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3 Nov 2020 [12:39]

Bottas deludente a Imola?
No, bravo nonostante quel detrito

Jacopo Rubino - XPB Images

"È il solito Bottas". D'istinto, forse, lo abbiamo pensato in tanti, durante la gara di Imola. Incisivo in qualifica, in cui rivaleggia spesso con Lewis Hamilton, domenica il finlandese sembrava di nuovo soccombere alla superiorità del compagno di squadra, nonostante l'ottima partenza. In realtà, nel Gran Premio dell'Emilia Romagna, il finlandese ha dato vita a una prova di carattere, con una vettura dall'aerodinamica subito compromessa: magari non avrebbe vinto lo stesso, ma merita di essere ricordato.

Al giro 2, il pilota Mercedes ha raccolto un pezzo di carbonio perso dalla Ferrari di Sebastian Vettel alla Tosa, dove il tedesco si era toccato con Kevin Magnussen. Quel detrito si è incastrato nella fiancata sinistra della W11, alterando il carico in modo significativo, soprattutto nei curvoni veloci. Così tanto che i tecnici al muretto ipotizzavano un'anomalia dei sensori. "Abbiamo visto un grosso calo di prestazioni, di sette/otto decimi al giro. Non eravamo convinti davvero dai sensori, vedevamo Valtteri che spingeva siglando comunque buoni tempi", ha rivelato Andrew Shovlin, capo ingegnere di pista del team. "Non credevamo a quanto fosse grande il problema e a cosa fosse dovuto".

"Sentivo la macchina scivolare, e in alcune frenate era imprevedibile. A volte bloccavo le ruote, a volte si arrestava subito", ha spiegato il finnico. "Il carico non era costante, Max (Verstappen, ndr) mi stava mettendo addosso molta pressione ed è riuscito a superarmi perché sono dovuto andare oltre il limite per difendermi".

L'elemento "estraneo", da fuori, non era facilmente visibile: la parte colorata di rosso era rivolta contro la carrozzeria, quella in carbonio grezzo era verso l'esterno, ma mimetizzata nella livrea... nera. Solo al secondo pit-stop (sotto Virtual Safety Car) i meccanici hanno avuto modo di rimuovere il detrito. Shovlin ha inoltre sottolineato come, nel tentativo di schivare il pezzo, Valtteri abbia agito al meglio. "Passandoci sopra ha fatto la scelta giusta. Se lo avesse colpito con la gomma avrebbe provocato una foratura immediata". Ecco perché nel secondo stint Bottas era così in sofferenza, anche contro la Red Bull di Verstappen: senza il giusto carico, i pneumatici hard non entravano alla temperatura necessaria e non davano l'aderenza prevista.

Assumono quindi ancor più valore le parole di Hamilton, che alla tv olandese Ziggo ha voluto lodare il suo compagno di box. "Valtteri non riceve i riconoscimenti che merita, perché fa un lavoro fantastico ed è incredibilmente veloce. Credo sia più forte di tanti altri in griglia, e non solo nella guida, ma soprattutto a livello mentale e di approccio", ha sostenuto il britannico. "Essere piloti non significa solo pilotare, o allenarsi, ma anche far crescere le persone intorno a te. Lui in questo è bravissimo".
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