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15 Giu 2005 [0:11]

Fatti, parole e curiosità alla vigilia della 73. edizione

A cura di Massimo Costa e Marco Minghetti

Henri Pescarolo, un'icona vivente
Lunedì 13 e martedì 14 si sono svolte le verifiche tecniche delle 49 vetture che parteciperanno alla 24 Ore di Le Mans giunta alla 73. edizione. Il più acclamato, Henri Pescarolo, oggi costruttore e team manager, una vera istituzione da queste parti. Pensate che la sua prima partecipazione da pilota alla 24 Ore risale al 1966 e da allora ha partecipato ad altre 32 edizioni. Potevano essere 34 se nel 1969 un incidente subìto nel corso dei test non lo avesse messo KO. Pescarolo ha vinto quattro volte, tre in fila con la Matra tra il 1972 e il 1974 e una con la Porsche nel 1984. La sua ultima apparizione in tuta e casco risale al 1999. Dal 2000 ha fondato la Pescarolo Sport la cui sede è a fianco del circuito di Le Mans. Ovviamente la sua squadra partecipa a gare Endurance. La vettura scelta all'inizio della sua avventura di team manager è stata la Courage, poi Pescarolo si è spinto un passo più in là divenendo costruttore. La sua barchetta è oggi tra le favorite alla vittoria grazie anche ai nuovi regolamenti ACO che penalizzano le Audi R8. Dice Pescarolo: "Sicuramente con i nuovi regolamenti abbiamo tentato di costruire una vettura di alto livello e dai primi risultati ottenuti sembra che ci siamo riusciti. Ma sarà abbastanza per battere le Audi? I nostri tempi sul giro sono stati più veloci e anche a Spa, nella gara della Lmes, siamo risultati più rapidi delle R8. Vinceremo? Non posso prevedere il futuro. Coltiviamo questa speranza, anche perché non avrei costruito due nuove vetture, ma a Le Mans le sorprese non mancano mai quindi non mi sbilancio. L'anno scorso ero sicuro che avrebbe vinto un'Audi, ma non certo quella del team Goh. ". Sul team Pescarolo graverà l'attenzione della stampa mondiale che osserverà le prestazioni di Sebastien Loeb, iridato rally che tenta il grande debutto in pista: "Sapevo che voleva correre a Le Mans, gli interessi con gli sponsor collimavano e allora si è trovato l'accordo. Loeb è un grande lavoratore, un pilota molto abile che ha imparato tanto nei test svolti con noi e apprenderà ancora direttamente in gara. E' un gran lavoratore, ha una dedizione incredibile per ciò che fa", ha spiegato Pescarolo.

Lehto prevede battaglia col team Pescarolo
JJ Lehto, indimenticato pilota di F.1 e vincitore a Le Mans nel 1995 con una McLaren F1 GTR assieme a Alexander Wurz e Yannick Dalmas, guiderà l'Audi R8 del team Champion. Ma ammette che non sarà facile contro le Pescarolo: "Le nuove regole ci hanno penalizzato, le Pescarolo sono risultate sei secondi più veloci di noi nei test della scorsa settimana. Ritengo che nelle prime 12 ore di gara loro avranno in mano la gara, poi...". L'Audi punta sulla terrificante affidabilità evidenziata negli anni precedenti, Lehto ci crede.

Migault e Terada insidiano il record di Pescarolo
Se Henri Pescarolo detiene ben 33 presenze alla 24 Ore, c'è chi lo avvicina sempre più. Yojiro Terada, per esempio, è alla sua 26. edizione. Negli ultimi anni il giapponese ha sempre corso per la WR di Rachel Welter, ma questa volta sarà al via con una Courage del team Intersport al fianco di un'altro santone delle gare francesi, François Migault, anche lui prossimo alla ventiseiesima partenza a Le Mans.

