22 Mar 2007 [17:11]
IL CASO
Chi spara su Heikki Kovalainen
Una gara sbagliata, il primo GP di F.1 della sua vita, ed ecco che Heikki Kovalainen è finito sulla graticola. Criticato dal suo team manager, nonché manager Flavio Briatore (ed è giusto perché il suo compito prevede anche questo), snobbato con due righe severe dalla stampa di mezzo mondo, noi compresi, certo. Perché è vero che Kovalainen ha deluso le aspettative, ma molti lo hanno già dato per finito, disperso, incapace. Alcuni hanno anche scritto che Nelsinho Piquet è pronto a prendere il suo posto. Viviamo in un mondo che non perdona più niente? Che non concede una seconda chance? Ricordo che soltanto 10 anni fa a un debuttante in F.1 si concedeva anche una stagione intera prima che questi potesse ottenere risultati concreti.
Il paragone con l'altro rookie Lewis Hamilton è stato sicuramente impietoso per Kovalainen, ma non dimentichiamo che l'inglese ha la capacità unica di spostare i limiti molto in alto. Lo fece con la GP2, quando salì per la prima volta sulla Dallara nei test di Jerez e pur provando soltanto il secondo giorno segnò il miglior tempo dopo pochissimi giri. Lo ha fatto con la McLaren dove si è subito portato al livello del due volte campione del mondo Fernando Alonso tenendogli poi testa con maestria per gran parte del GP di Australia.
Kovalainen ha sofferto a Melbourne. Un guasto tecnico al venerdì, poi una qualifica da pilota "normale" e una gara sconcertante. Noi abbiamo subito sottolineato che un anno trascorso nel ruolo di tester Renault, quindi lontano dall'agonismo puro, dalla pressione che si riceve nei tre giorni di un GP, gli hanno sicuramente fatto perdere quel passo e quella concentrazione che bisogna mantenere in gara. Ma insomma, come si può già battezzare come incapace un pilota che ha conosciuto una giornata storta nel primo Gran Premio della sua vita? Possibile che non sia più concessa una stecca? Neanche a un debuttante? Non si diventa vice-campioni della GP2, titolo perso all'ultimissima corsa del 2005 contro Nico Rosberg, e non si vince un campionato World Series (2004) dopo essere arrivati secondi nel 2003, se non si possiede un talento cristallino. Quindi sarebbe meglio aspettare prima di sparare sentenze affrettate. E non dimentichiamo che la Renault attuale è ben lontana dalle prestazioni che Ferrari, McLaren e BMW possono offrire. La gara di Giancarlo Fisichella lo dimostra ampiamente.
Massimo Costa
Nella foto, Heikki Kovalainen mette le ruote sull'erba (Photo 4)