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31 Mar 2016 [17:47]

La FIA promuove la F.3 Light
Domenicali: "Si parte nel 2017"

Massimo Costa

L'antipasto è stato il passaggio del BRDC F.4 a British F.3. Quanto Italiaracing aveva rilevato nei giorni scorsi (http://www.italiaracing.net/newsint.aspx?id=59549&cat=8) si è poi tramutato in realtà con l'introduzione da parte della FIA della F.3 Light a partire dal 2017. A spiegare quanto accadrà è Stefano Domenicali, presidente della Commissione per le Monoposto, che attraverso il sito della Federazione ha risposto a una serie di domande ufficiali.

"Il Consiglio Mondiale ha approvato l'idea di una nuova serie che si chiamerà F.3 Light, organizzata su basi nazionali. Con il crescente interesse internazionale della F.4, si è creata una sorta di imbuto per i giovani piloti che vogliono uscire dalla categoria. Sono tra i 250 e i 300, e chiaramente non tutti possono accedere alla nostra FIA F.3 europea, che ne può contenere un decimo. Il rischio era quello di perdere dei potenziali talenti lungo la strada e noi vogliamo prevenire questo problema. Vi sono anche giovani che maturano un po' più tardi di altri o che non hanno avuto le risorse per fare un salto di categoria immediato".

Quando e dove saranno introdotti questi campionati?
"L'obiettivo è partire nel 2017 e c'è già un notevole interesse in Europa, specialmente in Italia, Gran Bretagna e Germania, poi anche in Asia ed Australia".

Come sarà differente la monoposto della F.3 Light rispetto alle vetture correnti con specifiche F.3?
"La F.3 Light dovrebbe usare motori similari, ma con potenza ridotta, mentre i telai dovrebbero essere più sofisticati di quanto impiegato nella F.4. Da un punto di vista economico, l'ideale per la categoria è quello di raggiungere un budget che sia una via di mezzo tra le due serie esistenti, F.4 e FIA F.3".

Il campionato 2016 del FIA F.3 parte con uno schieramento ridotto rispetto allo scorso anno e con una serie di nuovi piloti. Cosa è accaduto?
"In primo luogo, è opportuno sottolineare che alla fine della scorsa stagione, insieme con il promotore del campionato, avevamo fissato l'obiettivo di ridurre il numero dei partecipanti per dare alla serie una certa stabilità e anche per garantire che ogni evento fosse organizzato al meglio possibile. Per fare questo, abbiamo inserito condizioni di ingresso rigorose e nel frattempo abbiamo lavorato con i piloti, quelli nuovi e quelli con più esperienza, per aumentare il livello di preparazione, soprattutto sul fronte sportivo. Per esempio, abbiamo organizzato due sessioni di formazione, una a Parigi e l'altra a Ginevra, per tutti i piloti. Siamo soddisfatti del numero di concorrenti che abbiamo per il 2016 e, se si guarda alle serie in diretta concorrenza con la nostra, direi che i numeri parlano da soli, sia in termini di qualità e quantità".

Tra i motivi del calo degli iscritti di questa stagione, a sentire piloti e addetti ai lavori, l'aumento dei team cosiddetti ricchi, che possono fare grandi investimenti, come la Prema. Cosa ne pensa?
"Questo è uno dei temi più triti e banali nello sport del motore e non è assolutamente limitato alla F.3, basta guardare a ciò che si dice della Mercedes in F.1. Prema ha vinto in F.3 ed in altre categorie molto prima della scorsa stagione e forse continuerà a farlo in futuro, quando la situazione sarà diversa. Nonostante quello che alcuni hanno detto, in realtà nel 2015 abbiamo vissuto un campionato con risultati diversi: un pilota del team Carlin ha concluso secondo, tre differenti team hanno chiuso nella top quattro della classifica e quattordici piloti hanno conquistato il podio. La capacità organizzativa di Prema e la professionalità degli ultimi anni ha portato gli altri team e piloti ad alzare il loro livello, mentre le modifiche ai regolamenti, come ad esempio la limitazione del numero di anni in cui si può competere nel campionato, renderanno questa stagione ancora più competitiva".