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13 Giu 2009 [12:18]

Le Mans - Bourdais sarà profeta in patria?

"Avevo cinque anni, e abitavo a Laigé-en-Belin (un sobborgo di Le Mans, ndr), Quello è il mio primo ricordo dei bolidi sulla pista di casa". Sébastien Bordais, uno dei piloti dell'equipaggio di punta del team Peugeot, la pista della Sarthe la conosce bene in quanto Le Mans è anche la sua città natale ed il papà ha disputato ben cinque edizioni della mitica 24 Ore tra il 1993 e il 1997.

"Mi ricordo come fosse adesso - racconta adesso papà Patrick - quando lo feci salire la prima volta su di un kart. Era il giorno del suo compleanno e la mi prima cosa che mi colpì fu la capacità di raggiungere subito i tempi dei migliori, le sue traiettorie erano buone ed aveva una buona capacità di capire il mezzo".

Adesso Sébastien ha ormai trent'anni, e cerca la consacrazione proprio sul circuito che lo ha visto crescere. Dopo i due ritiri nel 1999 (Porsche) e 2004 (Pescarolo), e il 4°, 10° e 13° con la Courage e i podi con Peugeot nel 2007 e 2008, quest'anno Bourdais è di diritto uno dei candidati alla vittoria finale.

"Siamo di sicuro la 908 più veloce. Con Franck e Stéphane formiamo un terzetto di veri sprinter. Il problema non indifferente è che a Le Mans tutti vengono per vincere. Ma qui non è solo il pilota a decidere, è la corsa che spesso sceglie il suo candidato. E bisogna quindi rimanere lucidi e concentrati sull'obbiettivo finale".