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8 Giu [14:34]

Intervista a Giorgio Sanna
"Bilancio positivo per Lamborghini"

Luca Basso

La stagione 2023 è un anno “di transizione” per Lamborghini Squadra Corse: il debutto della nuova Huracán GT3 EVO2 nelle competizioni GT, lo sviluppo ancora top-secret della nuova LMDh per il FIA World Endurance Championship e l’IMSA WeatherTech Championship, la partnership con nuovi team come Iron Lynx, SSR Performance e ABT Sportsline, oltre alla fornitura di pneumatici da parte di Hankook per il Super Trofeo.

Proprio in occasione della tappa d’apertura del monomarca europeo a Le Castellet, inserita nel contesto della gara endurance del Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Giorgio Sanna, responsabile di Lamborghini Squadra Corse, sulle novità e sul futuro del programma della Casa di Sant’Agata Bolognese.

Partiamo con primo bilancio di stagione della Lamborghini Huracán GT3 EVO2: alla 24 Ore di Daytona ha sofferto per il Balance of Performance, per poi riprendersi ala 3 Ore di Monza con un podio e vincere una gara nel DTM. Invece, a Le Castellet non è andata troppo bene. Ci puoi dare una chiave di lettura di cosa va e non?

“Sicuramente è stata una prima parte di stagione con degli alti e bassi, legati a una serie di circostanze. Il BoP ha pesantemente condizionato, ma anche questo fa parte del gioco perché l’auto è nuova e con una serie di complessità che portano, senz’altro, a dei vantaggi a livello di guidabilità ma che, allo stesso tempo, impone ai promoter di rivedere gli schemi della Huracán degli ultimi cinque anni. Essere partiti con un BoP conservativo a Daytona e Sebring, dove abbiamo comunque ottenuto due quarti posti con due gare eccezionali, e arrivare a uno più delineato alle potenzialità della macchina, ci ha permesso di ottenere un podio nel GTWC Europe a Monza.

"Al Paul Ricard, onestamente, avevamo le carte in regola per lottare di nuovo per il podio, ma abbiamo avuto problemi con gli pneumatici sulla numero 63 di Iron Lynx che, di fatto, hanno portato a una delaminazione dello stesso, compromettendo la gara. Invece, sulle altre macchine, sono state fatte delle scelte sulle pastiglie freno che non hanno pagato, a differenza di altre che non hanno avuto problemi.”

“La macchina è nuova per tutti, richiede un certo periodo di assestamento per tutte le parti coinvolte, per capirla e sfruttarla al meglio. Detto questo, siamo arrivati al giro di boa della stagione, ma aspetto di arrivare a luglio per tracciare un primo bilancio. Se devo farlo oggi è parzialmente positivo, perché comunque la macchina ha dimostrato in determinati circuiti e gare di essere vincente. Si tratta solo di mettere a punto il tutto. Anche alla 24 Ore del Nurburgring abbiamo avuto problemi inaspettati con gli pneumatici, che ci hanno fortemente condizionato ad inizio gara. Ma guardo il bicchiere mezzo pieno perché l’auto è stata molto performante e guidabile, e ABT Sportsline ha fatto un buon lavoro. Confidiamo che l’anno prossimo si possa capitalizzare tutta l’esperienza fatta quest’anno.”

“È chiaro che la Huracán è una macchina che, a livello di progetto, ha la sua età. Il nostro obiettivo era quello di fare un ultimo sviluppo attraverso la EVO2, alzando l’asticella di un paio di gradini per poter arrivare con la giusta competitività fino al 2025. Aumentare la complessità del progetto implica anche un periodo di rodaggio. L’impianto frenante è stato completamente ridisegnato, così come tutta l’aerodinamica. I piloti sono contenti, ma ribadisco, nelle prove d’esame più importanti, la macchina ha ben dimostrato di esserci.”

Secondo te, alla 24 Ore di Spa è possibile di nuovo lottare per il podio?

“Sì, onestamente il BoP in Francia è stato corretto per le Lamborghini, le macchine sono state competitive. Bisogna partire più avanti in griglia, ma sappiamo che in un contesto di 24 ore l’affidabilità e l’assenza di errori da parte di piloti e team sono fondamentali. Anche in tal senso sono contento del lavoro che ha fatto Iron Lynx nei pit-stop, così come di K-PAX, GRT e Barwell.”



