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23 Apr [15:41]

Ferrari, che passo indietro:
l'avvio del 2019 come nel 2016

Massimo Costa

I numeri spesso dicono molto, anche se non tutto. L'avvio del campionato 2019 della Ferrari è uno dei peggiori degli ultimi anni mentre la partenza della Mercedes è travolgente, con una tripla doppietta nei primi tre Gran Premi, cosa mai verificatasi nell'era delle power unit per il team di Toto Wolff . La sensazione è che sarà molto difficile poter invertire la rotta e anche se siamo soltanto in aprile, appare piuttosto arduo poter pensare a una Ferrari che va a combattere per il titolo piloti e costruttori con la Mercedes. Campionato 2019 già finito dunque? Certo che no, ma serve un netto cambio di passo e soprattutto, che la W10 inciampi di tanto in tanto...

Oggi Sebastian Vettel conta 37 punti, Charles Leclerc 36. Dopo tre gare, nessuna vittoria, due terzi posti ottenuti dai due piloti con il monegasco terzo a Sakhir dove per problemi di affidabilità ha perso una corsa che pareva sua, e il tedesco terzo a Shanghai. Lewis Hamilton ha 68 punti, quasi il doppio di Vettel mentre nella classifica team Mercedes ne ha 130 e Ferrari 73.

Riavvolgiamo il nastro allora. Nel 2018, al terzo Gran Premio, Vettel era il leader del Mondiale con 54 punti e due vittorie all'attivo mentre Kimi Raikkonen ne aveva incassati soltanto 30. Nel campionato costruttori, la Ferrari ne aveva 84, la Mercedes 85. Nel 2017, sempre prendendo in considerazione la terza gara, Vettel era primo con 68 punti forte di due successi e un secondo posto, Raikkonen ne aveva 34 e la Ferrari guidava anche la classifica costruttori con 102 punti mentre la Mercedes si trovava a 99.

Un avvio simile a quello di quest'anno lo si è avuto nel 2016. Alla terza corsa, Vettel aveva 33 punti, Raikkonen 28 per un totale Ferrari di 61 punti contro i 114 della Mercedes. Nico Rosberg volava al comando con il doppio dei punti di Vettel. Meglio era stato il 2015 con Vettel che poteva vantare un successo dopo tre gare e 55 punti, 24 Raikkonen e Hamilton capo classifica con 68 . Malissimo invece, il 2014 con Fernando Alonso che al terzo appuntamento contava appena 26 punti con Raikkonen fermo a 7 e la Ferrari addirittura quinta nel costruttori con 33 punti contro i 111 della Mercedes.

La realtà dei fatti ci dice che la SF90 è una monoposto inferiore a quella vista nelle precedenti due stagioni. Una monoposto che non è "pronta" per essere veloce su ogni tipologia di circuito come abbiamo potuto constatare a Melbourne e Shanghai, a differenza della SF71-H del 2018 che sfidava le Mercedes ovunque senza se e senza ma. Sotto accusa anche la parte motoristica, con la centralina elettronica causa del ritiro di Leclerc in Bahrain e conseguente allarme rosso, tanto che in Cina si sono utilizzate ECU con specifiche pre Sakhir.

Riassumendo, la SF90 regala grattacapi e mal di testa agli ingegneri. Le note positive emerse nei test pre campionato in Spagna hanno evidentemente tratto in inganno oppure, semplicemente, la Mercedes si è nascosta per tutte le otto giornate lasciando la vetrina alla Ferrari che si è illusa... Ma, come detto, l'affidabilità precaria, questa sì già emersa nei test, e l'aerodinamica sembrano essere lontane parenti della SF71-H...