La vigilia dei piloti Corvette
Come si sono preparati alla 24 Ore di Le Mans i piloti ufficiali della Corvette? Jan Magnussen domenica scorsa ha gareggiato nel Turismo danese, Olivier Beretta ha proseguito il suo lavoro di tester della Michelin nel sud della Francia, Oliver Gavin era nella sua Northampton dove la moglie è in dolce attesa. Il nostro Max Papis era in Italia e si è allenato duramente con la mountain-bike, Johnny O'Connell ha fatto il turista a Nizza come Ron Fellows che ha visitato Saint-Michel e dintorni.

Il team Cirtek, storia di una famiglia
Il proprietario del team Cirtek che schiera una Ferrari 550 per Bouchut-Vasiliev-Fomenko, come nel FIA GT, e una Ferrari 360 per Ericsson-Macari-Wilson, si chiama Hans Schirle, padre di Rob che è l'anima della squadra. Per tantissimi anni, Hans è stato pilota ed ha attaccato la passione ai figli. Schirle senior nel 1983 portà la famiglia a Le Mans e Rob, che poi divenne pure lui pilota, la seguì da spettatore. Rob vi ha poi partecipato a tre edizioni, una non qualificandosi. Nel team Cirtek a Le Mans lavoreranno anche Julian e Jacques, altri due figli di Hans, rispettivamente fotografo sportivo e contabile della Cirtek.

Folgorato dalla Gioconda
Uno dei piloti del team Cirtek è Alexei Vasiliev. Il russo prima di giungere a Le Mans si è fermato a Parigi per visitare il museo del Louvre: "Per la prima volta nella mia vita ho potuto ammirare la Gioconda. Per me è stato un momento meraviglioso".

Un tocco femminile con Halliday e Ickx
Non mancano le signore al via della 24 Ore di Le Mans. Non è la iper famosa Danica Patrick, ma è pur sempre americana. Si chiama Liz Halliday, ha 26 anni, è californiana. Fa equitazione la Halliday e dovrebbe anche partecipare alle prossime Olimpiadi, ma intanto il padre pilota l'ha avvicinata alle quattro ruote. La seconda signora si chiama Vanina Ickx, un cognome che soltanto a nominarlo nella pit-lane di Le Mans fa mettere tutti sugli attenti. Lei non è molto competitiva, ma si impegna. Entrambe corrono anche nel FIA GT e nella Lmes.

Bobby Rahal, una visita inaspettata
Nessuno si aspettava di incontrare a Le Mans Bobby Rahal. Soltanto sabato era infatti negli States per la gara Indycar a Fort Worth, nel Texas. Proprietario della squadra che fa correre la Patrick, Rice e Meira, Rahal in precedenza è stato un ottimo pilota ed ha corso la 24 Ore nel 1982. Bobby si è presentato con il figlio 16enne Graham che gareggia nella americana Formula Mazda Star. Il giovane Rahal è rimasto affascinato dal circuito di Le Mans e dalla particolare atmosfera che lo circonda: "Purtroppo non vedremo la gara, ma le prove di mercoledì. Mio figlio le seguirà dal ristorante alla Hunaudieres ed è elettrizzato per questa strana locazione, tipica di Le Mans"

Tutta l'esperienza e la velocità di Andy Wallace
Uno dei piloti più apprezzati a Le Mans è Andy Wallace. L'inglese ha vissuto a lungo nella città francese ed ha vinto la 24 Ore nel 1988 con la Jaguar. Wallace è un pilota dalla esperienza incredibile, basti pensare che in America, dove ora corre, disputa sia l'Alms sia la Grand Am ad altissimo livello. A Le Mans, quindici via sulle spalle, guida la DBA-Judd del Creation Autosportif.

Tutti in kimono nel team Gainer
Lo scorso anno i giapponesi impazzirono per la vittoria del team Goh. Ora questa squadra non c'è più, ma il Giappone è rappresentato dalla squadra di Jim Gainer che schiera una Dome-Mugen per Ryo Michigami, Seiji Ara (primo nel 2004) e Katsutomo Kaneishi chiamato all'ultimo per rimpiazzare Juichi Wakisaka. La particolarità è il kimono a pois rossi presentato dalle signorine che seguiranno il team Gainer.