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25 Mar 2008 [23:18]

Le Pagelle del GP di Malesia
della redazione di Italiaracing

Kimi Raikkonen - 10
Dagli orrori di Melbourne al capolavoro di Sepang. In soli sette giorni Raikkonen ha saputo ribaltare una situazione estremamente difficile guidando in maniera esemplare. Da campione del mondo.

Robert Kubica - 10
La sua corsa la si può descrivere con un'unica parola: perfetta. Dietro alle imprendibili, per la sua BMW, Ferrari c'è sempre stato lui. E se a Melbourne dai box l'avessero seguito meglio, ora potrebbe anche essere in testa al campionato.

Ron Dennis - 10
Venerdì era ancora in Gran Bretagna per le pratiche di divorzio. Poteva rimanere a casa, comodo davanti alla TV. Invece, nonostante frequenti le piste di F.1 dal 1966, non si è voluto fermare. Ha preso l'aereo ed è volato a Sepang per stare vicino alla sua squadra. Un vero generale. Un uomo carismatico che la F.1 farebbe bene a tenersi stretto. Un bel 10 anche per la sua nuova iniziativa: la fondazione Dream Chasing, che vuole aiutare i bambini a realizzare i propri sogni. E non solo a quattro ruote.

Jean Todt - 10
E' bastato che si presentasse ai box come ai vecchi (neanche tanto a dire la verità) tempi, ma questa volta in divisa da civile, e subito le Ferrari sono tornate le Ferrari. Quando le Rosse lo vedono, si rivitalizzano.

Heikki Kovalainen - 9
Ha battuto il compagno Hamilton in qualifica, ha corso con giudizio difendendosi come poteva con una McLaren non velocissima. Penalizzato in qualifica, per comportamento scorretto (la FIA spieghi se un pilota deve parcheggiarsi nell'erba o dotarsi di magici poteri che gli permettono di sparire), ha saputo reagire con freddezza e classe.

Jarno Trulli - 9
Tanto di cappello. A un Trulli così non resta che inchinarsi. Come del resto avranno fatto i capoccioni giapponesi della Toyota.

Lewis Hamilton - 8
Non è parso incisivo come a Melbourne. Ha corso contro i propri pneumatici, ha perso tempo nel primo pit-stop per una gomma che non si staccava, ma in qualifica le ha prese da Kovalainen. E' però stato intelligente nel non rischiare un sorpasso impossibile a Webber, dimostrando di sapere aspettare e di pensare ai punti.

Nick Heidfeld - 8
Un sesto posto non è quello che sperava, ma è stato rallentato in qualifica, è rimasto bloccato nelle prime curvette dopo il via, ma come al solito ha portato la macchina in fondo e a punti.

Mark Webber - 8
L'australiano è così. A Melbourne era da 4, a Sepang da 8. Basta che beva una Red Bull in più.

Sebastian Vettel - 7
Andava bene, ormai è una certezza, peccato per il ritiro.

David Coulthard - 6
Non deve essere stato simpatico ritrovarsi con le sospensioni KO in prova. Ma non è certo questo che può turbare il granitico scozzese. Però è stato nettamente inferiore a Webber.

Jenson Button - 6
Passa la scusa di una Honda che su un circuito vero ha palesato tutte le proprie mancanze.

Nelson Piquet - 6
Meglio di Melbourne, ma si è beccato un giro.

Giancarlo Fisichella - 6
Fa quel che può con la Force India. Nessuna meraviglia però. Sarà un anno così.

Anthony Davidson - 6
E' arrivato al traguardo. Bravo.

Takuma Sato - 6
Idem come sopra.

Rubens Barrichello - 5
Meritava un sei politico, come quello di Button, ma anche a Sepang si è preso un drive through per una infrazione in pit-lane. Sta diventando un'abitudine.

Adrian Sutil - 5
Mah, l'amicizia con Hamilton (in questi giorni sono in vacanza assieme) magari potrà servirgli per ricevere preziosi consigli. Ma per ora continua a prenderle da Fisichella.

Timo Glock - 5
E' bravo in qualifica, ma non riesce a finire una gara.

Nico Rosberg - 4
Dal miracolo di Melbourne allo sfacelo di Sepang. Sarà anche colpa della Williams, ma Rosberg non è mai esistito. E in più ha centrato Glock nel corso del primo giro.

Kazuki Nakajima - 4
Anche lui è stato soffocato dal crollo Williams. Peccato, dal Giappone erano anche arrivati i suoi genitori, che per seguire la gara si erano accomodati in tribuna, come due tifosi qualsiasi.

Felipe Massa - 4
Può sembrare che ce l'abbiamo con lui, ma non è così. A Sepang pareva la fotocopia del peggior calimero Barrichello. Un inizio da duro, poi si è sgretolato. Incapace di reagire ai giri veloci di Raikkonen, psicologicamente crollato quando Kimi gli è uscito davanti dopo il primo pit-stop, neanche un tentativo di reazione e, dulcis in fundo, il testacoda. Che fa il paio con quello di Melbourne.

Sebastien Bourdais - 4
Fuori in qualifica, fuori in gara al primo giro. E la scusa sempre pronta.

Fernando Alonso - 3
Sarebbe stato da 7. Perché se sui circuiti cittadini può fare la differenza, ma su questi tracciati no, ha comunque combattuto. Alonso non si arrende mai. Il 3 è per una sua risposta alla stampa che gli chiedeva della Ferrari per il 2009. Lo spagnolo ha risposto: "Ragazzi, non vi sembra un po' presto?". Ma come presto, Alonso. Non sei tu che hai firmato un contratto con la McLaren per corrervi nel 2007 ancora prima che partisse la stagione 2006?

La Repubblica - 2
E' sempre antipatico giudicare i colleghi, ma quello che leggiamo sul quotidiano più venduto d'Italia ci fa rabbrividire. Prima titoli cubitali sulla centralina MES che avrebbe danneggiato la Ferrari sottolineando le colpe della McLaren. Inesistenti. Poi un'acredine incomprensibile nei confronti di Lewis Hamilton. E ancora, ma questa volta non arriva dall'inviato speciale, leggiamo che Kubica sarebbe uno di quelli che senza elettronica fa errori. Kubica? Ma se non ha sbagliato una virgola in due GP. Parole parole parole...

Jean Alesi - 2
Non ce l'abbiamo neanche con lui, ma è difficile non replicare. Alesi, solitamente restio a offrire giudizi, si è sbilanciato su Schumacher, che non ha mai potuto soffrire (andò via dalla Ferrari per cedere il posto tedesco e la Rossa tornò a vincere, approdò alla Benetton orfana di Schumi e il team di Briatore non vinse più...). Dunque, il francese ha detto in pratica che Schumi è uno stupido a voler correre alla sua età in moto, con tutti i soldi che ha. A voi il commento...

Immagine di Carlo Baffi
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