11 Lug 2009 [18:33]
E' sempre Red Bull vs Brawn
La rinascita della McLaren
Allo scoccare della 132esima presenza in F.1, Mark Webber ha ottenuto la prima pole della sua lunga carriera nel mondiale. Un'avventura iniziata nel 2002 con la Minardi e proseguita con Jaguar, Williams fino a raggiungere la Red Bull nel 2007. Webber ha saputo interpretare al meglio le difficili condizioni in cui si è svolta la seconda parte della qualifica. Era da qualche tempo che l'australiano ci provava, ma c'era sempre qualcosa, o qualcuno, che gli impediva di far sua la pole. A volte il solito Jenson Button, a volte il compagno prodigio Sebastian Vettel.
Il tedesco, da quando è arrivato alla Red Bull, ha in un certo senso dato la sveglia a Webber che piano piano si è portato sui livelli da top driver. Un conto è avere in squadra un diavoletto come Vettel, un altro avere David Coulthard... Per Webber la soddisfazione è doppia se pensiamo all'inverno che ha vissuto, con una gamba rotta, immobilizzata, dopo essere stato invesito da un'auto mentre partecipava a una gara ciclistica da lui organizzata in Tasmania. Non si è perso d'animo Webber e con la tenacia tipica di chi arriva dalla sua lontana terra, ha ricostruito se stesso divenendo in pochi mesi uno degli uomini da battere in F.1.
Con Webber gioisce l'intera Australia che non si trovava in pole dai tempi di Alan Jones. Era il 9 agosto 1980 quando Jones a Hockenheim, guarda caso proprio in Germania, siglò la sua sesta e ultima pole in F.1. In prima fila con Webber c'è Rubens Barrichello, ancora una volta, dopo Silverstone, davanti a Jenson Button che è terzo, poi ecco Vettel, quarto. Come volevasi dimostrare, Red Bull e Brawn si sono confermate le monoposto migliori, nonostante il freddo e la difficoltà di mandare in temperatura le gomme, cosa che aveva già messo in difficoltà Button a Silverstone.
Curioso come i due sfidanti del mondiale, Button e Vettel, si ritrovino appaiati in seconda fila e con davanti i loro compagni di squadra. Sarà interessante vedere come i due team, Red Bull e Brawn, decideranno di impostare il Gran Premio dei loro piloti. Se Button può anche accontentarsi di rimanere dietro a Barrichello vista la mole di punti di cui dispone, Vettel dovrebbe ricevere qualche aiuto per continuare a sperare in un recupero sull'inglese. Sarà comunque un GP avvincente e incerto. Come nei pronostici, al Nurburgring la Red Bull non gode del vantaggio sulla Brawn goduto a Silverstone e a dare una mano in più allo spettacolo potrebbe essere la pioggia.
Bella sorpresa in terza fila dove troviamo le due McLaren con Lewis Hamilton ed Heikki Kovalainen. Non erano un bluff le prestazioni del campione del mondo nel secondo e terzo turno di prove libere. Il divario da Red Bull e Brawn è stato ridotto sensibilmente, le novità tecniche adottate hanno dato i loro positivi frutti. Le due monoposto d'argento hanno preceduto le due Ferrari di Felipe Massa e Kimi Raikkonen, ma tra loro c'è la rivelazione Adrian Sutil, con la Force India-Mercedes. Tra i tanti tedeschi presenti in F.1 è stato lui il migliore, cioè quello che doveva essere l'ultimo...
Sutil ha saputo scardinare le porte di accesso al Q2 azzeccando un giro buono nel momento giusto, poi una volta di più ha evidenziato le sue qualità di guida con la pioggia graffiando nel Q2 ed entrando nella top ten. E lì si è battuto come un leone. Le Ferrari hanno comunque imbarcato parecchia benzina e domani se la giocheranno con la McLaren per un posto ai piedi del podio. Nei primi dieci è entrato Nelson Piquet che ha dato del filo da torcere a Fernando Alonso. Un po' tardi verrebbe da dire. Servivano le voci, o la certezza, di essere all'ultimo GP in F.1 per tirare fuori i cosiddetti?
Un testacoda ha lasciato fuori dal Q3 Alonso, per un pelo non ce l'ha fatta Nick Heidfeld con una BMW sempre di secondo piano che vede Robert Kubica in grave difficoltà. Deludono le Williams, che non hanno azzeccato gli pneumatici giusti nella Q2. Anche in casa Toyota non hanno saputo leggere al meglio le condizioni atmosferiche ed hanno perso il treno giusto con Jarno Trulli, che comunque con la sua esperienza non ha di certo aiutato la squadra. In più, Timo Glock è parso in confusione nella voglia di ben figurare nel GP di casa. Poteva essere la grande occasione di Giancarlo Fisichella, visto dove è finito Sutil, ma il romano non è stato abile nel trovare lo spazio che gli serviva per coprire un giro decente.
Massimo Costa