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1 Mar [13:03]

I problemi Mercedes, incidenti
e attentati: tutte le storie di Diriyah

Mattia Tremolada

Il primo ePrix della settima stagione di Formula E è stato decisamente interessante e movimentato, lanciando numerosi spunti e tematiche, sportive e non. Gli equilibri in pista in gara 2 sono infatti stati completamente ribaltati rispetto alla prima corsa, anche grazie al format di qualifica, che costituisce una sorta di balance of performance, penalizzando duramente i primi in classifica, costretti ad entrare per primi in pista sull'asfalto ancora sporco, e dando la possibilità ai piloti di seconda fascia di assicurarsi una posizione di partenza nelle prime file.

I problemi Mercedes
A dare un'ulteriore variabile ci ha anche pensato la decisione della direzione gara di non far scendere in pista le quattro vetture motorizzate Mercedes nella qualifica di sabato in seguito all'incidente di Edoardo Mortara al termine delle prove libere 3. Dopo una prova di partenza, infatti, sulla Venturi del pilota italo-svizzero si è verificato un doppio guasto, che lo ha lasciato totalmente senza freni in staccata. Non solo i freni anteriori non hanno funzionato, nonostante Mortara abbia spinto correttamente sul pedale, ma anche il freno "di sicurezza" posteriore non si è attivato, lanciando la Venturi a piena velocità contro le protezioni.

Mercedes ha identificato il problema nel proprio software, intervenendo prontamente per risolverlo e per mettere in sicurezza le quattro vetture. Questo però è avvenuto soltanto prima della gara, a cui comunque non ha preso parte Mortara, che nel frattempo era stato rilasciato dall'ospedale ed aveva fatto il proprio ritorno in circuito. Jake Hughes, nominato pilota di riserva di Venturi alla vigilia del fine settimana e presente in loco, non ha potuto prendere il suo posto in quanto non ha partecipato a nessuna sessione di prove libere.

Paura anche per Lynn
Mortara non è stato l'unico pilota a far visita all'ospedale, imitato da Alex Lynn in gara 2. Anche il pilota inglese è stato rilasciato dopo poche ore in perfetta forma. Il portacolori di Mahindra è decollato in seguito ad un contatto con Mitch Evans nel finale della corsa, costringendo la direzione gara ad esporre la bandiera rossa. Già in gara 1 Lynn aveva avuto un incidente con una Jaguar, quella di Sam Bird in questo caso, di cui è stato ritenuto responsabile, venendo penalizzato di tre caselle sulla griglia di gara 2.

Bird invece è riuscito a lasciarsi alle spalle in  retta l'incidente e la delusione, trovando un pronto riscatto in gara 2, dove dalla terza posizione in griglia è riuscito ad andare a prendersi la vittoria, la prima con i colori di Jaguar, squadra nella quale è approdato dopo sei stagioni in Virgin, dove ha conquistato nove vittorie e il terzo posto nel 2017-2018.

Da Costa e Vergne al contatto
Jean-Eric Vergne non è nuovo a contatti e litigi con i propri compagni di squadra in Formula E. Nella stagione 2 il pilota francese era compagno di squadra di Bird in Virgin e in occasione dell'ePrix di Parigi ha venduto cara la pelle all'inglese per difendere il proprio secondo posto, resistendo a Bird con manovre al limite del regolamento e diverse sportellate. Passato in Techeetah, Vergne ha instaurato un ottimo rapporto con il nuovo compagno Andre Lotterer, diventato uno dei suoi migliori amici fuori dalla pista. I due in Cile hanno regalato alla squadra la prima doppietta nella serie, ma solo dopo un lungo e duro duello, in cui non si sono risparmiati arrivando diverse volte al contatto.

Lo scorso anno il pilota tedesco ha lasciato la squadra cinese per Porsche, lasciando il proprio sedile ad Antonio Felix Da Costa, con cui, ancora una volta, Vergne ha avuto qualche scaramuccia in Cile e in Messico. I due hanno battagliato duramente anche a Diriyah, con il portoghese che ha cercato di difendersi dal compagno, nonostante questo fosse più veloce e fosse strategicamente avvantaggiato dal non aver ancora attivato il secondo Attack Mode. Vergne è riuscito a passare con un bel sorpasso, ma Da Costa ha risposto lanciandosi all'interno del compagno, agganciandolo e portandolo quasi contro il muretto esterno. Sfiorata la tragedia sportiva, Vergne ha chiuso terzo, ma è poi stato penalizzato con un drive through, tramutato in 24" di penalità per non aver fatto in tempo ad attivare per la seconda volta l'Attack Mode a causa della bandiera rossa che ha messo fine anticipatamente alla gara.

BMW e Audi all'ultima stagione
BMW e Audi hanno già annunciato che questa sarà la loro ultima stagione ufficiale nella serie. Tuttavia, Andretti Autosport ha manifestato la volontà di proseguire come squadra privata, continuando ad utilizzare l'attuale motore BMW anche nell'ottava stagione. La casa bavarese ha dato il proprio benestare e supporterà la formazione di Michael Andretti, ma non fornirà aggiornamenti. Lo slot di Audi è invece stato rilevato dalla stessa Formula E, che conta di assegnarlo ad un'altra struttura. La candidata principale potrebbe essere ABT, che nelle prime tre stagioni aveva svolto il ruolo di avanguardia, prima di venire rilevata dalla stessa Audi. Abt, da sempre legata al gruppo Volkswagen, potrebbe proseguire nella categoria anche legandosi ad una casa estranea al gruppo.

Attacco missilistico
Poco dopo il termine di gara 2 nel cielo di Diriyah si sono scontrati due missili. Pare che un gruppo di terroristi abbia cercato di compiere un attentato nella città saudita, colpendola proprio durante una manifestazione prestigiosa e di interesse mondiale come la Formula E. Il missile è stato però prontamente intercettato dalle forze militari locali, che hanno così sventato l'attacco.