30 Ott 2010 [11:43]
Okayama, qualifica
Priaulx lancia la volata, ancora caos-regole
La BMW conquista in Giappone, nella penultima tappa stagionale del Mondiale Turismo, la pole position con Andy Priaulx inseguita da una scia di polemiche. Nella corsa precedente a quella che segnerà il pensionamento della 320si con motore aspirato, la Casa di Monaco ha istallato per la prima volta (dall’introduzione del regolamento tecnico della categoria S2000) il cambio sequenziale a sei rapporti. Non tanto, non solo, per avvantaggiarsi dalla miglior spaziatura delle marce, quanto piuttosto per beneficiare dello sconto sul peso minimo concesso dal sistema del Compensation Weight, in vigore nel WTCC per bilanciare le prestazioni tra i modelli di vettura.
Utilizzato a partire dalla gara di Brands Hatch sulla seconda vettura del team Engstler, (guidata occasionalmente da Tim Coronel, in seguito sempre dal russo Romanov), il cambio a 6 marce nel 2009 era stato impiegato solo da Alex Zanardi. Le prestazioni di Romanov, sempre molto lontane da quelle dei primi, hanno fatto sì che pur scontando i 30 kg aggiuntivi previsti dal regolamento per i cambi a 6 rapporti, le BMW dotate del cambio sequenziale beneficiassero di un peso minimo di 30 kg inferiore a quelle equipaggiate col 5 rapporti ad “H”. Ciò ha messo le ali ad Augusto Farfus e Priaulx (ma anche a Franz Engstler, risultato largamente primo tra gli Indipendenti) ed ha fatto infuriare gli avversari.
Non solo i team Chevrolet e Seat ma anche i privati BMW e Wiechers, rimasti col cerino in mano, ovvero la BMW “pesante”. Chevrolet e Seat sono arrabbiati in quanto ritengono che l’omologazione FIA del sei marce sulla BMW fosse stata ottenuta ad inizio 2009 esclusivamente sotto forma di “variante” e non come omologa del particolare vera e propria, ad uso e consumo di Zanardi (tanto che il nome di “Zanna” è citato nel testo della FIA) insieme agli ausili alla guida necessari per il pilota bolognese. Con una decisione arzigogolata, tuttavia, il collegio dei commissari in servizio in Giappone ha concesso (definitivamente) l’impiego del cambio. Chevrolet ha preannunciato appello alla decisione ed ha tempo sino a martedì per depositare la protesta al tribunale Fia.
Tornando a quanto accaduto in pista, dietro le BMW ufficiali c’è la Cruze di Rob Huff. Poi il rientrante Colin Turkington, al volante della BMW “leggera”. Oltre a Priaulx, gli altri contendenti al titolo, Tarquini e Muller si sono piazzati rispettivamente in terza e quarta fila. L’abruzzese è stato battuto dal compagno di marca Michelisz, mentre davanti al francese è finito anche Menu. Molto più positivo di quanto appare alla lettura della griglia di partenza il diciottesimo posto occupato da Stefano D’Aste, primo tra i piloti al volante delle BMW “pesanti”. In Giappone il WTCC ha fatto registrare la punta massima di 27 piloti al via.
Q1
Dopo il primo tentativo Michelisz sigla il miglior tempo in 1’37”707. Non hanno ancora girato, però, le due BMW ufficiali e le Seat di Tarquini, Monteiro e Coronel. Nel secondo passaggio, Huff migliora di un millesimo (!) il precedente tempo di 1’37”804, raddoppiando il vantaggio su Menu (due millesimi!). D’Aste, 14°, è primo delle BMW “pesanti”. Dopo otto minuti, Farfus spara 1’37”455. Priaulx si accoda con 1’37”623, Tarquini è 9°, subito dietro Monteiro. A metà sessione i primi dieci sono: Farfus, Priaulx, Michelisz, Muller, Huff, Menu, Turkington, Monteiro, Tarquini, Nykjær (1’37”988). Tra il primo ed il decimo c’è mezzo secondo di distacco.
