25 Mag 2008 [23:25]
Indianapolis, gara: Scott Dixon conquista il primo sigillo
Si trasforma in vittoria la pole position di Scott Dixon nella 92esima Indy 500. Il pilota neozelandese ha centrato un meritatissimo primo successo nella maratona dell'Indiana mantenendo un ritmo costante e privo di errori per la quasi totalità dei 200 giri. Dopo aver visto i rivali della fase iniziale, Dan Wheldon e Tony Kanaan, soccombere agli avvenimenti della corsa, Dixon ha resistito al ritorno di Vitor Meira grazie all'abilità nella gestione dei doppiati.
Il brasiliano, che aveva addirittura conquistato la leadership prima dell'ultimo pit con un sorpasso ai limiti della fisica, ha chiuso ancora una volta secondo, davanti a Marco Andretti ed Helio Castroneves. Numerosi i contatti con le protezioni ed i problemi tecnici. Ad aprire il conto degli incidenti era stato Graham Rahal, tradito da una turbolenza, seguito, allo stesso modo, da Marty Roth e Jaime Camara, con un detrito perso dalla vettura del quarantanovenne canadese andato a danneggiare l'ala anteriore di Castroneves.
Poco dopo metà corsa il contatto con il muro di Tony Kanaan, tagliato dal flusso d'aria di Marco Andretti, autore di un attacco decisamente poco amichevole. Dal brasiliano, poi incolpevolmente centrato da Sarah Fisher, parole di fuoco per il giovane compagno tante volte aiutato in passato. Altra toccata contornata da grande disappunto, quella in pit-lane tra Ryan Briscoe e Danica Patrick con l'australiano che, nell'evitare Wheldon, perde il posteriore e centra la vincitrice di Motegi, che nulla può per evitare l'impatto.
Contatti contro le barriere anche per Justin Wilson e Jeff Simmons. Mentre per il britannico si è trattato di un errore, ammesso in diretta TV, lo statunitense è rimasto vittima di un cedimento tecnico. Da rimarcare anche i guasti occorsi a Tomas Scheckter (semiasse), che aveva costantemente occupato le prime posizioni, e Dan Wheldon, in testa per parte della fase iniziale. Qualche spavento di troppo per Alex Lloyd, rimbalzato in corsia box dopo una toccata in curva 4, e per Anthony Foyt, finito (ancora) a fuoco.
Da sottolineare la brillante prova di Ed Carpenter, quinto, in grado di battagliare con i team di riferimento della categoria, oltre a quella di Ryan Hunter-Reay ed Hideki Mutoh. A catturare la leadership tra gli ex team e piloti Champcar sono stati Oriol Servia del KV Racing.
Marco Cortesi
L'ordine di arrivo della 92esima Indy 500
1 - Scott Dixon - Ganassi - 200 laps
2 - Vitor Meira - Panther - 1.7498
3 - Marco Andretti - Andretti Green - 2.3127
4 - Helio Castroneves - Penske - 6.2619
5 - Ed Carpenter - Vision - 6.5505
6 - Ryan Hunter-Reay - Rahal Letterman - 6.9894
7 - Hideki Mutoh - Andretti Green - 7.8768
8 - Buddy Rice - D&R - 8.8798
9 - Darren Manning - Foyt - 9.2019
10 - Townsend Bell - D&R - 9.4567
11 - Oriol Servia - KV - 22.4966
12 - Dan Wheldon - Ganassi - 30.7090
13 - Will Power - KV - 31.6666
14 - Davey Hamilton - Vision - 32.0084
15 - Enrique Bernoldi - Conquest - 32.1075
16 - John Andretti - Roth - 1 lap
17 - Buddy Lazier - Hemelgarn - 5 laps
18 - Mario Moraes - Dale Coyne - 6 laps
19 - Milka Duno - D&R - 15 laps
20 - Bruno Junqueira - Dale Coyne - 16 laps
21 - AJ Foyt IV - Vision - 20 laps
22 - Danica Patrick - Andretti Green - 29 laps
23 - Ryan Briscoe - Penske - 29 laps
24 - Tomas Scheckter - Luczo Dragon - 44 laps
25 - Alex Lloyd - Rahal Letterman/Ganassi - 49 laps
26 - EJ Viso - HVM - 61 laps
27 - Justin Wilson - NHL - 68 laps
28 - Jeff Simmons - Foyt - 88 laps
29 - Tony Kanaan - Andretti Green - 95 laps
30 - Sarah Fisher - Sarah Fisher - 97 laps
31 - Jaime Camara - Conquest - 121 laps
32 - Marty Roth - Roth - 141 laps
33 - Graham Rahal - NHL - 164 laps