F4 Italia

Misano - Test collettivi
Powell leader, Olivieri terzo

Con le due sessioni di test collettivi a Misano, è ufficialmente cominciata la stagione 2024 della F4 Italia. Ben 37 i piloti...

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gt italiano

Parte la stagione Sprint
A Misano 53 vetture iscritte

E’ un ennesimo record quello che verrà stabilito nella 22esima edizione del Campionato Italiano Gran Turismo in procinto di p...

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formula 1

Newey potrà lavorare per il nuovo
team già dal mese di aprile '25

Un maestro non solo nella progettazione delle monoposto di F1, ma anche a curare al meglio i propri interessi. Avendo deciso ...

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formula 1

La Red Bull ufficializza
l'uscita dal team di Newey

Stamane, 1 maggio, è arrivato il comunicato del team Red Bull in cui ufficializza l'uscita di scena dello storico progett...

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formula 1

Newey ha scelto la Ferrari
Incontro con Vasseur a Londra

Gli uomini del team Ferrari sono partiti per Miami martedì 30 aprile, ma il team principal Frederic Vasseur non si è imbarcat...

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formula 1

Giro 7, GP di Imola 1994
La telemetria che racconta
l'ultima curva di Senna

Cosa provocò l'incidente mortale di Ayrton Senna l'1 maggio 1994 a Imola? Per molti giorni, settimane, non si riuscì ...

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27 Set [9:57]

La Honda ad un bivio decisivo

Marco Cortesi

Alonso non è uno stupido. Questo è poco ma sicuro, e lo spagnolo ha scelto attentamente il momento per attaccare la Honda, definendo i propulsori nipponici "Da GP2" e "imbarazzanti". In Giappone, sul tracciato di proprietà della Honda, col Presidente Takahiro Hachigo presente, il problema non poteva essere tirato fuori in modo più eclatante. In particolare dopo le affermazioni di Yasuhisa Arai, che si è rifiutato di scusarsi con i piloti per i problemi di performance all'inizio di settembre.

A Suzuka è stato chiaro come il sole (levante) che le McLaren pagano di motore, e forse essere sverniciato da ragazzi con la metà dei suoi anni - letteralmente - e da vetture che una volta vedeva solo quando doppiava, ha dato ad Alonso la spinta giusta. Una plateale occasione per dire "Ehi, è chiaro, stanno guardando tutti, è colpa vostra". Specie quando Arai ancora nega l'evidenza e nel non lontano passato aveva accusato la vettura di essere parte importante del problema.

Ora la Honda è a un bivio. Deve reagire, perché il silenzio sarà in ogni caso l'ammissione di una sconfitta. Ammettere che c'è qualcosa che non va, contro il tipico orgoglio nazionale, magari facendo rotolare qualche testa, o agire contro Alonso, dando forse allo spagnolo proprio quello che vuole ma nel contempo guardando la pagliuzza e continuando ad ignorare la trave.