16 Dic 2011 [23:29]
Il ritorno di Hulkenberg
Massimo Costa
A 48 ore dalla notizia dell'appiedamento di due giovani piloti interessanti come Jaime Alguersuari e Sebastien Buemi, a nostro avviso ingiustamente messi alla porta dalla Toro Rosso, è arrivato il comunicato che aspettavamo, targato Force India. Il team di Vijay Mallya riporterà in F.1 uno dei più cristallini talenti del motorsport, Nico Hulkenberg. Campione F.3 Euro Series, campione A1 Grand Prix (anche se il suo nome non appare, la Germania ha vinto per merito suo), campione GP2 al primo colpo, da debuttante, pole con la Williams nel suo primo anno di F.1, Hulkenberg si era dovuto fare da parte alla fine del 2010 per far spazio ai milioni portati nel team di Grove da Pastor Maldonado, pur meritevole di trovare spazio in F.1.
Hulkenberg, gestito da Willy Weber, si era accontentato di recitare il ruolo di terzo pilota della Force India. Un anno quasi sabbatico, perché ha girato in numerose occasioni nel primo turno di prove libere dei Gran Premi. Ora la possibilità di rientrare da pilota ufficiale, come merita. E a fianco di un altro dei migliori giovani del motorsport europeo, Paul Di Resta, giustamente confermato dalla Force India. Questo però, significa che il bravo Adrian Sutil, protagonista di una stagione di notevole spessore, rischia di trovarsi senza volante. Ma la sua uscita dal team di Mallya era nota dopo un lungo rapporto con la struttura inglese, datato 2007, che prima si chiamava Spyker. Sutil potrebbe finire alla Williams al posto di Rubens Barrichello, glielo auguriamo, portando così le sue doti velocistiche e tutta la sua esperienza di 90 GP disputati.
È dunque una vigilia natalizia piena di sorprese e che vuole comunque cercare e dare spazio ai giovani talenti nonostante gli ingaggi di Pedro De La Rosa e il rientro di Kimi Raikkonen. Hulkenberg, ma anche Daniel Ricciardo, Jean-Eric Vergne, Charles Pic, Romain Grosjean, possono rappresentare il futuro del mondiale. E speriamo vivamente che Alguersuari, Buemi (e anche Bruno Senna) possano rimanere nell'ambito della F.1 in qualche maniera perché anche loro avevano in mano la biro per poter scrivere delle belle storie. Ma che il pasticcio del programma Junior Red Bull, con tanti giovani interessanti arrivati al vertice in una sorta di imbuto, ha per ora estromesso.