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29 Lug [17:51]

Hamilton frega tuttti
Vettel si ritrova a -24

Da Budapest - Massimo Costa

L'Hungaroring di Budapest, anzi, per essere precisi di Mogyorod, doveva essere la pista della Ferrari, della riscossa dopo lo shock di Hockenheim, ma è finita con Lewis Hamilton e la Mercedes che hanno portato a Brackley altri 25 punti. Una sberla che fa male, con Hamilton che aumenta il vantaggio su Sebastian Vettel a 24 punti. La Mercedes ha dunque ribaltato i risultati delle prove libere che vedevano le SF71-H nettamente avvantaggiate. Poi, la pioggia in qualifica, le W09 che monopolizzano la prima fila e una corsa gestita alla perfezione dal box diretto da Toto Wolff.

Con Hamilton che... ha fatto l'Hamilton e con Valtteri Bottas che si è sacrificato per il compagno di squadra cambiando le gomme soft molto preso, al 16° giro, portandole poi fino al traguardo tenendo dietro le due Ferrari. Cosa che pareva impensabile. Per riuscirci, ha girato su tempi alti all'inizio traendo tutti in inganno: la Mercedes con gli pneumatici soft non va, è stata la prima impressione. Niente di più sbagliato perché quando è stato il momento di spingere nell'occasione del pit-stop di Vettel, Bottas ha sparato una serie di giri veloci che gli ha permesso di tornare in pista davanti al tedesco, che nel frattempo aveva lasciato un paio di secondi al box per un cambio gomme non perfetto.

Vettel, partito con le soft, ha percorso gli ultimi trenta giri con le ultrasoft, ha raggiunto Bottas, ma dopo è parso come bloccato rimanendo costantemente a 1" da lui. A dargli la sveglia è stato Raikkonen, velocissimo dopo il secondo cambio pneumatici (soft). A un certo punto, ci si attendeva che la Ferrari ordinasse a Vettel di far passare il finlandese per tentare l'attacco al connazionale, e in qualche modo via radio glielo hanno fatto capire. Sebastian mosso dall'orgoglio ha quindi tentato il sorpasso a Bottas finché, approfittando anche dell'inizio di usura degli pneumatici del rivale, ci è riuscito alla curva 1.

Ma il pilota Mercedes ha reagito alla curva 2, sbagliando la frenata e urtando la Ferrari, che fortunatamente non ha riportato danni. Bottas, successivamente si è visto arrivare anche Daniel Ricciardo e alla curva 1 per resistere al sorpasso, ha urtato pure l'australiano della Red Bull. Una bella botta...s nella fiancata. Tutto da rifare, con Ricciardo che all'ultimo giro ha finalmente passato la Mercedes prendendosi un meritato quarto posto, mentre Bottas è stato penalizzato di 10", ma in classifica è rimasto quinto. Dunque, finale movimentato, mentre Hamilton là davanti quasi si annoiava. Il doppio podio Ferrari è un contentino dal sapore molto amaro. La speranza era quella di andare in vacanza con un bel successo e lo svantaggio su Hamilton ridotto, invece è accaduto esattamente il contrario. Sono le corse, nulla è prevedibile.

Come non era immaginabile la tenuta della Toro Rosso-Honda di Pierre Gasly, sesto come in qualifica sul bagnato. Se il francese era stato funambolico nella guida con la pioggia, sotto il sole cocente del Gran Premio Gasly ha continuato a non sbagliare nulla e a girare fortissimo, ma questa volta la monoposto faentina e soprattutto la power unit Honda hanno fatto il loro dovere come meglio non potevano. L'altra Toro Rosso ha concluso undicesima con Brendon Hartley, una prestazione deficitaria se confrontata a quella di Gasly e che certo non aiuterà il neozelandese, oramai già sul piede di partenza a fine stagione.

Ancora una bella prova per Kevin Magnussen, settimo con la Haas-Ferrari. Fa bene il team americano a tenerselo ben stretto per il prossimo anno. Romain Grosjean ha recuperato un punticino utile alla causa e chissà, magari anche il posto in Haas. Tra loro, un buon Fernando Alonso, ottavo con la McLaren-Renault (peccato per Stoffel Vandoorne che ha rotto il cambio e teneva il passo dello spagnolo), e Carlos Sainz, che dalla sua Renault sperava di ottenere molto di più dopo la quinta posizione in qualifica. Evidentemente merito del pilota perché poi con l'asciutto la Renault ha evidenziato tutti i suoi limiti tanto che Nico Hulkenberg ha concluso dodicesimo. Ma spiegatelo a Cyril Abiteboul, il team principal, che incredibilmente sta per scaricare Sainz per prendere il pur bravo e veloce Esteban Ocon. Del resto, stiamo parlando di colui che aveva lasciato libero Magnussen per tenersi Jolyon Palmer... Nota finale per Max Verstappen, troppo presto KO per mancanza di potenza tra la delusione dei suoi numerosi fans.

Domenica 29 luglio 2018, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 70 giri 1.37'16"427
2 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 17"123
3 - Kimi Raikkonen (Ferrari) - 20"101
4 - Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 46"419
5 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 1'00"000 **
6 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1'13"273
7 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
8 - Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 1 giro
9 - Carlos Sainz (Renault) - 1 giro
10 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1 giro
11 - Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
12 - Nico Hulkenberg (Renault) - 1 giro
13 - Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 1 giro
14 - Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 1 giro
15 - Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) - 2 giri
16 - Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 2 giri
17 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 2 giri

** penalizzato di 10" per il contatto con Ricciardo

Ritirati
Stoffel Vandoorne
Max Verstappen
Charles Leclerc

Il campionato piloti
1.Hamilton 213; 2.Vettel 189; 3.Raikkonen 146; 4.Bottas 132; 5.Ricciardo 118; 6.Verstappen 105; 7.Hulkenberg 52; 8.Magnussen 45; 9.Alonso 44; 10.Perez, Sainz 30; 12.Ocon 29; 13.Gasly 26; 14.Grosjean 21; 15.Leclerc 13; 16.Vandoorne 8; 17.Ericsson 5; 18.Stroll 4; 19.Hartley 2.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 345; 2.Ferrari 335; 3.Red Bull-Renault 223; 4.Renault 82; 5.Haas-Ferrari 66; 6.Force India-Mercedes 59; 7.McLaren-Renault 52; 8.Toro Rosso-Honda 28; 9.Sauber-Ferrari 18; 10.Williams-Mercedes 4.