strategie. Contro una Ferrari del genere, conviene non abbassare la guardia.