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25 Apr 2004 [17:04]

Imola, la gara: per Schumacher un poker regale,
per Button e la Bar una conferma importante

Uno Schumacher feroce e “chirurgico” ha vinto il GP di San Marino ad Imola, completando un poker sconfortante per gli avversari: 4 vittorie nelle prime 4 gare e primo posto a punteggio pieno nella classifica del Mondiale piloti, mentre in quella Costruttori la Ferrari conduce con quasi il doppio dei punti rispetto alla Renault. Ancora una volta ha impressionato la capacità del tedesco di costruire con freddezza e abilità il successo, prima conquistando il vantaggio su Button nel gioco dei pit-stop, poi incrementandolo con giri veloci fuori dalla portata degli avversari, infine amministrandolo con saggezza. Per Schumi è la 74esima vittoria in carriera, la 171esima per la Ferrari. Buona giornata per le Renault, con Alonso corsaro e Trulli non brillante nei pit-stop ma capace di resistere al solito Barrichello versione vorrei-ma-non-posso, e la conferma che con Button (ora terzo in classifica ad un solo punto da Barrichello) e Sato, fermato dal motore quando era settimo, la Bar può aspirare a diventare stabilmente la terza forza del campionato. La Williams si difende con le unghie e applaude il terzo posto di Montoya, mentre la McLaren ha finito la gara con entrambe le monoposto. E anche questa, nell’annata finora nera della scuderia di Ron Dennis, è una notizia. Granelli di ottimismo sono poi arrivati per Raikkonen, grande deluso del sabato, ottavo e a punti dopo la rincorsa da fondo schieramento (ma doppiato da Schumacher). Bene infine Fisichella, che come il finlandese partiva dalla coda – contando come Kimi su due soli pi-stop, contro i tre effettuati dal resto dei concorrenti – e ha concluso nono, mentre guai tecnici hanno costretto al ritiro Pantano e Bruni.

La cronaca

La lotta per il primo posto è durata poco più di 8 giri. Alla partenza il poleman Button, con il serbatoio scarico, è scattato bene sulla sua Bar, mentre alla prima curva Montoya ha affiancato all’esterno Michael Schumacher, finendo anche sull’erba dopo un breve contatto, e dovendo poi rintuzzare l’attacco a sua volta portato da Ralf Schumacher. Il tutto mentre Coulthard a metà schieramento usciva brevemente fuoripista, perdendo però l’alettone ed essendo così costretto a una sosta fuori programma ai box. Button rientrava ai box all’ottavo giro e tornava in pista da sesto dopo un pit durato 9’7. Schumi si ritrovava primo e, come suo solito, spingeva come un forsennato per due giri, rientrando a sua volta i box al decimo giro e riprendendo poi la via della pista, dopo un pit-stop lungo 7’8, da leader della corsa. E da lì il tedesco non si è più mosso, aumentando anzi il suo vantaggio giro dopo giro. Lo spettacolo, alle spalle del duo di testa, lo hanno così dato, a turno, Montoya, Trulli, Ralf Schumacher, Barrichello e Alonso. Al 12°giro Trulli ha effettuato il primo dei suoi tre pit stop, rientrando in pista davanti a Ralf e ritrovandosi prima in bagarre con Barrichello, poi per qualche giro impegnato in una vana rincorsa alla Williams-Bmw di Montoya. Al 19° giro Schumi aveva già 14’ di vantaggio su Button, oltre 26 su Montoya. Registrati i ritiri di Pantano – finito lungo al 7° giro alle acque Minerali per via di un problema idraulico – e di Bruni – ritiratosi ai box per un problema ai freni nel corso del 25°giro, la gara si è accesa alla 31esima tornata, quando all’uscita dal pit-stop Trulli si è fatto passare sul rettilineo da Ralf Schumacher. Il secondo pit-stop, anticipato rispetto al previsto, non ha consentito a Barrichello di superare a sua volta Trulli, mentre il capolavoro lo ha compiuto Alonso a 14 giri dal termine, in collaborazione con il box Renault. Il pilota spagnolo dopo aver spinto mentre i suoi diretti avversari rientravano ai box per il rifornimento, ha infatti eseguito un pit molto breve (6’) guadagnando ben due posizioni e ritrovandosi quinto, davanti a Trulli e Barrichello, al momento di rientrare in pista. Due giri dopo Alonso ha poi attaccato con grande decisione Ralf Schumacher all’interno della Tosa: il contatto fra la Renault e la Williams è stato inevitabile, e Ralf si è girato, recuperando poi rabbiosamente la pista in settima posizione. La manovra è stata peraltro messa sotto esame dei commissari di gara, mentre la corsa negli ultimi giri, con Schumacher e Button ormai saldamente in prima e seconda pozione ma separati da oltre venti secondi, ha vissuto del doppio duello ravvicinato fra Alonso, che incalzava Montoya, e Barrichello che tallonava a mezzo secondo Trulli. Alla fine grande gioia per Schumi, sodisfazione per Button e Alonso, un po’ di polemica di Montoya (per il contatto con Schumacher alla partenza). Ritirati per problemi al motore anche Sato – quando era in settima posizione – ed Heidfeld, mentre un guaio tecnico ha costretto all’uscita anche Da Matta, che per non aver rispettato le bandiere blu sul doppiaggio di Schuamcher si era beccato anche un drive-trough.

L’ordine di arrivo, domenica 25 aprile 2004-04-25

1- Michael Schumacher (Ferrari F2004) 62 giri in 1.26’19”670
2 -Jenson Button (Bar 006-Honda) - a 9”702
3 -Juan Pablo Montoya (Williams FW26-Bmw) - a 21”617
4 -Fernando Alonso (Renault R24) - a 23”665
5 -Jarno Trulli (Renault R24) - a 36”216
6 - Rubens Barrichello (Ferrari F2004) - a 36”683
7- Ralf Schumacher (Williams FW26-Bmw) - a 55”730
8 - Kimi Raikkonen (McLaren FW26-Bmw) - a 1 giro
9 - Giancarlo Fisichella (Sauber C23-Ferrari) - a 1 giro
10 - Felipe Massa (Sauber C23-Ferrari) - a 1 giro
11 - Olivier Panis (Toyota TF104) - a 1 giro
12 - David Coulthard (McLaren FW26-Bmw) - a 1 giro
13 - Mark Webber (Jaguar R5-Cosworth) - a 1 giro
14 - Christian Klien (Jaguar R5-Cosworth) - a 2 giri
15 - Zolt Baumgartner (Minardi PS04-Cosworth) - a 4 giri

Non arrivati: Takuma Sato, Nick Heidfeld, Cristiano Da Matta, Gianmaria Bruni, Giorgio Pantano.

Il campionato piloti

1. M.Schumacher punti 40; 2.Barrichello 24; 3.Button 23; 4.Montoya 18; 5.Alonso 16; 6.Trulli 15; 7.R.Schumacher 9; 8.Coulthard e Sato 4; 10. Raikkonen, Massa e Webber 1.

Il campionato costruttori

1.Ferrari punti 64; 2.Renault 31; 3. Williams-Bmw e Bar-Honda 27; 5. McLaren-Mercedes 5; 6. Sauber-Ferrari e Jaguar-Cosworth 1
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