Tu che sei stato pilota, in vista di Spa-Francorchamps come la vedi la nuova regola del “wave-by” [che permette a coloro che, in regime di safety-car, si trovano davanti al leader della gara di poter recuperare un giro, ndr]?

“Sono favorevole a tutto quello che migliora lo spettacolo, a mantenere la gara più possibile aperta fino alla fine, e in questo gli americani dettano legge. Oggi, grazie allo sviluppo della tecnologia e delle performance, le gare da 24 ore sono diventate sprint. È molto bello, difficile vedere una macchina fermarsi, ma è anche brutto vedere a metà gara i contendenti alla vittoria già delineati. Infine lo sport è anche spettacolo.”

Come vi state trovando con Iron Lynx? E cosa significa avere un programma come quello Iron Dames?

“Ci stiamo trovando estremamente bene perché c’è un rapporto di collaborazione, di visione, di strategia e di obiettivi a livello sportivo importante. Spetta a noi mettere in condizioni la squadra di lavorare al meglio con il l miglior prodotto possibile ed è quello che ci impegnano a fare tutti i fine settimana. Sia in ambito GT sia in proiezione LMDh confido molto sul fatto di avere trovato una struttura estremamente professionale che ha la nostra stessa visione a livello di programmazione. Per quanto concerne le Iron Dames, siamo orgogliosi di avere un programma interamente femminile al nostro interno e siamo consapevoli che quest’anno stanno facendo una stagione di apprendistato sulla Huracán GT3, che le vedrà poi impegnate in futuro in campionati GT3 importanti.”

Parlando proprio del FIA WEC e il passaggio dalle LMGTE alle GT3, come state imbastendo il programma?

“Ci vedrà sicuramente coinvolti con Iron Lynx, ma avremo tempo nei prossimi mesi di annunciare quelli che saranno i programmi, le macchine schierate e i piloti. Di certo, daremo un massimo supporto al programma Iron Dames perché crediamo fermamente in questo progetto, nell’inclusione femminile nel motorsport che non comporta solo le donne pilota: Lamborghini Squadra Corse ha oltre il 40% del personale femminile e, anche in questo caso, siamo molto allineati.”

Dal punto di vista delle iscrizioni, ACO ha comunicato che l’anno prossimo sarà concessa la priorità in GT ai costruttori attivi nella classe Hypercar. In quel caso potete iscrivere anche una macchina con altro team?

“Sì, non è ancora stato reso noto in via ufficiale. Sappiamo già che i posti disponibili sono limitatissimi e mi aspetto due macchine per costruttore. Se c’è la possibilità di portarne di più ben venga, anche perché abbiamo ricevuto diverse richieste. Aspetto notizie ufficiali per definire una strategia ben definitiva. Detto questo, esiste anche l’European Le Mans Series, il GTWC Europe e l’IMSA.”

C’è anche la possibilità di vedere un ampiamento del programma per quanto riguarda il DTM e la 24 Ore del Nürburgring?

“Ci piacerebbe, il mercato tedesco è molto importante e siamo estremamente soddisfatti come SSR Performance ha iniziato a lavorare con Lamborghini, i risultati direi che parlano da soli. C’è La volontà di estendere la presenza di Lamborghini nel DTM, tenendo presente che abbiamo anche GRT. Chiaro che il DTM è un campionato estremamente professionale, costoso e impegnativo sotto tutti i punti di vista, dobbiamo darci delle priorità e nei prossimi mesi lavoreremo sulla strategia da attuare. Anche la 24 Ore del Nürburgring rientra nei nostri interessi, ci piacerebbe avere due o tre macchine di riferimento.”



Invece, come avete preso la decisione del DTM di fondersi con il GT Masters, quindi sotto un unico campionato GT in Germania?

