25 Lug 2007 [8:20]
La verità di Scott Speed
deluso e pronto all'addio
Deluso, amareggiato, e pronto a lasciare la F1: Scott Speed ha raccontato la sua verità al settimanale Autosport. Un racconto che lascia attoniti, a partire dall'aggressione subita dal pilota americano nei box:
Inizialmente non avevo intenzione di parlare di questo alla stampa, perché dopo la gara Franz ha speso 15 minuti scusandosi per il suo comportamento, ed era chiaro a tutti che aveva passato il segno. Ma dopo averlo sentito negare il tutto, ho capito che è solo un'altra di quelle cose molto disoneste che Franz e Gerhard hanno detto ai media per danneggiare me e Tonio Liuzzi. A questo punto, ne ho abbastanza.
Franz Tost in particolare è fuori controllo. Il fatto in questione è accaduto quando abbiamo lasciato il muretto, ed era furioso per l'incidente in curva 1, senza tener conto del fatto che quasi ogni singolo pilota dietro Jenson Button aveva fatto esattamente la stessa cosa, inclusi Lewis Hamilton e Nico Rosberg
Quando semplicemente mi sono voltato ed incamminato verso il box, mi deve aver rincorso, e quando mi ha raggiunto, mi ha colpito al centro della schiena col pugno chiuso. Tutto il team l'ha visto. Poi, mentre lasciavo il box mi ha seguito dietro la parete moblie, dove nessuno dei meccanici poteva vedere, e mi ha afferrato per la maglietta, scosso avanti e indietro strappandomi la tuta e spintonato contro il muro. La mia unica risposta è stata ritornare in mezzo al box e chiedergli se voleva rifarlo davanti a tutti. Un paio di persone del team, ed un estraneo, hanno comunque visto tutto.
Per quanto riguarda il problema avuto in pit-lane, e la successiva uscita, Scott ha fornito la propria interpretazione, difendendo anche l'operato di Liuzzi.
L'unico errore che è stato fatto è accaduto ai box. Io e Tonio Liuzzi eravamo passati da diciottesimo e diciannovesimo a sesto e settimo. Il fattore scatenante è stato che ho passato Tonio nell'ultimo settore, e sono stati persi un minuto e cinque secondi per capire come cambiare le gomme. La stessa cosa è successa in Ferrari quando Kimi aveva mancato l'ingresso dei pit. Il team quindi ha fatto un grosso errore, e nessuno vuole assumersene la responsabilità. In curva 1 non c'era alcun modo di stare in pista. Ho frenato 300 metri prima, ma ho iniziato a rallentare solo quando sono entrato nella ghiaia. Tant'è che subito dopo è uscita la Safety Car
Per quanto riguarda il futuro, Scott è pronto all'addio, lasciando aperta una porta per una presenza in Ungheria e per l'approdo in un altro campionato:
"L'unica cosa di cui sono preoccupato è il mio rapporto con Red Bull, perché ovviamente Tost e Berger hanno propinato la stessa versione disonesta anche alla stampa."
"Non mi pagheranno mai abbastanza per correre ancora con queste persone; mi piacerebbe continuare con Red Bull, anche fuori dalla F1. La relazione con loro è sempre stata fantastica. Ma con questi due non si sa mai, quello che sta succedendo sulla stampa deve averli sorpresi, perché normalmente fanno tutto dietro le spalle degli altri"