24 Ott 2005 [22:43]
Intervista a Luigi Ferrara: "Sogno la GP2"
Luigi Ferrara, campione italiano di F.3, fresco del titolo 2005, racconta i sogni e le speranze di un ragazzo che fino ad ora ha dimostrato ottime capacità agonistiche ed una determinazione che può portarlo a raggiungere successi ben più importanti.
- Gigi, sei finalmente il campione italiano di F.3. Facciamo un bilancio sul campionato.
"In quasi tutte le gare sono riuscito a salire sul podio. Dei dodici appuntamenti previsti sono riuscito a vincerne tre, quattro secondi posti e altre quattro volte sono salito sul gradino più basso del podio. Solo in gara due a Misano mi sono accontentato del quinto posto, dopo essere partito dai box. Si può dire che sia stato molto costante nonostante qualche problema che ogni tanto capita. Avrei forse potuto vincere tre gare in più: ad Adria, la prima di campionato, per problemi di pressione alle gomme, mi sono accontentato del secondo posto; ad Imola in gara 2, dove sono riuscito a strappare la terza posizione dopo un improvviso calo di prestazioni del motore e di nuovo ad Adria, il 9 ottobre, dopo aver subito uno stop and go per un presunto contatto con Ceresoli.
- Come giudichi la qualità di un campionato che è giunto alla fine con soli sette concorrenti?
"Il fatto di essere in pochi non abbassa la qualità del campionato. Il livello che quest’anno ha raggiunto la F.3 è comunque alto. Con i miei avversari abbiamo dato vita ad una lotta cominciata ad Adria in aprile e che solo in gara due a Misano ha deciso il vincitore. Paolo Nocera e un pilota di esperienza come Alex Muller sono stati i miei diretti rivali ma anche Azzoli della Target ha disputato un ottima stagione coronata con il secondo posto di Misano in gara 1, senza dimenticare Ceresoli e Papaelias".
- Cosa farà Luigi Ferrara la prossima stagione?
"Ci sono tante ipotesi. Stiamo valutando diverse possibilità tra le quali la F.3000 Italia o la World Series Renault. Il massimo, certo, sarebbe la GP2 per la quale mi sentirei pronto perché, a quanto ne so, la tecnica di guida non dovrebbe essere molto diversa da quella della vettura che sto pilotando io anche se con prestazioni molto diverse. Sarebbe un sogno!".
- Com’è stato il tuo rapporto con la scuderia Corbetta?
"Mi è stata messa a disposizione una vettura che non ha mai avuto problemi irrisolvibili nelle prove libere e in qualifica, permettendomi di esprimere il massimo in gara. Tutto il team ha lavorato veramente bene, in armonia. Anche il mio rapporto con Angelo Corbetta va ben oltre il livello tecnico. Da lui ho sempre avuto consigli, ma anche sostegno morale e di questo lo ringrazio. Non ci sono mai stati contrasti tra noi, di nessun genere e questa per me è una cosa importante".
- Chi altro devi ringraziare?
"Oltre ad Angelo e a tutto il team per l’ottimo lavoro, devo ringraziare il PFM Sport per avermi aiutato a partecipare al campionato trovando il budget, e un grazie particolare lo devo a mio nonno Franco che è il mio primo fan e mi segue in questa carriera sin da quando ero piccolo".
Giorgio Verlicchi