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24 Feb 2024 [22:30]

La sfida tra Antonelli e Bearman
coinvolge anche Mercedes e Ferrari

Massimo Costa

Mancano pochissimi giorni all'avvio del campionato di Formula 2 e mai come quest'anno l'attesa è altissima dalle nostre parti. Il motivo? La presenza di Andrea Kimi Antonelli che dopo le vittorie 2022 nella F4 italiana e tedesca, il successo nella F4 FIA Cup, ha conquistato nel 2023 la Regional Middle East e la Regional European by Alpine venendo poi promosso direttamente in F2, evitando così la F3. A decidere la sua carriera, fin da quando vinceva e convinceva nel karting, è la Mercedes che lo ha allevato nel migliore dei modi passo dopo passo. Anche se in realtà, questa volta salterà un gradino importante per la crescita agonistica, la F3 appunto.

Se sarà stato un rischio o meno lo capiremo strada facendo , di certo Antonelli nei test effettuati a Sakhir, il circuito che da giovedì ospiterà il primo appuntamento stagionale della F2, è stato subito tra i protagonisti assoluti. Il 17enne bolognese fino ad ora ha dimostrato di possedere un talento straordinario e nel suo percorso è stato sempre legato al team Prema. Quest'anno, dividerà la tenda della squadra diretta da René Rosin con Oliver Bearman, vivace speranza del ricco vivaio inglese, che opera sotto l'ombrello del Ferrari Driver Academy.

Per la prima volta, Antonelli si ritrova un compagno di squadra che, almeno sulla carta, possiede il medesimo innato talento. Tra i due, vi è però una sensibile differenza. Bearman sarà al secondo anno di F2, ha già guidato la Haas F1 nelle libere dei GP del Messico e di Abu Dhabi oltre che nei test di Yas Marina. ed ha disputato una stagione in F3 piazzandosi terzo (l'inglese non ha disputato la Regional). Infine, nel 2020 e 2021 ha corso in F4. Come Antonelli, Oliver ha vinto la F4 italiana e tedesca, ma lo ha fatto al secondo tentativo e va sottolineato che il team Van Amersfoort per il quale correva, nell'appuntamento tricolore di Imola fu trovato palesemente irregolare in quanto fu rilevato che erano stati tolti, e poi riposizionati, i sigilli motore dando adito a ogni tipo di speculazioni.

Bearman quell'anno dominò letteralmente la serie (più di 100 punti sul secondo classificato, Tim Tramnitz), ma su quei trionfi aleggia da sempre un'ombra pesante. La squadra olandese, anziché venire esclusa dal campionato come logica avrebbe voluto, se la cavò con un buffetto sulla guancia. Bearman non aveva sicuramente bisogno di precipitare in tale pozzo dei sospetti e per togliersi di dosso tale immagine, ci ha pensato l'anno seguente in F3 quando, entrato in FDA, ha lottato fino all'ultima gara per la conquista del titolo.

Insomma, stiamo parlando di due piloti con grandi qualità, con un futuro davanti a loro assicurato. Ma... c'è un ma. Perché a oggi, Bearman nonostante tutto è parso più impreciso (usiamo questo termine) rispetto all'italiano. Oliver da rookie in F3 ha commesso errori, anche banali, che gli sono costati una facile vittoria nel campionato. Cosa strana perché in F4 viaggiava come un orologio svizzero. E nella sua prima stagione di F2 non è parso essersi ripulito di quelle sbavature alternando grandi weekend, quattro le vittorie, a clamorose distrazioni.

Bearman, sesto nella classifica generale F2, ha dunque mancato l'appuntamento con quella fascia di vittorie da debuttanti nei campionati formativi che hanno caratterizzato le carriere di George Russell, Charles Leclerc e Oscar Piastri nelle serie F3 e F2. Antonelli, invece, nel suo primo anno da conquistatore in Regional ha fatto un percorso pulito, non si ricordano inciampi particolari, incidenti, penalità subìte.

Il duo della Prema può ricordare quello del 2021 che in F2 schierava Robert Shwartzman e Piastri. Il russo era al secondo anno di F2 e veniva dato assolutamente come favorito per il titolo dopo una buona stagione da rookie. L'australiano era al debutto, aveva appena fatto sua la F3, e in ogni caso non pareva in grado di dar fastidio al compagno. E invece, è stato Piastri a imporsi con forza mentre Shwartzman si è dovuto accontentare del secondo posto finale. Una sconfitta cocente per lui, che forse gli ha pregiudicato il salto diretto in F1 che pareva certo. Ecco, Antonelli può ricordare il PIastri di quella stagione e Bearman potrebbe essere paragonato a Shwartzman. Sarà effettivamente così?

Se Bearman si sarà ripulito di quella foga eccessiva che ha caratterizzato i suoi due ultimi anni, sarà certamente un cliente molto difficile per Antonelli. Di certo la pressione sull'inglese, essendo al secondo anno in F2, sarà notevole perché dovrà assolutamente lottare per il campionato se vuole proseguire il suo cammino verso la F1. Antonelli avrà solo da guadagnarci da questa situazione e se si limiterà nel fare semplicemente quel che gli riesce meglio, ovvero guidare come ha mostrato al mondo fino ad oggi (facile dirsi...) ecco che le sorprese non mancheranno.

Per la Prema non ci sarannno problemi nel gestire questi due "galletti". Gli uomini di Rosin da anni schierano piloti di primo livello, appartenenti ad Academy F1 diverse. Per loro sarà routine. Non ci resta che attendere il primo appuntamento di Sakhir per tracciare i primi giudizi e avere le prime idee sulla piega che prenderà la stagione per questi due eccellenti piloti. 

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