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19 Ott [13:46]

Sprint a Monza, gara 2
Vittoria per Roda-Rovera

L’equipaggio composto da Giorgio Roda ed Alessio Rovera (Ferrari 488-AF Corse) si è imposto a Monza in gara 2 della 3^ prova del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint precedendo l’Audi R8 LMS di Drudi-Agostini (Audi Sport Italia) e la Ferrari 488 di Mann-Cressoni (AF Corse), primi della GT3 PRO-AM, mentre la classifica GT3 AM è stata vinta da Cassarà-De Giacomi (Porsche GT3R-Dinamic Motorsport).

Nella classe GT4, la vittoria è andata a Guerra-Riccitelli (BMW M4 GT4-BMW Team Italia), nella AM è salito sul gradino più alto del podio Luca Magnoni (Mercedes AMG GT4-Nova Race) mentre nella GT Cup si sono imposti Greco-Chiesa (Ferrari 488 Challenge Evo-Easy Race). Le varie classifiche di campionato vedono la leadership di Agostini (GT3), Mann-Cressoni (GT3 PRO-AM), Cassarà-De Giacomi (GT3 AM), Segù-De Luca (GT4 PRO-AM), Vebster-Riva (GT4 AM), Greco-Chiesa (GT Cup).
 
GT3
Una gara combattuta, ricca di colpi di scena e con l’ingresso di due safety-car, di cui l’ultima, nelle battute conclusive, ha determinato la classifica finale in un ultimo giro al cardiopalma. Dalla lotteria monzese sono usciti Giorgio Roda ed Alessio Rovera, al volante della Ferrari 488 dell’AF Corse, abili a trovare la prima vittoria nella serie Sprint che li tiene ancora in corsa per il titolo 2020. Nel primo stint, caratterizzato dalla prima safety-car resasi necessaria per l’uscita di Galbiati nelle prime battute, Rovera ha sempre tallonato il poleman Spinelli, consegnando la vettura al suo coequipier in seconda posizione.

Nel secondo stint, Roda è rimasto alle spalle di Ferrari, subentrato a Spinelli, ma al 21° giro il pilota lombardo doveva cedere ad uno scatenato Pulcini. Nel finale, l’ingresso della seconda safety-car, ha rimescolato le posizioni, con Pulcini che, nella bagarre del restart dell’ultimo giro che ha visto anche l’uscita di Ferrari (colpito da Tujula), è passato a condurre davanti a Roda e Drudi. Taglio del traguardo per primo da parte di Pucini, ma subito retrocesso in quinta posizione per la penalizzazione inflitta al suo coequipier Kroes per la toccata ai danni di Galbiati.

La vittoria è andata così a Roda, abile nelle ripartenza dell’ultimo giro, in coppia con Rovera, davanti a Drudi-Agostini che, nonostante l’ennesimo handicap tempo per gli ottimi risultati delle gare precedenti, hanno concluso la gara sul secondo gradino del podio davanti a Tujula-Nemoto (Lamborghini Huracan). Ma nel post gara l’equipaggio del VSR è stato penalizzato di 5 secondi per la toccata di Tujula a Ferrari nel corso dell’infuocato ultimo giro che lo ha fatto retrocedere in settima posizione. I portacolori della compagine di Vincenzo Sospiri hanno comunque disputato un’altra eccellente gara, grazie ad un primo stint del pilota giapponese che ha sempre controllato la terza posizione, ed un secondo stint accorto di Tujula nonostante nell’ultimo giro sia rimasto invischiato nella bagarre del restart.

