formula 1

Piastri porta all'errore Verstappen
Il triste spettacolo della Ferrari

Massimo Costa - XPB ImagesOscar Piastri continua la sua marcia verso l'iride. Quarta vittoria stagionale su sei Gran Pre...

Leggi »
formula 1

Addio a Mass, grande campione
uomo di mare e coach di Schumi

Alfredo Filippone Mentre si correva a Miami, è arrivata la notizia della scomparsa, a 78 anni, di Jochen Mass, per i postum...

Leggi »
formula 1

Miami - La cronaca
Piastri sempre più leader

iastri taglia vittorioso il traguardo del GP di Miami e si conferma sempre più leader della classifica iridata. Secondo post...

Leggi »
indycar

Barber - Gara
Palou in totale controllo

Carlo Luciani Era mancato all’appello a Long Beach ma si è subito rifatto in Alabama: Alex Palou ha trionfato al Barber Moto...

Leggi »
F4 Italia

Misano - Gara Finale
Nakamura mette il tris

Massimo CostaE' stato un fine settimana travolgente per Kean Nakamura e il team Prema. Tre vittorie su tre per lui a Mis...

Leggi »
GT World Challenge

Sprint a Brands Hatch – Gara 2
Engel e Auer difendono il titolo

Michele Montesano Non c’è miglior difesa che l’attacco. La rincorsa al titolo del GT World Challenge Europe Sprint Cup è pa...

Leggi »
13 Apr 2020 [19:15]

La NASCAR sospende Larson
per parole razziste in una gara iRacing

Marco Cortesi

L’aumento dell’attenzione mediatica sulle gare virtuali (unito ad una discreta dose di idiozia) è costato carissimo a Kyle Larson. Il pilota del team Ganassi è stato sospeso a tempo indeterminato dalla NASCAR e da iRacing per un epiteto razzista proferito durante una competizione online, sembrerebbe in modo scherzoso al suo spotter. Va detto che gli insulti di natura razziale vanno ben oltre il concetto di gara virtuale o reale, e ricoprono una particolare gravità in particolare in un momento di grandi tensioni su questo tema.

Larson, che tra l’altro è di origine giapponese (la sua famiglia fu internata durante la seconda guerra mondiale) è arrivato al top col programma NASCAR  per le minoranze: dovrebbe avere la possibilità di riottenere la sua licenza dopo un corso attitudinale. Certo, c’è anche l’eventualità che il team Ganassi, che gli ha sospeso lo stipendio, non lo voglia più. Per lo stesso insulto, altri piloti sono finiti in guai seri anche molti anni dopo come per Derek Daly, che oltre alla figuraccia fece perdere lo sponsor principale al figlio Conor 30 anni dopo.

La settimana scorsa, durante l’appuntamento NASCAR ufficiale di iRacing, Bubba Wallace era stato “appiedato” dal suo sponsor per non avere completato la corsa per rabbia in seguito ad un contatto. “Noi non sponsorizziamo gente che molla”, hanno spiegato.  A quanto pare, la ribalta delle competizioni virtuali sta rendendo vulnerabili i piloti, se non dal punto di vista dell’incolumità fisica, da quello dell'immagine.