19 Lug [1:13]
INTERVISTA A RAFFAELE GIAMMARIA
"Cari Liuzzi e Toccacelo
adesso arrivo anch'io..."
Quarto, terzo, quarto, sesto, quattordicesimo, sesto. Non stiamo dando i numeri, questo è semplicemnte l'ordine dei piazzamenti 2004 nella F.3000 internazionale di Raffaele Giammaria, pilota romano della AEZ che attualmente occupa la terza posizione in campionato alle spalle di Liuzzi e Toccacelo. Giammaria ci avrebbe messo la firma se a inizio anno gli avessero detto che il suo nome sarebbe apparso al terzo posto nella classifica generale a metà campionato. Team nuovo, ingegnere inedito, rappresentavano incognite non da poco per Giammaria, al secondo anno nella categoria. Poi, pochi test pre stagione, un brutto incidente a Barcellona che poteva influire negativamente sulla mente di Raffaele. Ma il ragazzo è abituato a lottare, a stringere i denti, a guardare lontano grazie anche all'aiuto dell'equipe di Formula Medicine.
- Parliamo sempre di Liuzzi e Toccacelo e di te ogni tanto ci dimentichiamo... Ma sei pur sempre terzo in classifica! Te l'aspettavi?
"Diciamo che all'ottanta per cento sto rispettando la tabella di marcia. Mi mancano i punti di Magny-Cours, gara che mi ha visto navigare nelle posizioni retrostanti e se devo dire la verità non ho ancora capito il perché. Una mezza idea ce l'ho e anche se forse farei meglio a stare zitto... lo dico. Le gomme Avon non sono uguali per tutti e in Francia mi è stato dato un treno che era uno scarto. Non è possibile patinare quando inserisci la terza marcia!".
- Beh, non scopri nulla di nuovo purtroppo. Con la AEZ le cose stanno andando meglio del previsto?
"La AEZ è una emanazione della Durango, dove correvo nel 2003, ma è come se fossi capitato in una squadra completamente nuova. E quando ho saputo che l'ingegnere di pista col quale ho lavorato lo scorso anno non mi avrebbe seguito mi sono preoccupato. Siamo quindi partiti da zero lavorando sodo e i risultati stanno arrivando. Sono molto fiero di come sta andando il campionato e col mio nuovo ingegnere mi trovo molto bene".
- La qualifica è il tuo punto debole.
"Purtroppo sì e spiego il perché. Nella mezz'ora di sessione libera dobbiamo sistemare la monoposto in quanto non abbiamo una base ottimale per la vettura circuito per circuito. Così non mi posso concentrare esclusivamente sulla qualifica. Però in gara abbiamo sempre un grande passo. Sono convinto che se riesco a qualificarmi nelle prime due file, posso dire la mia per la vittoria. Liuzzi e Toccacelo sono bravissimi e supportati da due ottimi team, ma abbiamo visto che anche loro possono commettere degli errori se messi sotto pressione. Spero proprio di qualificarmi bene a Hockenheim e Budapest e dare fastidio agli amici italiani".
- Stai già pensando al 2005?
"Mi piacerebbe proseguire nella Formula GP2 le cui vetture mi pare che possano avvicinare di molto le prestazioni di una monoposto di F.1. Sogno tutte le notti di guidare una F.1 e spero che prima o poi questo accada, ma sto con i piedi per terra. Per questo non escludo di intraprendere la via delle ruote coperte, nel FIA GT o nel DTM che ritengo eccezionale. Anzi, vi svelo che mi sto muovendo per cercare di strappare un test a fine stagione con una delle macchine di quella categoria".