9 Set 2003 [13:38]
Polemiche roventi sul caso Michelin
C'è un clima di tensione politica enorme in F.1 e a Monza, tra pochi giorni, vedremo quel che accadrà. Intanto fioccano le polemiche, le battute sarcastiche, le critiche. Flavio Briatore, team manager Renault (che utilizza le Michelin), ha dichiarato alla stampa tedesca che: «La Ferrari vuole vincere il mondiale con la politica... Ma chi è Ross Brawn che si permette di accusare pubblicamente il più grosso produttore di gomme del mondo di non attenersi al regolamento tecnico e di barare? E' forse il giudice supremo della F.1 o una specie di presidente della Fia? Proprio nel momento in cui la Ferrari si trova in difficoltà tecniche hanno scoperto quel segreto».
Jean Todt, responsabile Ferrari, sui quotidiani tedeschi Frankfurter Allgemeine Zeitung e Bild am Sonntag ha continuato ad accusare la Michelin: «Siamo dell'opinione che le gomme dei nostri concorrenti siano illegali. Non so da quando la Michelin usa quelle gomme, ma in effetti tutti i team che le hanno montate dovrebbero essere squalificati per le corse che le hanno impiegate. Cosa sarebbe successo se le Bridgestone montate su una Ferrari fossero risultate troppo larghe? Tutti ci avrebbero crocifisso o accusato di truffa».
Non mancano i giudizi dei piloti. Fernando Alonso, della Renault, ha dichiarato al giornale bavarese TZ: «Trovo comico che quando Schumacher, la Ferrari e la Bridgestone vincevano sempre nessuno metteva in dubbio la regolarità dei pneumatici Michelin. Adesso che non vincono più è scoppiato il dramma». Kimi Raikkonen, della McLaren, solitamente taciturno questa volta non è riuscito a stare zitto e sulla Gazzetta dello Sport ha affermato: «Questa storia è venuta fuori dopo 13 gare, se c'era qualcosa di irregolare avrebbero dovuto segnalarlo fin dal GP di Australia. Inoltre le Michelin hanno sempre superato i rigidi controlli fatti a fine GP. Non mi stupisce che la questione sia stata sollevata dalla Ferrari, le cose non sono facili per loro e in certe occasioni si cerca ogni appiglio».