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28 Apr 2020 [8:50]

Le case attendono le norme LMDH
per pianificare il futuro dell'endurance

Marco Cortesi

Tutto il motorsport di durata aspetta la definizione dettagliata delle regole LMDH. Che doveva arrivare a marzo a Sebring, ma poi ha fatto perdere le proprie tracce in seguito all’emergenza-coronavirus. Tutti aspettano le regole perché, dalle prime impressioni che se ne sono tratte e dalle prime impressioni, sembra tutto troppo bello per essere vero.

Poter competere con un budget non molto superiore a quello di una GTE-Pro in due campionati internazionali, battendosi ad armi pari con prototipi Hypercar molto più esosi in termini di risorse finanziarie, e per di più che per regolamento non contengono una componente elettrificata. Detta così, sembra una disfatta totale dell’ACO, e considerato l’atteggiamento tutt’altro che umile dell’organizzazione francese, già emerso con le pesanti accuse all’Aston Martin di poco tempo fa, una resa con così poche condizioni sembra poco credibile.

Certo, sarebbe la scelta migliore per assicurare un brillante futuro ad entrambi i campionati, per avere, pronti-via, nuovi costruttori impegnati. Ma politicamente sarebbe come ammettere il fallimento del progetto Hypercar… anche se che non sia stato finora un grande successo è sotto gli occhi di tutti. Un costruttore impegnato, con già una vettura da tempo in pista, un altro (Aston) che a dispetto delle parole, non sembrava particolarmente attivo, altre due piccole engineering che non spostano di molto l’asticella.

Il fatto è che il tempo passa e una casa automobilistica non può restare ferma in perpetua attesa, tanto più in una situazione critica come quella attuale, che mette a rischio l'esistenza stessa dei programmi motorsport sia per l'assenza di gare sia per... l'assenza di vendite di vetture stradali. Alla finestra restano in tanti, ma soprattutto Peugeot e Porsche, con la casa di Stoccarda che lancia continui segnali:
  • Le LMDH saranno davvero equiparate alle Le Mans Hypercar in termini di prestazioni? E come verranno equiparate?
  • Quali saranno nei dettagli le caratteristiche dei sistemi di elettrificazione?
  • Avverrà lo stesso per le LMH nel campionato IMSA?
  • Quali saranno nel concreto le misure di contenimento costi per entrambi i campionati?
  • Come si affronterà il futuro della GTE-Pro. Che senso avrebbe mantenere invariata una “classe gt” con costi da prototipi?
Si attendono risposte a brevissimo termine perché il momento, prima dell'emergenza, era propizio e molti costruttori erano alla ricerca di programmi sportivi "umani" ma dal buon blasone e non limitati alla Formula E, che non può ospitare ancora tutti e rimane tuttora un po' troppo di nicchia... E dato che oggi spesso il silenzio venga esso stesso percepito come risposta, il rischio è che venga percepito un ripensamento. Ogni giorno, per decidere quale sarà il futuro dell'endurance, è un giorno perso. 
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