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27 Mar 2018 [17:08]

"Party mode", Horner provoca:
"Parco chiuso anche sulle mappature"

Jacopo Rubino

Durante il weekend di Melbourne si è parlato tanto del "party mode" Mercedes, quello che in precedenza era etichettato come il famoso bottone magico: una mappatura che garantisce per brevi fasi una potenza aggiuntiva nei momenti chiave della qualifica, o in gara quando è necessario andare all'attacco. Christian Horner, team principal della Red Bull, chiede tuttavia regole più severe per estendere il regime di parco chiuso anche a questo tipo di funzionalità.

"Come esiste il parco chiuso quando le vetture iniziano la qualifica, forse dovrebbe essere lo stesso per le mappature del motore, da quando si lascia il box. I tempi di Lewis (Hamilton, ndr) sono arrivati principalmente fra Q2 e Q3. Hanno una modalità di cui non hanno bisogno nelle fasi iniziali, per non stressare il motore", ha spiegato il manager inglese a Sky Sports. Anche se proprio Hamilton, dopo il fantastico giro che gli è valso la pole, ha minimizzato la questione: "Si trattava soprattutto di portare le gomme alla giuste temperatura e affrontare bene i settori. Non ho premuto alcun pulsante".

In parole povere, comunque, Horner vorrebbe che le squadre utilizzassero una sola mappatura tra sabato e domenica: sembra più una provocazione, forse, o una speranza per cercare di annullare uno degli svantaggi di cui soffre la power unit Renault che spinge la scuderia di Milton Keynes, sotto il marchio TAG-Heuer. La casa francese ha fatto progressi sul fronte affidabilità, le sei macchine che equipaggia in Australia hanno terminato tutte in top 10 (McLaren comprese), ma sul giro secco bisogna lavorare.

"Basta vedere i rilevamenti delle velocità di punta al sabato, dove tutti i motorizzati Renault erano nello stesso gruppo, nonostante diversi livelli di carico aerodinamico. È lì che dobbiamo fare progressi", ha sottolineato Horner. "C'è qualcosa in cantiere, ma Renault non divulga nulla fino a che non è pronta ma sicuramente è qualcosa per cui stiamo spingendo".

Dalla nascita dell'era ibrida in Formula 1, nel 2014, le Mercedes hanno conquistato 71 pole-position su 80 Gran Premi, contro le 8 della Ferrari e l'unica targata Red Bull: merito di Daniel Ricciardo, nel 2016 a Montecarlo. Forse non un caso che sia avvenuto proprio sul tracciato più tortuoso del calendario, che sulla carta appiana le differenze di cavalleria.
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