11 Mar 2008 [17:28]
Intervista a Frank Williams
Quest'anno diventerà il più longevo costruttore in F.1, celebrando le 600 gare. Cosa l'ha motivata negli ultimi 38 anni e cosa continua a spingerla ad essere sempre presente nel mondiale?
"E' molto facile essere attratti dalla Formula 1. Una volta che ci sei dentro, non puoi uscirne. E quasi una dipendenza, ma una di quelle gradevoli..."
Cosa l'ha portata in questo sport, vista l'assenza di connessioni con l'automobilismo nella sua infanzia?
"Quando ero molto giovane, le macchine erano poche e molto lontane da me, ma le ho sempre amate. Ero affascinato dalla loro velocità e dalla loro tecnicità, sono stato catturato sin dalla prima volta che ne ho vista una".
La F.1 è cambiata molto durante la sua esperienza, qual è stata l'innovazione più importante?
"Indubbiamente la sicurezza. E le innovazioni che abbiamo visto durante questi anni sono per la maggior parte da riconoscere a Max Mosley ed alla FIA".
La sua relazione con Patrick Head è una delle più durature del paddock; qual è stata la chiave di questo felice rapporto?
"Gli obiettivi comuni. Abbiamo anche la capacità di comprendere quali sono i punti forti dell'altro, in modo da evitare di pestarci i piedi".
La Williams ha un record in termini di fedeltà dei propri dipendenti, e molti lavorano con voi dall'inizio. Cosa incoraggia le persone a lavorare in Williams così a lungo?
"E' ovviamente utile essere in squadra da tempo. Tendiamo ad attrarre persone che amano quello che fanno, e che vogliono vincere. L'atmosfera è certamente di grande disciplina, ma con un tocco di leggerezza che aiuta".
Williams è uno dei due team indipendenti rimasti nel mondiale. Quanta pressione deriva da ciò? Si vede ancora come una forza nel paddock per i prossimi 10 anni?
"Far tornare i conti è il più grande problema che devo affrontare col nostro CEO Adam, ma abbiamo un ottimo dipartimento marketing, con gente che si rimbocca le maniche per tutto l'anno. I buoni risultati aiutano sempre, ma anche quando si ha una buona annata, ci dobbiamo sistemare anche per gli anni successivi. Non siamo stati quello che chiamerei una forza negli ultimi anni, ma spero che potremo essere onesti ed abili contendenti continuando a fare quello che ci piace per soddisfare anche i nostri fans"
Williams non vince un campionato da 10 anni, è possibile pensare di trovarsi ad una svolta?
"Dieci anni è un periodo miserabilmente lungo, e sia io che Patrick rabbrividiamo ogni volta che ci pensiamo. Ma la vita è dura, e nessuno ha detto che debba essere facile, devi solo restare in piedi e lavorare forte per tornare al top. Sarò in grado di parlare di svolta solo quando la stagione sarà partita.
Si parla di un possibile ruolo da terzo incomodo per Williams, dietro Ferrari e McLaren. Si sente ottimista riguardo ad una previsione del genere?
"Personalmente no, nemmeno minimamente, non sono d'accordo con ciò che la stampa ha riportato. I nostri rivali, e ce ne sono molti, sono almeno al nostro pari. La Formula 1 non è e non sarà mai facile. Dire che navigheremo come terza forza nelle prime tre gare è un castello in aria, e se ce la faremo, sarà di pochissimo...