formula 1

Il caso Lindblad-Dunne convince
la Red Bull a liberarsi di Marko

Massimo CostaNon c'è più il suo vecchio amico Dietrich Mateschitz, non c'è più Christian Horner, ma Helmut Marko inc...

Leggi »
formula 1

Yas Marina - Test per le
mule car e per i giovani piloti

Massimo Costa - XPB ImagesCome da tradizione, dopo l'ultima gara stagionale del Mondiale di F1, sul circuito di Yas Mari...

Leggi »
World Endurance

Svelato l’elenco della stagione 2026
35 vetture: 17 Hypercar e 18 LMGT3

Michele Montesano - DPPI Images Il conto alla rovescia della stagione 2026 del FIA WEC ha preso ufficialmente il via con l’...

Leggi »
FIA Formula 2

Minì firma per MP Motorsport
Trident prosegue con Van Hoepen

Massimo CostaCome da tradizione, alla vigilia dei test Formula 2 di Yas Marina, arrivano a valanga gli annunci degli avvenut...

Leggi »
formula 1

La storia di Lando Norris
Dal mondiale kart a campione F1

Massimo Costa - XPB ImagesEra il mese di ottobre del 2015. Mi trovavo a Silverstone, in mezzo a un freddo intenso nonostante...

Leggi »
formula 1

Cade dopo 4 anni il trono di Max
Norris campione, ma quanti rischi

Massimo Costa - XPB ImagesGli è bastato un terzo posto per laurearsi campione del mondo. Ma che paura per Lando Norris. Quel...

Leggi »
4 Mag 2020 [15:58]

Haas e la permanenza in Formula 1,
dopo il virus un paradosso positivo?

Jacopo Rubino - XPB Images

Qualcuno teme che gli effetti del Coronavirus minaccino il futuro di alcune scuderie in Formula 1, eppure potrebbero cementare la permanenza della Haas. Quasi un paradosso, ma le modifiche regolamentari allo studio (su tutte, la definizione del budget cap) potrebbero sciogliere le riserve del patron Gene Haas sul continuare l'impegno iniziato nel 2016.

In inverno, quando l'emergenza sanitaria non aveva ancora fermato l'intero motorsport, la decisione non appariva scontata. "Voglio vedere come inizierà la stagione. Un altro anno negativo (come il 2019, ndr), non giocherebbbe a favore", aveva affermato l'imprenditore americano. Non una minaccia, solo un avvertimento ben motivato, come riportato: "A livello economico la F1 non ripaga, posso dirlo. Questo modello di business non aiuta le squadre più piccole, sette team ricevono il 30 per cento di tutti i guadagni. Almeno nel nostro caso, solo un terzo dei nostri costi viene finanziato. È uno sport difficile, di poco beneficio a chi non sta nelle prime quattro o cinque posizioni".

Poi è esplosa l'attuale crisi, generalizzata, che nel Circus sta tuttavia producendo un cambio di mentalità. "Il tetto alle spese è destinato ad essere abbassato (dai 175 milioni di dollari iniziali, ndr) e questo può farci diventare più competitivi. Stiamo parlando di un limite che in realtà è vicino al nostro attuale budget: significa che potremo andare avanti senza cambiamenti, di fatto, mentre molti dei nostri avversari dovranno operare dei tagli", ha affermato fiducioso Kevin Magnussen al quotidiano BT. Un punto di vista ragionevole, ed è peraltro comprensibile che il pilota danese sfrutti l'argomento per esercitare un po' di pressione positiva sul suo datore di lavoro.

Buoni segnali, comunque, erano già arrivati circa due settimane fa dal team principal Gunther Steiner. "Penso che siamo qui per rimanere", aveva rassicurato agli inglesi di Sky Sports. Il manager altoatesino aveva posto l'accento sull'importanza del budget cap: "Avvicinerà tutti i team, ed essere competitivi sarà d'aiuto. Sono in contatto con Gene quasi ogni giorno, vuole essere coinvolto su quanto sta accadendo, e sembra soddisfatto".

Ad oggi si può maturare un ragionevole ottimismo, sul proseguimento dell'avventura Haas nella categoria regina. La Formula 1 di certo non può permettersi di perdere nessuna fra le proprie formazioni in griglia, soprattutto in questa delicata fase.
TatuusTRIDENTWSKF4ItaliaF4 SpanishEurocup3G4RacingPREMACampos RacingRS RacingCetilar