“L’ADAC ha fatto sempre un ottimo lavoro, il GT Masters è considerato come uno dei campionati più difficili e di successo nel formato sprint. Il DTM, sotto la gestione dell’ADAC, non è altro che un GT Masters all’ennesima potenza. Sono rimasto favorevolmente impressionato dal primo weekend perché ho visto il pubblico del DTM associato ad un’organizzazione che ben si sposa con la categoria GT3. Fondamentale per i costruttori è che il BoP sposi la stessa filosofia del GTWC Europe o degli altri campionati SRO. Usiamo tutti le stesse gomme, gli stessi parametri di performance. Non lo vediamo come un campionato con una gestione o un’evoluzione della macchina a sé stante. Spero accada anche nel FIA WEC: l’IMSA ha già fatto e direi con successo, auspico che ACO vada nella stessa direzione.”

Però ci sono le Goodyear nel WEC...


"Questa è una bella novità, noi siamo disponibili a lavorare con Goodyear. Ben venga, l’importante è che ci sia il regime di monogomma."

Che ne pensi dei nuovi piloti? Romain Grosjean ha già fatto un paio di gare, Daniil Kvyat non è ancora previsto in GT3…

"Per quanto riguarda Daniil e Romain, sono stati presi principalmente per il progetto LMDh. Grazie a Prema, Daniil ha l’opportunità di fare un’esperienza importante insieme a Mirko Bortolotti e Andrea Caldarelli. Con Romain, abbiamo accettato con entusiasmo l’idea di iniziare a correre insieme, più che altro per dargli l’opportunità di entrare nel clima della famiglia Lamborghini. La sua priorità saranno i test di sviluppo della LMDh in proiezione al 2024, poi valuteremo se ci sarà l’opportunità di fare un’altra gara in GT3 visto anche il suo impegno in IndyCar Series. Sono contento anche di Jordan Pepper, ovviamente pilota conosciuto da Lamborghini, ma all’esordio con il nostro team ufficiale. Sta andando bene e sicuramente sarà importante per i prossimi anni nel programma GT. Sono soddisfatto delle prime prove di Leonardo Pulcini, che è stato influenzato da risultati ed episodi esterni che non dipendono da lui, ma la qualifica che ha fatto a Monza e le prestazioni che sta dimostrando nei test sono sicuramente di rilievo.”

Com’è nata la possibilità di avere Kvyat e Grosjean in Lamborghini?

“È nata in modo naturale, ci siamo cercati a vicenda. Da parte nostra c’era la volontà di trovare piloti che avessero anche un’esperienza importante, in particolar modo la Formula 1 dove si sviluppa un know-how di alto livello, e che ci potessero aiutare a sviluppare una macchina completamente nuova e con una tecnologia ibrida. Il destino ha voluto che ci siamo trovati. Sono due ragazzi che mi hanno impressionato per l’umiltà e per la grandissima motivazione. Parliamo di piloti con molte stagioni di F1 alle spalle che, nonostante tutto, dimostrano la motivazione di un sedicenne. Questo per me è fondamentale perché vogliamo piloti pronti a scrivere un nuovo capitolo di Lamborghini, e loro in questo ne sono consapevoli.”



In ottica LMDh c’è l’idea di prendere qualcun altro ed eventualmente di dividere gli equipaggi FIA WEC e IMSA?

“Sì, senz’altro gli equipaggi verranno comunicati a fine stagione. Avremo tre piloti impegnati solo nel FIA WEC e altrettanti nell’IMSA. Ne mancano due all’appello.”

Grande partenza con il Lamborghini Super Trofeo in Nord America, così come in Europa e in Asia…

“Griglia record per quanto riguarda la prima gara stagionale, in passato siamo arrivati a cinquanta auto, ma solo nel corso del campionato. Siamo molto contenti perché abbiamo 48 macchine in Europa, 35 in America e 20 in Asia, quest’ultima dopo tre anni di pandemia. Sono risultati importanti che ci stanno premiando del lavoro svolto negli ultimi anni. L’introduzione delle gomme Hankook è positiva, in Asia abbiamo visto delle prestazioni importanti, in America altrettanto. Abbiamo l’impressione, parlando con le squadre e piloti, che si sia ulteriormente accorciato il gap tra gentleman e professionisti, obiettivo che abbiamo dato a Hankook in fase di sviluppo.”

