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18 Mag [18:16]

Imola - Gara
Il team Jota vince a 4' dalla fine!

Da Imola - Massimo Costa

Corsa piena di emozioni la seconda tappa stagionale della European Le Mans Series. La 4 Ore di Imola è stata vinta dalla Zytek-Nissan del team Jota condotta da Simon Dolan, Harry Tincknell e Filipe Albuquerque a 4'30" dal traguardo. Al comando vi era infatti Christian Klien (ex F.1), che con Gary Hirsch e Romain Brandela aveva condiviso la Morgan-Judd del team Newblood by Morand. Il team svizzero si apprestava a conquistare una vittoria che inizialmente non sembrava essere nelle proprie mire, poi coltivata e infine sempre più vicina quando al 125° giro, a meno di mezzora dal traguardo, Klien ha superato Dolan senza pietà, sul rettifilo di arrivo. Ma a una manciata di chilometri, la Morgan dell'ex Red Bull F.1 ha rallentato improvvisamente, salvo poi ripartire, ad andatura ridotta e poi fermarsi nuovamente per un problema tecnico.

Il generoso Simon Dolan, 44enne inglese, ha fatto il possibile guidando tantissimo perché per regolamento Filipe Albuquerque aveva solo 45' di pista in quanto della categoria Platinum e Harry Tincknell è un Gold. Se il portoghese, autore della pole, avesse potuto guidare per un maggior lasso di tempo, immaginiamo che il successo per il team Jota sarebbe stato meno sofferto. Ma tant'è. Tra i protagonisti mancati anche la Alpine-Nissan, al comando nella fase centrale della corsa, ma fuori gioco per un pit in più che ha rovinato l'ottimo lavoro svolto da Nelson Panciatici, Paul-Loup Chatin e Oliver Webb. Il terzo posto non li può soddisfare. "Peccato per una sosta anticipata che ha rovinato i piani", ha commentato Chatin.

Fuori gioco anche la Morgan-Nissan del Thiriet by TDS con Pierre Thiriet, Ludovic Badey e Tristan Gommendy. La vittoria non sembrava utopia, ma prima una foratura lenta poi la rottura di un disco freno, li hanno fatto precipitare al quinto posto. Secondi sono così arrivati Vincent Capillaire e Jan Charouz con la Oreca-Nissan del team Loeb. Per loro una corsa regolare, senza particolari acuti, ma che ha dato i suoi frutti. Meritava il podio anche il team Murphy che, per regolamento (i suoi compagni sono Platinum), ha tenuto in macchina per un paio di ore Rodolfo Gonzalez. Ma un problema al differenziale ha bloccato la loro corsa verso la metà e Nathanael Berthon e Karun Chandhok non sono neanche saliti in vettura. Gonzalez aveva anche rimediato un stop and go per un contatto con Brandela, il francese del team Morand.

Combattutissima la classe GTE che è andata all'ultimo giro, dopo un recupero mozzafiato, alla Ferrari SMP guidata come un "matto" da Andrea Bertolini. L'emiliano ha recuperato un distacco di 25" da Thomas Kemenater che aveva ricevuto la Ferrari Kessel da un altrettando indemoniato Matteo Cressoni, vincitore morale del weekend. Senza dubbio la safety-car entrata al giro 90 ha rovinato i piani a Cressoni e Kemenater, che tra l'altro hanno effettuato un solo cambio gomme. Bertolini, con i russi Viktor Shaitar e Sergey Zlobin ha compiuto un gran lavoro al pari di Daniel Zampieri, Daniel McKenzie e George Richardson, terzi con la Ferrari JMW. Primo posto per Laursen-Mac-A.Piccini su Ferrari AF Corse nella classe GTC dopo un lungo confronto con la Ferrari 458 SMP di Beretta-Markozov-A.Ladygin e K.Ladygin-Basov-Persiani, con quest'ultimo che era anche riuscito a portarsi al comando della classe.

Domenica 18 maggio 2014, gara

1 - Dolan-Tincknell-Albuquerque (Zytek Z11SN-Nissan) - Jota - 139 giri 4.00’04”690
2 - Capillaire-Charouz (Oreca 03-Nissan) - Loeb - 28”869
3 - Chatin-Panciatici-Webb (Alpine A450-Nissan) - Signatech - 42”679
4 - KimberSmith-McMurry (Zytek Z11SN-Nissan) - Greaves - 1 giro
5 - Thiriet-Badey-Gommendy (Morgan-Nissan) - Thiriet by TDS - 2 giri
6 - Schell-Leutwiler-Coleman (Morgan-Nissan) - Pegasus - 2 giri
7 - Bertolini-Shaitar-Zlobin (Ferrari 458) - SMP - 1° GTE - 5 giri
8 - Kemenater-Cressoni (Ferrari 458) - Kessel - 5 giri
9 - McKenzie-Richardson-Zampieri (Ferrari 458) - JMW - 5 giri
10 - Talkanitsa-Talkanitsa-Kaffer (Ferrari 458) - AT - 6 giri
11 - Barthez-Pons-Ayari (Ferrari 458) - Sofrev ASP - 6 giri
12 - Cameron-Griffin-Venturi (Ferrari 458) - AF Corse - 7 giri
13 - Narac-Armindo-Halliday (Porsche 911) -Imsa - 7 giri
14 - Laursen-Mac-Piccini (Ferrari 458 GT3) - 1° GTC - Formula Racing - 7 giri
15 - Beretta-Markozov-Ladygin (Ferrari 458 GT3) - SMP - 7 giri
16 - Ladygin-Basov-Persiani (Ferrari 458 GT3) - SMP - 7 giri
17 - Wainwright-Carroll-Barker (Porsche 911) - Gulf - 7 giri
18 - Frey-Mailleux (Oreca 03-Judd) - Race Performance - 7 giri
19 - Goethe-Hall-Brown (Aston Martin Vantage) - Gulf - 8 giri
20 - Perrodo-Crubilè-Collard (Porsche 997 GT3) - Crubilè - 9 giri
21 - Gonzalez-Ajlani-Brundle (McLaren MP4-12C GT3) - ART - 10 giri
22 - Maris-Merlin-Helary (Porsche 911 GT3) - Imsa - 10 giri
23 - Flohr-Castellacci (Ferrari 458 GT3) - AF Corse - 10 giri
24 - Bourret-Gibon-Belloc (Ferrari 458 GT3) - Sofrev ASP - 10 giri
25 - Rasmussen-Melnikov (Ferrari 458 GT3) - AF Corse - 10 giri
26 - Korjus-Demoustier-Goudy (McLaren MP4-12C GT3) - ART - 11 giri
27 - Machitski-Sardarov-Cocker (BMW Z4 GT3) - Barwell - 11 giri
28 - Rotenberg-Salo-Mediani (Ferrari 458 GT3) - SMP - 12 giri
29 - Perera-Lasserre-Dermont (Porsche 997 GT3) - Almeras - 12 giri
30 - De Leener-Sbirrazzuoli (Ferrari 458 GT3) - AF Corse - 13 giri
31 - Mallegol-Blank-Bachelier (Ferrari 458 GT3) - AF Corse - 13 giri
32 - Mann-Casè-Giammaria (Ferrari 458) - AF Corse - 15 giri

Giro più veloce: Filipe Albuquerque 1‘36”144

Ritirati
136° giro - Klien-Hirsch-Brandela
118° giro - Van Splunteren-Vannelet-Soulet
99° giro - Broniszewski-G.Piccini
80° giro - Gonzalez-Chandhok-Berthon
66° giro - Perazzini-Cioci-Lyons