A salire sul terzo gradino del podio sono stati Mann-Cressoni, al loro miglior risultato stagionale e vincitori della PRO-AM, dopo una bella gara del giovane pilota americano bravo a mantenersi a ridosso dei primi e un super Cressoni nel finale che ha garantito i punti per mantenersi leader della classifica PRO-AM. Alle spalle dell’equipaggio dell’AF Corse hanno concluso le altre due Ferrari 488 interessate alla classifica di classe, quella di Michelotto-Hudspeth e Di Amato Vezzoni (RS Racing), con il pilota singaporeano dell’Easy Race bravo a passare Di Amato nel corso dell’ultimo giro. All’ottavo posto hanno concluso Cassarà-De Giacomi (Porsche GT3R-Dinamic Motorsport), primi della AM nonostante un contatto di gara con la Mercedes di Pezzucchi, davanti alla vettura gemella dell’ Ebimotors affidata a Venerosi-Baccani.

Dopo la vittoria in gara 1, Comandini-Zug (BMW M6 GT3) erano attesi ad un’altra impresa, ma un problema elettrico nel secondo stint hanno privato i portacolori di BMW Team Italia di un altro bel risultato. Altrettanta sfortuna è arrivata per Marcucci-Frassineti (Lamborghini Huracan-LP Racing), fermati da un problema ad un mozzo della ruota anteriore sinistra, per Stefano Pezzucchi (Mercedes AMG GT3-KMS), ritiratosi all’ottavo giro per il contatto con Cassarà e per Galbiati-Venturini (Lamborghini Huracan-Imperiale Racing), out al primo giro per il contatto con Kroes. In classifica generale Agostini è al comando a quota 83 davanti a Roda e Rovera (58), Ferrari, Drudi, Tujula e Nemoto (51) e Comandini-Zug (48). Nella GT3 PRO-AM Mann-Cressoni sono leader con 86 punti davanti a Di Amato-Vezzoni (74) e Michelotto-Hudpseth (65), nella AM Cassarà-De Giacomi, primi a quota 60 davanti a Venerosi-Baccani (60).
 
GT4
Dopo la Mercedes in gara 1, è stata la BMW M4 GT4 di Francesco Guerra e Simone Riccitelli a trionfare in un’altra bella e combattuta gara della classe GT4. L’equipaggio di BMW Team Italia è quasi sempre stato al comando, tranne che nelle prime battute, quando De Castro ha sorpreso Guerra al via conducendo per cinque giri. Al sesto passaggio il portacolori BMW ha ripreso la testa della gara, consegnando al comando la vettura al suo coequipier Ricccitelli, bravo nell’ultimo giro a tenere testa ad un grande campione come Andrea Belicchi (Mercedes AMG GT4).

Il portacolori di Villorba Corse, dopo il quarto posto di Vullo nel primo stint, ha recuperato nel finale, chiudendo davanti alla vettura gemella di Segù-De Luca, che salgono solitari al comando della classifica provvisoria (85) con due punti di vantaggio sull’equipaggio di Villorba Corse e sei lunghezze sui portacolori di BMW Team Italia. Al quarto posto hanno chiuso Gnemmi-Pera (Porsche Cayman-Ebimotors) davanti ai compagni di squadra Piccioli-De Castro e a Luca Magnoni (Mercedes AMG GT4). Il pilota della Nova Race ha conquistato la vittoria nella classe AM dopo un bel duello con la BMW M4 GT4 di Paolo Meloni (W&D), mentre sul terzo gradino del podio sono saliti Vebster Riva (Porsche Cayman-Centro Porsche Ticino) che mantengono la leadership della classifica provvisoria (84 punti).
  
GT CUP
Anche in gara 2 Matteo Greco e Riccardo Chiesa non hanno avuto rivali, cogliendo la quinta vittoria stagionale al volante della Ferrari 488 Challenge Evo dell’Easy Race. Il successo è stato facilitato anche dalla partenza dalla corsia box di Alessandro Berton a causa di un problema ad un sensore della Ferrari 488 Challenge della SR&R. Le prime battute del secondo stint sono state caratterizzato da un bel duello tra Demarchi, subentrato a Berton, e Greco che aveva preso la vettura da Chiesa, ma a sei giri dalla conclusione Demarchi era costretto al ritiro per un problema all'anteriore.