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5 Feb [12:04]

Gara sprint al sabato,
la F1 ci pensa ancora

Jacopo Rubino - XPB Images

Ridotte le prove libere del venerdì, tolto il margine di 10 minuti prima della partenza dei Gran Premi. Sono piccole modifiche quelle già apportate alle struttura dei weekend di Formula 1 per la stagione 2021, ma Liberty Media pensa anche a qualcosa di più radicale: sperimentare la gara sprint al sabato, almeno in qualche weekend. Un progetto che ciclicamente torna d'attualità, e di cui ha parlato questa volta il nuovo presidente Stefano Domenicali.

"Stiamo studiando se possa essere testata già quest'anno. Ci sono delle discussioni in corso con le squadre, nelle sedi appropriate". Il manager italiano ha però assicurato: niente griglie invertite, in cui il leader del Mondiale sarebbe costretto a rimontare dal fondo. Era un pallino del responsabile sportivo Ross Brawn, rilanciato dopo l'ultimo Gran Premio d'Italia, in cui safety-car e bandiera rossa avevano rimescolato le carte propiziando la clamorosa vittoria di Pierre Gasly con l'AlphaTauri, mentre Lewis Hamilton si era trovato obbligato a risalire il gruppo.

L'idea è però stata accolta sempre con freddezza, sia dal pubblico che dagli stessi piloti, e mai ha trovato il favore unanime dei team. Ad opporsi, principalmente, è stata come prevedibile la Mercedes.

"È importante pensare a nuove idee per essere più interessanti, ma non bisogna perdere l'approccio tradizionale alle corse. Abbiamo imparato che, quando cambiavamo continuamente le qualifiche, ci siamo scottati. Questo va evitato", ha sottolineato Domenicali, da gennaio subentrato a Chase Carey al comando del Circus.

Altro desiderio è offrire più spazio ai giovani, ai non titolari, che ormai hanno pochissime occasioni di guidare una Formula 1 della stagione in corso: in pratica solo in una manciata di FP1 del venerdì mattina e nei rookie test. "Dobbiamo dare delle opportunità non solo nelle prove libere, come scritto nel regolamento. Magari possiamo creare degli eventi, sottolineando il bisogno di focalizzarci sugli esordienti. Abbiamo già un bel numero di giovani in F1, ma non possiamo fermare questo flusso".