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27 Feb 2004 [18:00]

Intervista a Tancredi Pagiaro: «Dal 2005 avremo monoposto costruite appositamente per noi: Zytek, Lola o Dallara»

C'è un rinnovato entusiasmo nell'ambiente della Euro 3000 Series. Le paure e i timori di appena dodici mesi fa sembrano appartenere al passato. Anche se il mercato piloti stenta a decollare, ma questo è un male comune a tutte le categorie europee (a parte la F.3 Euro Series), si respira un'aria più tranquilla. Ce lo conferma Tancredi Pagiaro, bravo team manager della GP Racing che nel 2003 ha piazzato Fabrizio Del Monte al secondo posto nella classifica finale.

- Cosa è cambiato nella Euro 3000 Series?

«Rispetto agli anni precedenti c'è un maggior numero di persone che si stanno impegnando nella organizzazione del campionato. Sono piccoli segnali, ma molto importanti. C'è un sito internet e un ufficio dove è sempre reperibile qualcuno. La Superfund ci sta dando sicurezza e penso che le persone che hanno deciso di impegnarsi economicamente nella Euro 3000 abbiano un progetto a lungo termine. Immagino infatti che sappiano bene che il ritorno da questo legame con il campionato è a lungo termine, rivolto al 2005. Oggi si sta costruendo qualcosa che potrebbe garantire una certa solidità il prossimo anno. Seguo con interesse quello che accade nelle altre categorie di respiro europeo e vedo che un po' tutte stanno incontrando problemi. Non c'è un campionato in grado di offrire certezze assolute a un team».

- Nella stesura dei calendari sembra che i vari promotori dei campionati extra F.1 siano stati colti dalla... asiatica. Se non organizzavano una gara in Cina o nel Medio Oriente si sentivano tagliati fuori. E intanto la Euro 3000 ha già perso una tappa, quella del Bahrein, perché il circuito non è ancora pronto.

«E' un vero peccato non andare nel Bahrein, ma spero che ci possano essere altre occasioni. Secondo me, però, è importante andare alla caccia di nuovi mercati. Non possiamo limitarci a correre sempre e soltanto in Italia, Germania, Francia, Spagna. Le nostre, e mi riferisco anche agli altri campionati Tremila, sono categorie che incorporano piloti provenienti da vari continenti e trovo giusto offrire loro un calendario stimolante. Siamo un po' come gli agenti di commercio: se ci limitiamo a lavorare sempre nelle stesse zone non cresceremo mai. Invece, se ci inoltriamo su piazze a noi sconosciute, potremmo farci conoscere da altri mercati, coinvolgere nuovi piloti che altrimenti prima non si sarebbero mai affacciati al nostro campionato».

- Quali novità sono in cantiere per il 2005?

«E' intenzione degli organizzatori di non utilizzare più monoposto vecchie, cioè messe in cantina dai team degli altri campionati. Vogliono una macchina nuova per cancellare definitivamente l'etichetta che la Euro 3000 Series si è costruita nel tempo: quella di un campionato che si disputa con vetture obsolete. La Zytek si è candidata e abbiamo visto un esemplare, seppure non nuovo, a Misano che ci ha molto colpito. Soprattutto il motore, che ha 575 cavalli. Ma so anche che si sta valutando di chiedere a Lola o a Dallara di costruire appositamente delle monoposto per la Euro 3000 Series».

- Beh, questa è una interessante novità che però potrebbe far lievitare i costi. Ma parliamo della GP Racing.

«Abbiamo un pilota, Fabrizio Del Monte, nel quale crediamo molto e che nel 2003 ha saputo piazzarsi al secondo posto in campionato. Veniva da un brutto 2002 trascorso in un'altra squadra, ma con noi si è rigenerato, ha creduto nel team e i risultati sono arrivati. Per il secondo pilota stiamo chiudendo in questi giorni. L'obiettivo, come tutti ovviamente, è quello di vincere il campionato che, dal 2000, ci ha sempre visto protagonisti. Prima con Biagi, poi con Piccolo ed ora con Del Monte».