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8 Lug 2025 [16:39]

Hulkenberg, un podio che vale tanto
Un premio per una carriera ricca e infinita

Massimo Costa - XPB Images

Nella sua ormai lunga, infinita, carriera, ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Poco meno di 20 anni fa, Nico Hulkenberg era il Charles Leclerc, il George Russell, l'Oscar Piastri, del motorsport. Nel senso che il biondo tedesco aveva vinto tutte le serie addestrative esistenti. Ecco l'elenco: campione della F.BMW tedesca nel 2005 (l'equivalente alla F4 di oggi), vincitore del Masters F3 di Zandvoort nel 2007, campione per la Germania nella A1 Grand Prix, campione europeo F3 nel 2008, campione della GP2 (l'attuale F2) nel 2009.

Dopo di che, l'ingresso in Formula 1 con la Williams e una pole incredibile a San Paolo, ma l'anno dopo, nessun GP disputato, solo le prove del venerdì con la Force India. Nel 2012, il rientro nel Mondiale a tempo pieno con Force India, il passaggio alla Sauber nel 2013 e il ritorno al team di Vijay Mallya nel 2014 dove è rimasto fino al 2016. In mezzo, la clamorosa vittoria alla 24 Ore di Le Mans con la Porsche LMP1.

E veniamo al 2017, quando viene chiamato dalla Renault e vi rimane fino al 2019, poi l'uscita di scena temporanea. In periodo Covid, viene chiamato da Racing Point, l'ex Force India divenuta di proprietà di Lawrence Stroll, per disputare tre GP in sostituzione dei piloti fermati dal virus. E subito, come niente fosse, prende punti ottenendo anche un meraviglioso terzo tempo nella qualifica di Silverstone, nel GP denominato Anniversary.

Nonostante questo, nel 2021 rimane fuori dalla Formula 1, è richiamato nel 2022 da Lawrence Stroll nel team denominato Aston Martin per partecipare a due Gran Premi. Poi, ecco il rientro in pianta stabile con la Haas nel 2023 e 2024, infine l'ingresso in Sauber con vista Audi nel 2025.

Ora Hulkenberg ha 37 anni e domenica scorsa ha conquistato il primo podio in carriera, terzo a Silverstone al 239esimo Gran Premio disputato. Concretezza, solidità, velocità, grande lettura delle gare, queste le doti di Nico che non ha mai ricevuto la chiamata (e chissà perché) di un grande team. Sì, d'accordo, Renault lo ha voluto ed è un grande costruttore, ma non erano gli anni giusti.

Adesso Hulkenberg è entrato a far parte della schiera di piloti capaci di conquistare un podio nel Mondiale F1. Gli mancava certo, per completare il suo lungo e ricco curriculum pieno di soddisfazioni. L'Audi che verrà ha visto giusto nel puntare su di lui come uomo di esperienza per far crescere il team, e non solo. Nico ha dimostrato che in tasca ha tutte le carte in regola per puntare a grandi risultati. Ma questo lo sapevamo già...

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