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7 Nov [10:38]

Respinto il ricorso Porsche: Ferrari,
Pier Guidi-Calado vincono il titolo ma…

Michele Montesano

Se non è una storia infinta ci manca davvero poco. Il duello Ferrari Porsche nel WEC continuerà anche al di fuori della pista. La doppia trasferta in Bahrain ha giovato poco all’ambiente della LMGTE Pro. Tutto è iniziato nella 6 ore della settimana scorsa con la relativa contestazione di un BoP troppo severo per la 488 GTE, per poi culminare con la toccata fra Alessandro Pier Guidi e Michael Christensen a poco più di 10 minuti dal termine della 8 ore di Sakhir.

In fase di doppiaggio la United Autosports, guidata da Felipe Albuquerque, ha frenato in maniera repentina alla staccata della curva 14 traendo in inganno Christensen e lo stesso Pier Guidi. L’italiano è arrivato lungo toccando e mandando in testacoda la Porsche. La direzione gara ha chiesto al pilota AF Corse di restituire la posizione al danese ma, in tutta risposta, la Porsche è stata richiamata ai box per un rifornimento. In Ferrari hanno optato per la stessa mossa cercando di uniformarsi e ridare la posizione alla 911 RSR. Di fatto l’ordine dei commissari è stato annullato con Pier Guidi che ha tagliato per primo il traguardo conquistando la vittoria e il titolo.



A fine gara, Porsche ha presentato un reclamo sostenendo che l’incidente fra la Porsche e la Ferrari non è stato segnalato ai Commissari Sportivi e la decisione è stata presa esclusivamente dalla Direzione Gara, di fatto infrangendo l’Articolo 2b, cap. V dell’appendice L dell’ISC. In realtà tutte le decisioni che hanno coinvolto le due vetture sono state prontamente riportate dal Direttore di Gara ai Commissari Sportivi.

Di conseguenza il reclamo della Porsche è stato respinto, Ferrari AF Corse ha mantenuto la corona dei costruttori e Pier Guidi e James Calado il titolo piloti. Tuttavia, come da regolamento WEC, Porsche ha deciso di ricorrere alla Corte d’Appello Internazionale della FIA (il costruttore di Stoccarda ora avrà 96 ore per confermare tale scelta) rimandando di fatto la decisione definitiva e l’assegnazione dei campionati.

Se si guardano i fatti, Pier Guidi, dopo l’incidente e le soste ai box, aveva un margine di oltre 11 secondi su Christensen che poi al traguardo si sono ridotti a poco più di 3 secondi. Quindi da parte dell’italiano c’è stata tutta la volontà di restituire fino alla fine la posizione al pilota Porsche. Comportamento diametralmente opposto da parte di Neel Jani che, durante l’intervista a fine gara di Pier Guidi e Calado, si è reso protagonista di un siparietto poco sportivo e professionale nei confronti dei ferraristi.