Secondo ed ultimo tentativo per tutti: Huff abbassa a 1’37”690 e si porta in terza piazza. Poi arriva Turkington che impressiona con 1’37”264. Il “Cinghio” migliora pure lui, ma si ferma in sesta posizione a 1’37”725. Tra i dieci da rimarcare la presenza del rookie Rossi 10°, e di “nonno” Engstler, primo tra gli Indipendenti, autore di un notevole 1’37”786 (ottavo). Monteiro è il primo degli esclusi dal Q2, per poco meno di un decimo di distacco (1’37”904, contro 1’37”809) da Rossi. L’ordine degli ammessi al Q2 pertanto è: Turkington, Farfus, Priaulx, Huff, Michelisz, Muller, Tarquini, Engstler, Menu, Rossi.
Q2
L’esito del primo tentativo dice: Priaulx 1’36”972, davanti a Farfus 1’37”408, Huff 1’37”441, Turkington 1’37”495, Michelisz 1’37”577, poi Tarquini, Menu, Muller, Engstler e Rossi. Tranne Engstler e Turkington, gli altri piloti si affrettano a rientrare ai box per montare un secondo treno di gomme con cui tentare un secondo assalto. A sorpresa, dopo che avevano migliorato rispettivamente il primo ed il secondo parziale, Priaulx e Farfus rientrano ai box abortendo il giro. Tutti gli altri, ad eccezione di Rossi, che scala in nona posizione, non riescono a migliorare i proprio crono, nemmeno Michelisz che aveva abbassato i propri riferimenti sia nel primo, sia nel secondo settore.
dall’inviato Valerio Faccini
Nella foto, Andy Priaulx
Lo schieramento di partenza di gara 1
1. fila
Andy Priaulx (Bmw 320si) – Bmw Team Rbm – 1’36”972*
Augusto Farfus (Bmw 320si) – Bmw Team Rbm – 1’37”408*
2. fila
Rob Huff (Chevrolet Cruze) – Chevrolet – 1’37”441
Colin Turkington (Bmw 320si) – West Surrey Racing – 1’37”495**
3. fila
Norbert Michelisz (Seat Leon Tdi) – Zengo – 1’37”577
Gabriele Tarquini – (Seat Leon Tdi) – SR Sport – 1’37”727
4. fila
Alain Menu – Chevrolet Cruze – Chevrolet – 1’37”844
Yvan Muller (Chevrolet Cruze) – Chevrolet – 1’37”913
5. fila
Michael Rossi (Seat Leon Tdi) – SR Sport – 1’38”387
Franz Engstler (Bmw 320si) – Engstler – 1’38”605*
6. fila
Tiago Monteiro (Seat Leon Tdi) – SR Sport – 1’37”904
Michel Nykjær (Seat Leon Tdi) – Sunred – 1’37”904
7. fila
Darryl O’Young (Chevrolet Lacetti) – Bamboo Engineering – 1’38”056
Robert Dahlgren (Volvo C30) – Volvo Olsbergs Green Racing – 1’38”128
8. fila
Kristian Poulsen (Bmw 320si) – Poulsen Motorsport – 1’38”156**
Fredy Barth (Seat Leon Tdi) – Sunred – 1’38”171
9. fila
Tom Coronel (Seat Leon Tdi) – SR Sport – 1’38”190
Stefano D’Aste (Bmw 320si) – Proteam – 1’38”540
10. fila
Sergio Hernandez (Bmw 320si) – Proteam – 1’38”728
Yukinori Taniguchi (Chevrolet Lacetti) – Bamboo Engineering – 1’38”747
11. fila
Andrei Romanov (Bmw 320si) – Engstler – 1’39”098*
Yoshihiro Ito (Bmw 320si) – Engstler Auto – 1’39”584**
12. fila
Nobuteru Taniguchi (Bmw 320si) – 1’39”891
Kevin Chen (Bmw 320si) – Proteam – 1’39”997
13. fila
Henry Ho (Bmw 320si) – Sports & You Asia – 1’40”681**
Mehdi Bennani (Bmw 320si) – Wiechers – 1’39”883 ***
14. fila
Masatoka Yanagida (Bmw 320si) – Wiechers – 1’39”927 ***
* Bmw 320si dotata di cambio sequenziale a 6 marce, peso minimo 1168 kg
** Bmw 320si dotata di estetica 2008, considerata “old car”, peso minimo 1123 kg (le Bmw 320si con facelift 2009 hanno peso minimo 1198 kg)
*** Piloti penalizzati per non avere rispettato il parco chiuso