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28 Mag [11:50]

Punire chi sbatte in qualifica?
Alla F1 conviene lasciar tutto così

Jacopo Rubino - XPB Images

Charles Leclerc è leader provvisorio in Q3, ma nel suo secondo tentativo va a sbattere contro le barriere e provoca la bandiera rossa. Da regolamento, miglior tempo personale cancellato e pole-position perduta. Sabato scorso a Montecarlo poteva andare così, se in Formula 1 ci fosse la norma presente in IndyCar, che punisce i piloti causa di interruzioni alla qualifica. Un'idea lanciata a caldo da Toto Wolff, team principal Mercedes: "Credo sia intelligente, perché eviterebbe confusione". Michael Masi, direttore di gara, ha concesso che può venir considerata per il futuro. "La valuteremo e, insieme alle figure chiave, determineremo se sia adatta o no", ha confermato Masi. Ma è realmente necessario?

A caldo, qualcuno ipotizzava che Leclerc avesse urtato il guardrail intenzionalmente, ricordando gli episodi controversi del 2006 e 2014, di cui furono protagonisti Michael Schumacher alla Rascasse e Nico Rosberg al Mirabeau. In realtà, fra i diretti avversari nessuno ha dubitato sulla buona fede di Leclerc. "La posta in palio era troppo alta", ha sottolineato il manager austriaco, "ma la regola sarebbe un piccolo incentivo a sgomberare le polemiche, nessuno avrebbe più riserve".

Persino Max Verstappen, che stava segnando parziali record, non ha avuto sospetti sul portacolori Ferrari. "C'è una differenza quando si sbaglia toccando il muro, o lo si fa volontariamente. Sarebbe stata un'altra storia se Charles avesse parcheggiato con l'ala anteriore rotta, ma ha urtato la barriera, e poi si è fermato dove a me è capitato due volte! È stata solo sfortuna", ha riconosciuto l'olandese con spirito solidale. "Ovviamente sono stato deluso di perdere il tentativo per la pole, ma fa parte del gioco. Va bene così".

Diversi piloti oggi al via del Mondiale hanno fatto i conti con una regola analoga nelle vecchie Formula Renault 2.0 Eurocup e Formula Renault 3.5: non costava necessariamente una pole-position, ma comunque posizioni in griglia peggiori, e veniva spesso considerata troppo severa.

"Non credo il tempo di Charles debba essere cancellato, sarebbe ingiusto perché tutti ci diamo il massimo e a Montecarlo commettere uno sbaglio è facile", ha insistito Verstappen. Per lui, la regola stile IndyCar è bocciata. Peraltro Leclerc ha pagato il crash a prezzo ancor più caro del previsto, non potendo neanche prendere il via per i danni riportati dal mozzo della ruota posteriore sinistra, scoperto suo malgrado in extremis. Di fatto, l'alfiere Red Bull si è ritrovato fra le mani una specie di pole, pur scattando dalla seconda casella. Forse conviene lasciare tutto così com'è: non sarebbe a rischio di polemica anche la scelta di mettere solo bandiera gialla invece della rossa, "salvando" una eventuale pole?