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13 Giu 2016 [16:58]

Il risveglio di Bottas

Antonio Caruccio – Photo 4

Il GP del Canada ha riportato in auge Valtteri Bottas. Surclassato dal compagno Felipe Massa nella prima parte di campionato che era arrivato a punti in tutte e cinque la gare precedenti, il finlandese si è riscattato in una sola domenica. Bottas con il Canada ha sempre avuto un grande feeling, fin da quando già nel 2013 ottenne, sotto la pioggia, la terza posizione in qualifica. Nel 2014 un’altra brillante prestazione in prova dove concluse quarto, sino ad arrivare in gara sul terzo gradino del podio nel 2015 e 2016. Due terzi posti che hanno tuttavia un valore molto diverso, perché se lo scorso anno la Williams era comunque la terza forza del mondiale a questo punto del campionato, nella stagione in corso la vettura inglese è finita sotto la lente di ingrandimento per una mancanza di prestazioni che ha fatto sprofondare Massa e Bottas a centro gruppo.

Da sempre in Williams, sin dai tempi in cui ad inizio millennio era legata alla BMW, il telaio delle FW è sempre stato estremamente semplice e rastremato nell’aerodinamica, con un basso carico che dava però modo al propulsore di svettare sugli altri. Non è un caso che ad esempio, nel 2001, con Ralf Schumacher e Juan Pablo Montoya, la Williams si aggiudicò le gare di Imola, Montreal, Hockenheim e Monza, tutti circuiti composti di lunghi rettilinei e grandi frenate. Ma torniamo all’attualità: sin dai test di Barcellona di inizio anno è parso chiaro che in Williams non avevano fatto grandi passi in avanti rispetto al 2015, ed in Canada sono riusciti non solo a sfruttare la potenza del propulsore Mercedes, ma anche la strategia delle gomme Pirelli.

Se tutti hanno notato quanto sia stato bravo Lewis Hamilton a gestire una strategia da una sola sosta passando dalla Ultrasoft alle Soft, va detto che Bottas ha fatto lo stesso, al ventitreesimo giro, una tornata prima del campione inglese. Valtteri ha poi fatto un grande lavoro con la mescola più dura, togliendosi prima dall’impiccio delle Red Bull di Daniel Ricciardo e Max Verstappen, costretti ad una sosta supplementare nel finale, come anche la foratura di Nico Rosberg gli ha dato una grande mano nel finale.

Un podio che mette Bottas in settima piazza nella generale, 44 punti contro i 37 di Massa che lo segue, mantenendo la Williams quarta con 81 punti, a distanza di sicurezza sia dalla Red Bull in terza piazza, che dalla Force India quinta. Ma non mancano i campanelli d’allarme nella squadra di Sir. Frank Williams, perché Massa si è ritirato per un problema alla power-unit, ma già i mal di pancia del brasiliano erano emersi dopo l’incidente delle Libere 1, quando un problema al DRS lo ha costretto al muro di curva 1 perdendo gran parte del lavoro. Al sabato poi una leggera polemica col team perché gli era stata montata un’ala posteriore più vecchia. Non c’è, purtroppo o per fortuna molto tempo per le polemiche, perché il Circus è già in viaggio per Baku dove, in Azerbaijan, si disputerà il GP d’Europa che manca in calendario dal 2012, a Valencia.
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