17 Ago 2014 [23:46]
Milwaukee, gara: Power lascia il segno
Marco Cortesi
Will Power è arrivato a Milwaukee con l'intento di limitare i danni, ma dominando in lungo e in largo quasi tutta la corsa, dopo la sorpresa della pole position al sabato, l'australiano ha cancellato con un colpo di spugna i tanti errori di inizio stagione portando a casa un successo eccezionale. È veramente pronto, dopo troppe occasioni mancate, per centrare il suo primo titolo? Power ha dominato sin dal via, rispondendo con durezza agli attacchi iniziali di Tony Kanaan e riuscendo a gestire bene il traffico che ha via via trovato per strada. Nel finale, ha poi contenuto Juan Pablo Montoya, compagno in casa Penske e altro temibile contendente: spingendo quando possibile e contando sulle difficoltà che il colombiano incontrava con le turbolenze nel traffico, il trentatreenne di Toowoomba si è involato verso un risultato che in fondo ha sempre avuto in tasca.
Dopo la lotta delle prime battute, Kanaan ha finito per perdere terreno, patendo anche qualche problema di assetto.Lasciato scappare Montoya, ha ceduto una posizione a Josef Newgarden. Il portacolori di Sarah Fisher si è però dovuto arrendere ad un rischio strategico che non ha pagato. Tuttavia, ha recuperato sdoppiandosi nel finale e terminato quinto alle spalle di Scott Dixon. La top-10 è stata completata da Simon Pagenaud, Mikhail Aleshin, Ed Carpenter e Jack Hawksworth, mentre, in undicesima posizione e sotto di un giro, Helio Castroneves non ha mai impressionato per feeling perdendo colpi e punti in classifica.
La sfortuna è invece andata a colpire duramente Ryan Hunter-Reay. Autore di un recupero eccezionale dopo i problemi di sovrasterzo in qualifica con conseguente diciannovesimo posto, il pilota del team Andretti è stato fermato ai box da un problema meccanico che ha reso la sua Dallara inguidabile. Carlos Munoz ha pagato un contatto con le barriere dovuto ad un passaggio sulla parte più alta (e sporca) del tracciato, mentre guai di assetto hanno "azzoppato" James Hinchcliffe: alla fine, il migliore della truppa di Michael Andretti è stato il figlio Marco, tredicesimo.
Domenica 17 agosto 2014, gara
1 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 250 giri
2 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 2"7949
3 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 7"2356
4 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 18"8058
5 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) – Fisher - 22"4998
6 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 23"4954
7 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 24"0347
8 - Mikhail Aleshin (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 1 giro
9 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) Carpenter - 1 giro
10 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Chevy) – Herta - 1 giro
11 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 1 giro
12 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) – KV - 1 giro
13 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 1 giro
14 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 1 giro
15 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 2 giri
16 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 2 giri
17 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 2 giri
18 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) – KV - 4 giri
19 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 6 giri
20 - Carlos Huertas (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 7 giri
Ritirati
169° giro - Ryan Hunter-Reay
131° giro - Carlos Munoz
Il campionato
1. Power 602; 2. Castroneves 563; 3. Pagenaud 510; 4. Hunter-Reay 494; 5. Montoya 488.