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7 Feb 2020 [17:10]

Incidente Hubert, termina l'indagine:
per la FIA "una sequenza di eventi"

Jacopo Rubino

"Una catena di eventi", che purtroppo ha portato all'esito peggiore. Questo è il responso dell'indagine effettuata dalla FIA sul tragico incidente che lo scorso 31 agosto è costato la vita ad Anthoine Hubert, in gara 1 della Formula 2 a Spa-Francorchamps. È però fondamentale sottolineare come nessuno dei piloti coinvolti sia ritenuto responsabile in modo diretto, e tutte le figure operative abbiano agito nella maniera idonea.

Lo sfortunato pilota francese ha sofferto un impatto di forza inaudita, con un picco fra i 65,1 e gli 81,8 G, quando gli è piombata addosso la vettura di Juan Manuel Correa che viaggiava a 281 chilometri orari. "La dinamica del'impatto auto contro auto, in termini di velocità e traiettoria (l'angolo era di 86 gradi, ndr), aveva un livello di energia così elevato da tradursi in un trauma fatale ad Anthoine Hubert e in lesioni molto serie per Juan Manuel Correa", si legge nel resoconto reso adesso pubblico dalla Federazione. I risultati sono stati frutto delle analisi sugli elementi fisici, sul materiale video e sulle testimonianze raccolte.

Tutto è cominciato quando al giro 2 Giuliano Alesi ha urtato una barriera in uscita dall'Eau Rouge, episodio dovuto "con ragionevole probabilità" a una foratura della gomma posteriore destra. Ralph Boschung e lo stesso Hubert si sono spostati per evitare di colpire la macchina della Trident, ma sono entrati a loro volta in contatto a oltre 260 orari. Lo svizzero aveva rallentato in modo più brusco rispetto a Hubert, che ha perso l'ala anteriore e ha sbattuto al Raidillon a 216 km/h rimbalzando in piena traiettoria con una decelerazione di 33,7 G. Ad appena 1"8 dal contatto di Alesi con le barriere, sono state sventolate le bandiere gialle. Dopo un altro secondo e mezzo la macchina di Correa ha colpito i detriti di Alesi, e senza controllo ha travolto quella dello povero Hubert. L'intera sequenza ha avuto una durata di 14,6 secondi.

"Non ci sono prove che uno dei piloti non abbia reagito in modo appropriato, in risposta al segnale di bandiera gialla o alle circostanze in pista", si legge. E lo stesso vale per la direzione gara e i commissari di percorso, la cui risposta è stata definita "pronta e corretta". Lo staff medico è sopraggiunto sulla scena dopo 54 secondi dall'esposizione della bandiera rossa, la prima squadra di estricazione entro 2 minuti dall'incidente.
TRIDENTPREMACampos RacingDALLARARS RacingMATTEUCCI