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15 Giu 2008 [16:02]

L'Audi ha battuto la Peugeot
Vince Capello, Kristensen super

Non è riuscita la rimonta Peugeot sull'Audi nel corso degli ultimi 60 minuti della 76esima edizione della 24 Ore di Le Mans. Tom Kristensen è stato l'interprete perfetto del trionfo Audi. Velocissimo in piena notte, quando aveva iniziato a piovere, costante e sicuro nelle ultime tre ore di guida. Salito alle 11.56 al posto di Rinaldo Capello, Kristensen non è più sceso dalla R10 numero 2 fino alle ore 15. Fino al traguardo, che lui ha tagliato per primo otto volte. Nessuno come Kristensen. Il primo suo successo a Le Mans risale al 1997, con la TWR Porsche. Poi 2000-2001-2002 con l'Audi, 2003 con Bentley, 2004-2005 con Audi. E ora, 2008, con la R10 diesel.

Con lui, Capello. Il piemontese è al suo terzo successo a Le Mans. Tutti e tre con Kristensen: 2003-2004-2008. Capello ha contribuito in maniera fondamentale a questa difficile vittoria Audi, sudata fino all'ultimo chilometro. Terzo pilota, Allan McNish, che a Le Mans aveva già vinto nel 1998 con la Porsche GT1. E' dal 2000 che il Gruppo VW vince ininterrottamente a Le Mans: 2000-2002 Audi, 2003 Bentley, 2004-2008 Audi. 34 le soste effettuate dall'Audi di Kristensen-Capello-McNish, 37 quelle della Peugeot di Gene-Minassian-Villeneuve. Minassian nell'ultima ora ha commesso tre errori nel tentativo di recuperare terreno su Kristensen.

Per la Peugeot è una sconfitta pesante. Le vittorie nelle gare della Le Mans Series, la qualifica dominata, la minor velocità delle Audi, avevano indotto a pensare che per le 908 il trionfo sulla pista di casa era una formalità. La realtà è stata diversa. Problemi tecnici, qualche errore dei piloti, praticamente tutti ex F.1 a parte Minassian, non hanno permesso a Peugeot di battere l'Audi di Capello-Kristensen-McNish. Che per 24 ore non ha mai accusato un'inconveniente. Terzo posto per Montagny-Klien-Zonta.

Quinta l'Audi dell'altro italiano plurivincitore a Le Mans, Emanuele Pirro. Non è il risultato che sperava, ma la sua R10, divisa con Frank Biela e Marco Werner, non è mai stata all'altezza dei leader. Un equipaggio forse troppo "vecchio". Indiscrezioni fanno intendere che Pirro, cinque successi a Le Mans, a fine anno lascerà le corse e passerà a un ruolo dirigenziale all''interno dell'Audi. La prima LMP1 non Audi e Peugeot, è risultata la Pescarolo di Primat-Tinseau-Treluyer, quella non di punta, classificatasi settima. Ottava la Courage Oreca di Ayari-Duval-Groppi.

La classe LMP2 è stata territorio incontrastato della Porsche RS Spyder di Verstappen-Bleekemolen-Van Merksteijn, trio olandese, con quest'ultimo che è anche il proprietario del team. La classe GT1 è stata vinta, al termine di una bellissima sfida, dalla bella Aston Martin DBR9 ufficiale di Brabham-A.Garcia-Turner che ha avuto la meglio sulla Corvette GM di Fellows-O'Connell-Magnussen. Terzo ha concluso il nostro Papis, che con Gavin-Beretta è salito sul podio. Obiettivo che non ha centrato Piccini, con la seconda Aston Martin. Il toscano, con Wendlinger-Frentzen, ha pagato una noia all'alternatore, è anche uscito di pista nella notte, senza fare troppi danni, quando pioveva.

Successo Ferrari nella classe GT2. Il trio migliore schierato non ha fallito l'obiettivo: Bruni-Salo-Melo del team Risi. Per Gianmaria, una vittoria che vale oro. Sul secondo gradino del podio GT2, Malucelli-Ruberti-Babini con la Ferrari Scuderia Italia, molto bravi a portare a termine la missione. Una menzione speciale per Andrea Belicchi. Con la Lola-Judd del team Speedy, era brillante terzo nella classe LMP2. Guidava forte Belicchi, come sempre, ma nella notte Pompidou è uscito di pista. Peccato.

Massimo Costa