17 Mar 2003 [14:28]
INTERVISTA A GIANMARIA BRUNI
«Con la Adm sarò protagonista»
Gianmaria Bruni è uno dei principali favoriti alla vittoria finale nella Euro 3000 Series. Il pilota romano, dopo un 2002 tribolato, ha trovato una valida sistemazione nella Adm, squadra diretta da Renato Melchioretto.
- Soddisfatto dall’esito dei test collettivi di Vallelunga?
«Molto contento anche se non ho ottenuto il miglior tempo assoluto. La squadra non aveva mai provato con le nuove gomme che sono più larghe ed hanno una mescola morbida e quindi all’inizio ci siamo trovati un po’ impreparati. Poi nel pomeriggio della seconda giornata abbiamo trovato il giusto set-up e ho segnato un buon tempo. Con la Adm avevo partecipato a una gara lo scorso agosto, a Donington, ed ero partito dalla prima fila con il secondo tempo. Purtroppo avevo bruciato la frizione al via e partito ultimo ho concluso ottavo. Ora si sono ricreati i presupposti per continuare con la Adm, una squadra molto seria che non fa mancare nulla al proprio pilota».
- Sembrava certa la tua partecipazione alla F.3000 internazionale con la Durango invece cos’è accaduto?
«Partecipare alla 3000 internazionale tanto per esserci non mi interessava. E per il fatto di correre assieme alla F.1, beh, ho capito che è uno specchietto per allodole perché la realtà è che non ti guarda nessuno. Allora ho preferito puntare su una categoria e un team dove posso essere protagonista. Ovviamente è la F.1 il mio obiettivo. Ci credo e prima o poi ce la farò. Intanto devo pensare a far bene quest’anno. Del resto ho solo 21 anni».
- Lo scorso anno hai vissuto una stagione difficile. Prima qualche gara con Coloni nella Euro 3000 Series, poi la separazione e l’ingresso nella SportsCar con la Durango. Una stagione buttata?
«La vita è costellata di alti e bassi. E’ vero, l’anno scorso non è stato granché, ma mi consola pensare che alcuni grandi campioni prima di affermarsi in F.1 hanno dovuto fare dei percorsi strani. Ricordate Schumacher? Dopo la F.3 ha corso nei Prototipi e non era neanche il più veloce… Finora per me tutto era stato facile. Avevo vinto la F.Campus, poi l’europeo della F.Renault. I due anni nella F.3 inglese con la Fortec sono stati più che positivi e ho vinto una gara con il motore Renault. Insomma, tutto filava liscio. Qualche ostacolo prima o poi doveva arrivare».
- A proposito di Renault. Proprio nell’anno che hai lasciato la F.3, i propulsori francesi hanno iniziato a vincere.
«Quelli della Renault non li capirò mai. Sono stato l’unico italiano ad avere vinto un titolo europeo, ho corso per loro per due anni nella F.3 britannica, ho vinto una gara e prima di me con quel motore ci era riuscito solo Button, eppure mi hanno scaricato. Speravo ci tenessero a me con tutto il lavoro che ho svolto, settimana dopo settimana, in Gran Bretagna. Ma ho appreso sulla mia pelle che in Renault guardano ad altre cose. Basta guardare come hanno trattato Bourdais che ha vinto la F.3000, nei test con la F.1 è stato il più veloce, ma gli è stato preferito Montagny. Tra l’altro quelli della Renault non si sono più fatti sentire con me. Pazienza, è tutta esperienza».
- Chi saranno i tuoi rivali nella Euro 3000 Series?
«Penso Farfus e Grassotto che corrono per due ottime squadre ed hanno già un anno di esperienza con una monoposto di F.3000. Ma non conta chi sono e quanti sono gli avversari, l’importante è crederci. La stagione 2002 vissuta in quella maniera mi ha fatto male, ma nello stesso tempo mi ha dato una grande carica».