“Siamo a conoscenza che Hankook è stata afflitta da un problema a inizio stagione [un grande incendio nello stabilimento di Daejeon, in Corea del Sud, ndr] e, nonostante tutto, in tempi record sono riusciti non solo a garantire le gomme per i tre campionati, ma anche a sviluppare uno pneumatico simile a quello utilizzato nella 24H Series fino allo scorso anno e nettamente migliore a livello di performance, guidabilità e adattabilità. Ovviamente le squadre sono state richiamate a rivedere il bilanciamento e l’assetto della vettura, e sono state introdotte molle ammortizzatori diverse per sposarsi meglio con le caratteristiche tecniche degli pneumatici Hankook. Direi che quello che abbiamo visto in questo weekend è stato un ottimo risultato.

Perché avete scelto di cambiare gomme? Prima avevate Pirelli, più vicina alle competizioni GT3.

“Per motivi sia tecnici sia commerciali. Sottolineo che abbiamo sempre partecipato negli ultimi anni alla 24H di Dubai di Creventic attraverso i nostri clienti. Sin dall’inizio ci siamo sempre trovati bene con Hankook a livello di prodotto. Quando è stato il momento, abbiamo visto in Hankook un ottimo partner per il nostro monomarca. Se poi questo sfocerà in programmi come la 24 Ore del Nurburgring o altri campionati dove poter lavorare assieme ben venga, ma per quanto ne concerne il monomarca ci interessa avere qualcuno in grado di produrre pneumatici performanti, affidabili e omogenei, perché nel monomarca vince il migliore a parità di condizioni.”

Dopo un anno, qual è l’analisi della Lamborghini Huracán Super Trofeo EVO2? È grazie a lei se oggi le griglie sono ricolme di piloti?

“È un insieme di elementi, senz’altro il prodotto fa la differenza. La macchina è molto bella, ma soprattutto facile da guidare. Offre sia ai gentlemen sia ai piloti più giovani un’esperienza più possibile vicino a una GT3. Questo sin dall’inizio, poi con un’evoluzione del prodotto sempre positiva e senza stravolgere la vettura. Ovviamente ci sono anche i servizi come l’hospitality, i ricambi in pista, l’assistenza tecnica, la presenza a livello mondiale con tre campionati e le Grand Finals… È un insieme di elementi dove, spesso accade, il cliente valuta la storicità, la solidità e la proiezione futura del marchio al fine di fare investimenti oculati.”

“Acquistare una macchina GT vuol dire investire una certa quantità di soldi e avere determinate garanzie. Oggi, probabilmente, i team e piloti riconoscono in Lamborghini una programmazione futura che non tutti evidentemente possono offrire. Aggiungo anche che se oggi analizziamo la griglia, abbiamo anche un’influenza importante di piloti che guardano gli Young Drivers Program con interesse perché c’è una progressione e un supporto tecnico-economico da parte di Lamborghini Squadra Corse verso i giovani di talento. Pulcini è l’ultimo esempio, ma anche Sandy Mitchell, Giacomo Altoè, Dennis Lind… Abbiamo una serie di piloti che, grazie al Super Trofeo, sono diventati ufficiali. Come dico sempre: difficile arrivarci e ancor di più rimanerci, ma il nostro mestiere è quello di creare delle opportunità a questi piloti e poi sta a loro capitalizzarle. Da un’altra parte abbiamo tutta una serie di gentleman driver che corrono nel Super Trofeo e si tolgono delle belle soddisfazioni anche in GT3.”

Infine, quali sono state le difficoltà nel trovare una data per sostituire Imola? E come siete arrivati alla decisione di una settimana “lunga” a Vallelunga?

“Abbiamo avuto qualche difficoltà perché, nel mese di aprile, non è scontato trovare un contenitore che possa ospitare una gara importante come quella del Super Trofeo. Ci sono tematiche di costi, logistica e calendario da considerare, tenendo presente che buona parte delle nostre squadre competono in GT3 o in altri campionati. È molto difficile trovare un weekend che non genera problemi a un team piuttosto che a un altro e questo ci ha portato a fare una riflessione, condivisa con tutti i partecipanti, di recuperare la gara a Vallelunga. Novembre è un periodo sicuramente distante da qualunque campionato e, a livello di costi, possiamo comprimere tutto il programma in una settimana.”