formula 1

Horner e Seidl candidati dalla
Aston Martin per il ruolo di TP

Massimo Costa - XPB ImagesE' uscito dalla porta principale della Formula 1, potrebbe rientrarvi dalla finestra. Christia...

Leggi »
World Endurance

Porsche blocca Penske: salta l’accordo
con Proton per far correre le 963 LMDh

Michele Montesano - DPPI Images Subito dopo la 8 Ore del Bahrain, ultima gara del FIA WEC 2025, nel paddock di Sakhir girav...

Leggi »
GT World Challenge

Rutronik passa a Lamborghini: porterà
al debutto europeo la Temerario GT3

Michele Montesano Si apre un nuovo capitolo per la squadra campione in carica del GT World Challenge Europe Endurance Cup. ...

Leggi »
formula 1

La delusione di Stella
"La violazione è stata involontaria"

Massimo Costa - XPB ImagesLa delusione è forte. La sberla ricevuta ancora di più. In McLaren non si danno pace per la doppia...

Leggi »
formula 1

Colpo di scena a Las Vegas
Squalificati Norris e Piastri

Massimo CostaClamoroso a Las Vegas. In sede di verifica tecnica, le due McLaren-Mercedes sono state trovate con il pattino p...

Leggi »
formula 1

La legge di Verstappen
Norris sbaglia e si accontenta

Massimo Costa - XPB ImagesLa legge di Max Verstappen si è abbattuta sui suoi rivali nel GP di Las Vegas. Tutto si è deciso g...

Leggi »
5 Ago 2021 [15:38]

Masi sbugiardato dalle foto
A Vettel una punizione politica

Massimo Costa - XPB Images

"All'inizio di quest'anno, a seguito di una discussione interna con la FIA e la F1, abbiamo deciso che volevamo continuare a dare a tutti i piloti la possibilità di mostrare il loro supporto per We Race as One, ma che l'inno nazionale di un paese dovrebbe essere rispettato con i piloti che indossano tutti le loro tute da corsa. Così è stato chiarito che terminato quel momento in cui i piloti hanno mostrato il loro messaggio, devono togliere la loro maglietta o qualsiasi altra cosa indossassero, e andare all'inno nazionale nella loro uniforme da gara".

Queste sono le parole di Michael Masi, direttore di gara F1, il quale ha tentato di spiegare le motivazioni che lo hanno portato a dare una reprimenda a Sebastian Vettel, colpevole di indossare la maglietta con l'arcobaleno, e a  Lance Stroll, Valtteri Bottas e Carlos Sainz per aver continuato a tenere la t-shirt con la scritta we race as one.  

Masi sostiene che durante l'inno i piloti devono indossare la uniforme da gara , ma le foto del GP di Budapest scattate nel momento in cui risuonava la melodia ungherese, non sembrano sostenere la tesi del direttore di gara. Nell'immagine che pubblichiamo sopra, appaiono Pierre Gasly, Max Verstappen, Lewis Hamilton e Sergio Perez che hanno la tuta penzolante ed espongono la maglietta sotto tuta. Non proprio il massimo dell'eleganza e del rispetto se vogliamo ascoltare le parole di Masi. A terra, cappellini e quant'altro. Dietro si vede anche Kimi Raikkonen che indossa un giubbotto. Non propriamente uniformi da gara.

Eppure la F1 ha voluto sanzionare i piloti che durante l'inno hanno continuato ad esibire le magliette da "manifestanti". Un contro senso. E da quanto emerge dalla foto, appare chiara la volontà di punire solo Vettel, Bottas, Stroll e Sainz per lo "sgarbo" durante l'inno di un Paese il cui governo di Viktor Orban non ha ben chiaro cosa significhi il termine diritti civili e sociali. Una reprimenda, quella di Masi, che sa tanto di punizione politica e di facciata nei confronti del governo ungherese.
TatuusTRIDENTWSKF4ItaliaF4 SpanishEurocup3G4RacingPREMACampos RacingRS RacingCetilar