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30 Mag 2004 [23:02]

Indianapolis: la pioggia ferma tutto

Una ventina di giri a manetta, in apnea, come sempre accade nella più importante gara dell’anno negli Stati Uniti, sotto lo sguardo eccitato di decine e decine di migliaia di fan e l’occhio poco amichevole di nuvoloni vogliosi di scaricare acqua. E’ andata avanti così, per una ventina di minuti, la 88° edizione della 500 Miglia poi la direzione gara che con un occhio osservava le 33 monoposto e con l’altro studiava il movimento del vento, al 21° giro ha acceso le luci gialle: pioggia. Prima fine, delicata, poi violenta, da far scappare il pubblico e portare i piloti nella pit-lane al 28° passaggio. Fine della trasmissione? Per più di 60’ pareva di sì. Poi l’acqua ha cessato di cadere, la pista si è via via asciugata. In quei pochi giri c’era stato il tempo per assistere al botto di Anthony Foyt alla curva uno, il nipote del mito AJ, che dallo zio proprio non vuole imparare nulla. E il vecchio AJ si è sfogato in TV contro il discolo: “Non ha voluto ascoltare i nostri consigli, spero che gli servirà per il futuro”. Al via il poleman Rice non si era lasciato sorprendere ed ha condotto con sicurezza fino all’incidente sopra citato arrivando ad accumulare un vantaggio su Franchitti di 3”308. Con le luci gialle accese tutti si sono precipitati al box per anticipare il rifornimento, e Rice ha perso tre posizioni ritrovandosi dietro a Wheldon, Castroneves e Kanaan. Poi, la pioggia. Gordon, che nel tardo pomeriggio era atteso a Charlotte per la gara Nascar, ha salutato la compagnia: “Spero che continui a piovere così domani (lunedì) potrò finire la 500 Miglia”. Intanto Jacques Lazier si scaldava. Se la corsa ripartiva, lui lo avrebbe sostituito. Follie targate USA. Chi recriminava era anche Ray. Aveva rischiato di non essere al via della corsa per essersi ritrovato senza sponsor alla vigilia delle qualifiche. Con uno sforzo economico il team Access non ha voluto rinunciare a Indy, ma al 23° giro Ray ha imboccato la corsia box: problemi meccanici. La situazione di gara quando è stata esposta la bandiera rossa era la seguente: Wheldon, Castroneves, Kanaan, Rice, Hornish, Matsuura, Fernandez, Herta, Scheckter, Meira, Dixon, Franchitti, Junqueira, Barron, Manning, Gordon, Unser, Carpenter, Taylor, Takagi, Simmons, Yasukawa, Sharp, Giaffone, Hearn, Buddy Lazier, Jones, Fisher, Larry Foyt, McGehee e Roth.
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