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2 Nov 2020 [14:57]

Il capolavoro di Kvyat nei
giri finali del GP di Imola

Massimo Costa - XPB Images

Fino alla vigilia di Imola, il confronto con il suo compagno di squadra era deprimente. Daniil Kvyat in dodici gare disputate aveva raccolto 14 punti contro i 63 di Pierre Gasly. Un divario notevole, non solo per i punti incassati, ma nel rendimento generale, soprattutto in qualifica, tanto che i responsabili di Alpha Tauri e del gruppo Red Bull starebbero decidendo di puntare per il futuro su Yuki Tsunoda, il sorprendente giapponese che nel ruolo di rookie in F2 sta ottenendo risultati di grande qualità. Certo, ancora nulla è definito per il 2021, ma molte cose lasciano pensare che questa sarà la decisione finale. E intanto, mercoledì 4 novembre, Tsunoda sarà a Imola per provare la Toro Rosso 2018 per non avere limitazione nel chilometraggio.

Il pilota russo, sul circuito emiliano romagnolo ha cambiato passo. Sarà stato il filming day fatto mesi prima sul tracciato in riva al fiume Santerno, che ha dato un piccolissimo vantaggio al team di Faenza rispetto alla concorrenza, rimane il fatto che per la prima volta quest'anno, Kvyat ha centrato la Q3 risultando ottavo, poi ha disputato una corsa di tutto rispetto... fino alle battute conclusive. Perché nei giri finali, il suo Gran Premio è divenuto dir poco straordinario. Con Gasly ritiratosi nei primi giri per un problema di pressione acqua quando occupava la quinta posizione (quarto in qualifica), Kvyat si è preso il team faentino sulle spalle, proprio come aveva fatto nel 2019 ad Hockenheim, cogliendo il terzo posto in una corsa difficile e piovosa.

Daniil aveva viaggiato costantemente attorno alla ottava posizione e quando è entrata la safety-car per l’incidente occorso a Max Verstappen, si è ritrovato settimo. Chiamato ai box per montare le gomme soft e tentare un finale di gara tutto di attacco, Kvyat ci ha dato dentro di brutto alla ripartenza sfruttando al massimo la mescola tenera delle Pirelli, che evidentemente ha scaldato benissimo. Al via, non si è fatto sorprendere ed ha subito affiancato Sergio Perez davanti a lui (gomme soft), poi alla prima staccata del Tamburello ha pure infilato Alexander Albon (gomme dure). Due sorpassi in colpo solo praticamente, dopo di che si è avventato su Charles Leclerc (gomme dure).

Non c’era tempo da perdere perché dopo qualche chilometro anche i piloti con pneumatici hard, più difficili da mandare in temperatura, avrebbero preso il giusto ritmo. Kvyat ha raggiunto il pilota Ferrari e con una manovra pazzesca, all’esterno della Piratella (curva velocissima in discesa), ha lasciato di stucco il Principino. Una manovra di istinto perfetta, coraggiosa e rischiosa, ma perfettamente portata a termine.

Da settimo a quarto in mezzo giro, il capolavoro di Kvyat avrebbe trovato la sua magnificenza nel raggiungere e superare anche Daniel Ricciardo, terzo e di poco davanti a lui. Daniil ci ha provato, ma l’australiano è riuscito a mandare nella giusta temperatura le sue Pirelli hard e per l’Alpha Tauri il sogno del podio nella gara di casa (la sede del team è a 15 km dal circuito) è svanito. Ma la soddisfazione è stata comunque enorme per gli uomini diretti da Franz Tost, parte della miglior squadra italiana (per la sesta volta) al termine di un Gran Premio di F1.  
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